Sono passate più o meno 24 ore dal doppio appuntamento live dei Coldplay a Milano ma negli occhi e nel cuore di tutti coloro che hanno partecipato ai loro show di San Siro c’è ancora incanto. Perché? Forse perchè il grande merito di questa band è di averci restituito la possibilità di sognare. Rendere tangibile la fantasia non è cosa di poco conto in questo specifico periodo storico, lo avevamo capito a livello cinematografico con il film “La la land”, ne acquisiamo nuova consapevolezza oggi guardando la gioia ed il coinvolgimento delle persone che hanno scelto di riunirsi in nome dell’amore per la musica e della passione, per la vita certo, ma soprattutto per il sogno. Colori, luci, fuochi d’artificio, coriandoli, glitter, laser e stelle hanno illuminato il cielo di San Siro insieme ai coloratissimi braccialetti luminosi che ognuno di noi ha amato portare al polso per sentirsi parte di un tutt’uno. Vent’anni di carriera hanno dunque reso Coldplay paladini dei nostri sogni e con il loro show assolutamente ricco, polposo, avulso da pause e artefatti hanno saputo pescare a piene mani dalla loro corposa discografia, tra hits e ballads che nel tempo si sono insediate nell’anima del pubblico più vario possibile. Assolutamente pop eppure innervati di energia rock e di fascino blues, Chris Martin e soci si sono mostrati in stato di grazia, sono riusciti ad essere credibili e coinvolgenti scegliendo le più disparate forme espressive dimostrando di potersi permettere tutto in qualunque momento.
Certo, il frontman rimane la punta di diamante del gruppo e lo è per i più svariati motivi. Tra tutti la sua dirompente energia e la sua straordinaria bravura: le sue performances sono autentiche e generose, Chris Martin non si risparmia mai da nessun punto di vista. Né musicalmente, né vocalmente, né personalmente. In continuo contatto diretto con il pubblico, il cantante trasmette gioia, pienezza, fierezza, sincerità, bellezza. Questo quindi è quello che vogliamo: esaltarci, sentirci attivamente parte di un avvenimento straordinario, riempire le voragini create dal vuoto che ci circonda, irrorarci la pelle con polvere di stelle, colorarci gli occhi con luci e fuochi, emozionarci nel sentire il cuore battere all’impazzata e non poter fare a meno di sentirci leggeri e trionfi di piacere.
Raffaella Sbrescia