A tre anni di distanza da “Scaccianuvole”, la Bandabardò di Enrico “Erriquez” Greppi, Alessandro “Finaz” Finazzo, Andrea “Orla” Orlandini, Marco “Don” Bachi, Alessandro Nutini detto “il giovane Nuto” e Federico “Pacio” Pacini ritorna con “L’Improbabile”. L’undicesimo disco di inediti dell’amatissima live band italiana segna un nuovo modo per rivivere l’autenticità dell’ormai consolidata cifra stilistica del gruppo. Distribuito per la prima volta con Warner Music, “l’Improbabile” racchiude poesia, allegria, ritmo e passione: chiacchiere da bar, aforismi, aneddoti, sessualità, attualità, frivolezze affiorano con freschezza e classe attraverso 13 brani scritti senza rinunciare ad una verace esuberanza che, da più di vent’anni, rappresenta, a pieno titolo, il marchio di fabbrica di questa solida ed insostituibile realtà musicale. Ad accompagnare il progetto, una bella e originale copertina realizzata da Iacopo Fo, una visione grafica pensata per rispecchiare l’intenzione di riprendere un concetto di fondo: quello dell’improbabilità, intesa come impresentabilità di tanti soggetti e comportamenti, specie quelli che privano la comunità di risorse a vantaggio di pochi. Giovani, vecchi, coatti, innamorati, corrotti, incazzati sono i protagonisti di un progetto ricco di arrangiamenti importanti: fiati, tastiere ed elettronica si intrecciano con il groove delle chitarre, acustiche ed elettriche e dell’ukulele.
Bandabardò
Pochi e selezionatissimi sono, invece, gli ospiti presenti in questo album, si tratta di Alessandra Certini de Il Genio, che interpreta “E allora il cuore”, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, e che ha realizzato i cori in tutto il disco. Poi c’è il rapper G-Max, arguta e bruta voce presente in “Senza impegno” e Master Mixo, l’ottimista di “Andrà tutto bene”, il brano che chiude l’album con una sentita dedica all’amore: la sola scienza, la sola politica, la sola ricchezza. Molto intenso anche il testo scritto da Francesco Gazzé per “La selezione naturale”, un fedele ritratto di coloro che hanno imparato a rubarci l’anima e speculare sul nostro dolore. Molto sfiziosa è la cover di “Ça plane pour moi”, successo di Plastic Bertrand dell’annata 1977 che, insieme all’irriverenza di “Punti di vista”, allo scanzonato finto disinteresse socio-politico di “Senza impegno” ed al citazionismo sbeffeggiante di “Italian Expo”, rientra tra i momenti più interessanti del disco. “La vita è come la vestizione, un lento spettacolo d’indecisione, cantano ne “La Vestizione” i Bandabardò che, attraverso la loro coinvolgente miscela di folk-rock-pop, riescono ancora ad unire sostanza e leggerezza risultando eleganti, generosi, intensi.
Lo scorso 27 giugno, la sempre splendida location del Castel Sant’Elmo a Napoli ha ospitato il concerto del Gipsy Trio. Sul palco grandi chitarristi come Stochelo Rosenberg e Salvatore Russo accompagnatati dal contrabbassista Renato Gattone. Ad organizzare l’evento il New Around Midnight Jazz Club che, grazie a questo speciale evento, ha offerto al pubblico l’occasione di apprezzare le particolarissime velleità del musicista di origini olandesi Stochelo Rosenberg, riconosciuto tra i massimi interpreti del gipsy jazz. In scaletta brani come “Django’s tiger” e” Tears” di Django Reinhardt, principale interprete di questo genere musicale che, alla fine dei suoi numerosi viaggi, si stabilì con la propria carovana a Parigi. Passando dal manouche al jazz swing, senza dimenticare apprezzabilissime spruzzate folk, Stochelo e colleghi si sono divertiti ad eseguire anche classici del jazz come “Caravan”, eseguito per la prima volta da Duke Ellington e “For Sefora”, una delle più note composizioni dello stesso Rosenberg.
Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone
Da sottolineare anche l’apertura del concerto di Carlo Lomanto, docente di Canto Jazz al Conservatorio di Cosenza e al Conservatorio di Napoli. Grazie al suo innovativo Guitass Project l’artista si è esibito con un particolare strumento, una chitarra/basso creata per lui dalla GNG, cimentandosi nell’interpretazione di grandi classici del Jazz e del Blues come “Hallucination”, “But Beautiful”, “Every Day I Have the Blues” e “Come together” dei Beatles, alcuni dei quali contenuti nel suo ultimo album intitolato “Dreams”.
Gipsy Trio Ph Luigi Maffettone
Spazio anche alle tematiche sociali con il Flashmob organizzato dagli infermieri della neonata Associazione ‘Codice Rosa’ e laureandi in Infermieristica e Infermieristica Pediatrica che, con questa iniziativa, hanno inteso lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne.
“The Secret” è l’album di debutto di Austin Mahone. Il teenager texano, considerato erede e rivale di Justin Bibier, è già una superstar mondiale grazie ai numerosissimi sostenitori che lo seguono sin da quando, nel 2010, il cantante si è fatto notare nel mondo della rete postando video e cover su YouTube. Con questo primo Ep, composto da 9 tracce in tutto e prodotto da Red One per Republic Records/ Cash Money Records, Austin si prepara alle 29 date del suo tour statunitense. che prenderà il via il prossimo 25 luglio dalla sua città natale San Antonio in Texas. Aspetto fresco e gradevole, melodie tipicamente americane catchy e ballabili sono gli elementi che hanno conquistato milioni di fans ma siamo sicuri che avevamo proprio bisogno di un altro belloccio che canta canzoni d’amore con uno stile che ricorda molto da vicino Backstreet Boys e affini?
Austin Mahone
Il disco si apre con “Till I find you”, una romantica ossessione d’amore cantata a suon di synth. Segue “Next to you”: “I see ya trying to break a smile/But we know that tears never lie,” effetti elettronici mixati ad hoc accompagnano un effluvio di sogni amorosi mentre la super hit “Mmm Yeah”, in cui Austin duetta con Pitbull, rappresenta il classico prodotto dalla bella confezione e dal contenuto insulso. La title track “Secret” racchiude un evidente richiamo a “Larger Than Life” dei già citati Backstreet Boys ed esprime il concetto secondo il quale Mahone rappresenta l’ipotetico punto di riferimento della ragazza dei suoi sogni. “I’ve been hit by a train/It came out of the blue/What a beautiful pain/When I fell so hard for you” , canta Mahone in “Can’t Fight This Love” che, insieme a “What About Love”, è tra i brani più vicini ad una dimensione sonora più complessa ed interessante, arricchita da variopinte sfumature R’n’b. Sulla stessa scia black è “All I ever Need”, una dolce ballad vellutata, perfetta per introdurre la dichiarazione d’amore definitiva racchiusa in “The one I’ve waited for”. La versione acustica di “Shadow” mette, ancora una volta, in evidenza il carisma della vocalità di Austin che, forte di una serie di qualità artistiche molto importanti, deve assolutamente trovare la voglia ed il coraggio di osare e lasciarsi andare alla scoperta delle infinite possibilità che una scrittura più innovativa potrebbe offrirgli per fare il vero salto di qualità.
Davide Silla, in arte Noire, è un rapper italiano attivo dal 2009 sulla scena musicale italiana che, dopo aver attirato l’attenzione del produttore discografico Maurizio Raimo, ha lanciato un nuovissimo singolo intitolato “Come Frank Matano”. Il brano, apparentemente ironico, invita a riflettere sulla vita in maniera positiva prendendo spunto dal comico Frank Matano e anticipa i brani che andranno a comporre il nuovo album di Noire per l’etichetta Raimoon Edizioni Musicali Srl. In attesa di conoscere i dettagli di questo nuovo progetto, abbiamo raggiunto Noire al telefono per farci anticipare alcune delle sorprese in programma e per farci raccontare le emozioni che stanno scandendo questo periodo così importante per lui.
Davide, raccontaci come hai intrapreso la tua carriera artistica…
Ho cominciato per gioco anni fa, coi primi computer, i primi software per fare musica e mi sono appassionato tantissimo. In seguito ho cominciato a scrivere i primi pezzi senza farli ascoltare in giro, era più una cosa mia fino a quando, due anni fa, ho firmato un contratto con la Raimo. All’epoca avevo già cominciato a lavorare ad un album da solo, con varie collaborazioni di rapper italiani, il progetto piacque ai discografici e mi proposero questo contratto. Al momento è tutto in fase di sviluppo, devo chiudere l’album e, nel frattempo, abbiamo fatto uscire il primo singolo intitolato “Come Frank Matano” per vedere come va.
“Come Frank Matano” è un brano che unisce rap e dance in un testo ironicamente ispirato a Frank Matano…come spieghi la tua scelta, anche a livello contenutistico?
In questo testo invito la gente a non abbattersi nonostante le difficoltà. Io stesso mi sono trovato ad affrontare periodi non facili e, proprio quando vivevo certi momenti, mi sono spesso ritrovato a cercare su Youtube dei video che mi facessero sorridere. In una di queste occasioni mi sono imbattuto in Frank Matano, uno dei miei comici preferiti, e ho deciso di ispirarmi a lui con questo pezzo che, in apparenza può sembrare un po’ stupido, ma che, tuttavia, presenta un testo serio a cui tengo molto.
Nel videoclip denunci la moda violenta del Knock Out Game…come avete sviluppato questa idea?
Quando abbiamo cominciato a pensare al video, volevamo creare qualcosa di divertente che potesse avere anche un risvolto costruttivo. Visto che in quei giorni uscì la notizia relativa alla moda del Knock Out ci è sembrato doveroso prendere in considerazione l’idea di rispondervi positivamente… Io volevo solo andare in giro a fare scherzi, mentre Fabio Bastianello (il regista del videoclip) ha avuto l’illuminazione di farmi baciare le persone per strada. Il risultato, al di sopra delle mie aspettative e di cui sono molto contento, è un video ironico in grado di lasciare qualcosa alle persone.
Noire
Nella canzone canti “Sorridi, vivi, semina e raccogli”, cosa stai seminando e cosa hai raccolto finora?
Ognuno ha dei sogni, delle passioni e delle speranze che, per essere realizzate, necessitato di una semina costante per poi, pian piano, cominciare a raccogliere i primi frutti… Questo è proprio quello che sto facendo io: dopo 10 anni, durante i quali ho cominciato a scrivere per intraprendere questo percorso, mi sto confrontando con la realtà del contratto discografico e con tante cose nuove che sto imparando a gestire e a conoscere giorno per giorno.
Questo singolo anticipa un nuovo progetto discografico? Con chi stai lavorando e come ci stai lavorando su?
Il produttore discografico è Maurizio Raimo, i temi su cui si incentreranno le canzoni sono molto vari. C’è un brano incentrato sulla solitudine, un pezzo che, seppur malinconico, contiene un messaggio positivo. Un altro brano si intitolerà “La via di mezzo” e parlerà di chi, come nel mio caso, non conosce vie di mezzo nella vita: o è tutto bianco o tutto nero, senza scale di grigi. Poi ho inserito un pezzo molto importante, incentrato sul tema della pedofilia. Si tratta di un brano che ho scritto e arrangiato completamente da solo ed è proprio il motivo per cui ho firmato il contratto con la Raimo. Sono arrivato da Maurizio anche con il video già pronto, realizzato da Mauro Russo, uno dei principali video maker della scena rap italiana. Il risultato di questo lavoro è davvero molto bello e, anche in questo caso, abbiamo realizzato due versioni: una censurata e una non. Al momento stiamo ragionando su quale versione far uscire perché si tratta di un tema delicato e non ho intenzione di infastidire le persone.
Noire
Poi c’è il video con il doppio finale…
Quello è il video con Madman fatto per il brano “Non ci basta mai”… Arrivate ad un certo punto del videoclip, le persone avevano la possibilità di cliccare su “Finale 1” o “Finale 2” per scoprire gli sviluppi di una storyboard a cui avevo pensato insieme al regista e che si ispira ai film che piacciono a me.
Hai altri progetti di cui ti occupi?
Di recente ho organizzato una serata a Roma per Mtv Spit ed è stata una piccola soddisfazione. Per il resto, tutto quello che guadagno con il lavoro lo spendo per acquistare software musicali, microfoni e aggeggi vari per fare voci strane…Tutte cose che poi magari nemmeno uso per le canzoni ma mi piace averle per fare degli esperimenti. Infine adoro i videogames, le serie tv e le moto.
All’interno della bellissima e suggestiva Area Archeologica di Villa Adriana di Tivoli, nell’ambito del Festival Internazionale promosso dalla Regione Lazio-Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e promosso dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con il MiBACT- Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e il Comune di Tivoli, lo scorso 27 giugno si è tenuta la prima assoluta dello spettacolo intitolato “I Quattro Canti di Palermo”. Il progetto originale di Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna, con l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica, racchiude in un’unica dimensione il racconto, il canto e la musica con l’intento di lasciare addentrare il pubblico nel mondo di Giuseppe Pitrè.
Figura eccezionale di medico, scienziato e studioso di tradizioni popolari, Pitrè ha raccolto un vastissimo patrimonio di storie, usi e costumi del popolo siciliano e, ne “I Quattro Canti di Palermo”, Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna hanno unito le proprie risorse artistiche per farsi ambasciatori della cultura popolare nel mondo. Ad accompagnare i due eclettici artisti in questo appassionante viaggio nel cuore della madre terra: Eleonora Bordonaro (voce), Fabia Salvucci (voce), Cristiano Califano (chitarra), Antonello Di Matteo (clarinetto, zampogna), Diego Micheli (contrabbasso), Erasmo Treglia (ghironda, torototela, ciaramella), Arnaldo Vacca (percussioni) e il Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni. Visione, sogno, emozione ed interpretazione rappresentano, dunque, il miracoloso frutto di questa potente miscela fatta di cunti, canti e composizioni strumentali dal fascino senza tempo.
“5 Seconds of Summer” è il titolo dell’album di debutto della band australiana composta da Luke Hemmings (voce e chitarra), Calum Hood (basso e voce), Ashton Irwin (batteria e voce) e Michael Clifford (voce e chitarra). Dopo il grande successo delle cover pubblicate su YouTube e le aperture dei concerti di tantissimi artisti, il gruppo ha firmato un contratto discografico con Capitol Records per la realizzazione dell’album d’esordio che, a poche ore dall’uscita ufficiale in Italia, sta già spopolando. La band sarà allo Stadio di San Siro a Milano sabato 28 giugno e domenica 29 giugno per l’opening act dei concerti degli One Direction e, da ormai diverse ore, migliaia di fan sono assiepati in attesa di incontrare i loro beniamini.
5 Seconds of Summer
Noi, intanto, abbiamo ascoltato il primo full lenght dei 5 Seconds of Summer, la cui versione standard contiene 12 brani inediti mentre in quella deluxe ce ne sono ben 15. Ben lontani dalla definizione di boy band, i 5 Second of Summer suonano i propri strumenti e propongono al pubblico una miscela pop-rock dal sound coinvolgente e curato. Certo, niente di particolarmente nuovo sotto il sole, eppure l’immediatezza della loro musica è innegabile. Il disco si apre con “She Looks So Perfect”, brano che ha raggiunto il 1mo posto in 55 paesi su iTunes (Italia compresa) totalizzando 1 milione di download e oltre 45 milioni di views per il video. “Don’t Stop”, singolo attualmente in rotazione radiofonica, sta percorrendo una strada simile, grazie ad un testo fresco ed energico che racchiude un monito incoraggiante e positivista. “Good Girls” è il brano musicalmente più valido del disco: chitarre battenti e potenti giri di batteria accompagnano un testo che racconta della classica brava ragazza che rompe regole e standard per fare quello che più le aggrada.
5 Seconds of Summer
Dolci pensieri scandiscono le note di “Beside You” che, insieme a “Everything I didn’t say”, rappresentano il picco romantico del disco. “Hitting every red light Kissing at the stop signs Darling Green day’s on the radio And everything is al right Now we’re turning up the headlights Darling We’re just taking it slow”, cantano i 5 Seconds of Summer in “Long way Home”: un’immaginifica poesia d’amore. Le ultime tracce del disco da “Heartbreak Girl” ad “Amnesia” seguono un po’ tutte lo stesso filone malinconico e strappalacrime che ben si sposerebbe con le mutevoli e fugaci disavventure sentimentali tipicamente adolescenziali. In sintesi, “5 Seconds of Summer” rappresenta il primo passo di un percorso già importante e destinato a crescere. I testi rimangono, in ogni caso, qualcosa su cui continuare a lavorare magari seguendo una scia più innovativa perché, quando si parte da buoni presupposti, così come in questo caso, osare non è soltanto una possibilità, è un dovere.
L’estate è appena iniziata e abbiamo già trovato il nuovo must di stagione: le strofe e le parole chiave di alcune tra le più belle canzoni italiane e straniere saranno, infatti, sulle bottigliette di Coca Cola. Con la nuova campagna intitolata #dilloconunacanzone, sviluppata in partnership con Universal Music, azienda leader nel settore discografico e dell’entertainment, sono state selezionate numerose canzoni per comunicare differenti stati d’animo ed emozioni affini all’universo Coca-Cola e a quello dei teenager: dalla felicità, all’amicizia, dall’amore alle occasioni di divertimento… Da “Amami” di Emma a “Però mi piaci” di Alex Britti, da “Confusa e Felice” di Carmen Consoli a“Fatto serata ieri?” dei Club Dogo, da “Tutti ballano tranne te” di Fabri Fibra a “Che confusione” di Moreno. Ma anche “I will survive” di Gloria Gaynor, “Tonight’s gonna be a good night” dei Black Eyed Peas o “How wonderful life is” cantata da Ellie Goulding saranno i brani che scandiranno i passaggi dell’iniziativa, dall’impronta fortemente digitale, che viaggerà sui social network con l’hashtag #dilloconunacanzone e sul portale www.dilloconuncanzone.it.
“L’anno scorso, con la campagna «Condividi una Coca-Cola» abbiamo sostituito il leggendario logo su lattine e bottiglie con nomi di battesimo, per ringraziare tutti coloro che da sempre amano il marchio e i suoi prodotti, perché sono proprio i suoi fan i veri protagonisti e artefici del successo dell’azienda” ricorda Fabrizio Nucifora, Direttore Marketing Coca-Cola Italia. “Quest’estate, sulle etichette delle bottiglie metteremo i testi delle più belle canzoni italiane e straniere, per invitare a liberare le proprie emozioni attraverso la musica e a comunicarle agli amici, a condividerle con il mondo, come cerchiamo di fare da oltre 125 anni”.
Per accompagnarci nell’estate, inoltre, Coca-Cola ha pensato a un fitto calendario di appuntamenti e iniziative: il Coca-Cola Summer Festival, 4 serate di grande musica in onda su Canale5 e in contemporanea su RTL 102,5 il 7, 14, 21 e 28 luglio e condotte da Alessia Marcuzzi con Angelo Baiguini e Rudy Zerbi. Ci sarà anche un tour estivo che, dalla metà di luglio sino a metà agosto, toccherà le più belle spiagge italiane per regalare a tutti la possibilità di avere la propria Coca-Cola personalizzata, da dedicarsi o dedicare!
Ad un anno dalla pubblicazione di “Superheroes” (Soulmatical), l’ultimo disco della band (entrato nella top10 della classifica generale dei dischi più venduti di iTunes e in prima posizione della classifica degli album reggae) e dopo 50 concerti in 10 mesi in tutta Italia, i Boom Da Bash tornano live con il tour estivo “#Mammalacapu Summer Tour2014”. “L’importante” feat. Otto Ohm è, invece, il nuovo singolo del gruppo composto da Blazon, fondatore della band, attuale deejay e produttore del quartetto, i due cantanti Biggie Bash e Payà, Mr. Ketra, talentuoso beatmaker abruzzese. Il brano è attualmente in rotazione radiofonica ed è al primo posto della classifica Reggae dei brani più scaricati di iTunes, oltre ai brani del loro repertorio. Il brano, prodotto da Soulmatical e distribuito da Self si candida a diventare un tormentone estivo e, abbiamo raggiunto i Boom Da Bash per farci raccontare come si stanno preparando ad un’estate da vivere in tour.
Quali sono i generi, i riferimenti e le tematiche che compongono il sound dei Boom Da Bash?
Musicalmente il nostro sound è ricco di influenze che vanno dall’elettronica all’hip hop, dal soul al raggamuffin più classico, dovute al fatto arriviamo da diversi panorami musicali. I testi e le argomentazioni trattate sono molto conscious, la musica reggae è un mezzo di comunicazione potentissimo nato per far sorridere ma allo stesso tempo denunciare e riflettere. Non ci piace, tuttavia, definirci politicamente impegnati, piuttosto socialmente attivi.
Il vostro percorso dura dal 2002… quali sono stati i passaggi chiave che hanno scandito la vostra storia fino ad oggi?
Ci sono stati molti momenti bellissimi ma su tutti ci sono: la vittoria dell’Mtv New Generation durante gli Mtv Days a Torino ed il nostro Tour negli States con i Negrita ed i Subsonica.
Cosa vi ha lasciato l’Hitweek Festival del 2012 e l’esperienza negli States?
Un bilancio sicuramente positivissimo direi. Abbiamo avuto un feedback davvero grandioso dalla nostra fanbase che è cresciuta sempre di più, siamo stati nella top ten di Itunes tra i più venduti in Italia, abbiamo anche fatto un tour che ha toccato tutta la penisola registrando numerosi sold out. “Superheroes” è stato, senz’altro, un disco che ci ha regalato davvero tante piccole soddisfazioni.
Con il singolo intitolato “L’importante”, avere realizzato il remake di “Amore al terzo piano” degli Otto Ohm… come è avvenuto questo incontro artistico e in che modo avete rielaborato questo pezzo? E per quanto riguarda il video girato da Luca Tartaglia… quanto vi siete divertiti a realizzarlo?
Tutto è nato da un incontro casuale con Bove, voce degli Otto Ohm, durante un nostro live a Roma poco meno di un anno fa. Le loro canzoni ci hanno accompagnato per un lungo periodo della nostra giovinezza ed abbiamo subito deciso di collaborare alla realizzazione di un pezzo. La decisione di riarrangiare “Amore al terzo piano” è stata dettata dal fatto che è una hit senza tempo per noi, uno di quei pezzi che ti senti ancora addosso dopo anni. Avere la possibilità di lavorarci su è stato un sogno che si realizzava. Ci siamo divertiti tantissimo a girare il video e credo che l’armonia che c’era sul set si sia palesata poi nel risultato finale. Luca è prima di tutto un amico e lavorare con gli amici allevia sempre il peso della fatica che stai facendo.
Siete in partenza con il #MAMMALACAPU tour… che tipo di concerto sarà il vostro e come vi rapportate con il vostro pubblico ogni volta?
Il nuovo spettacolo avrà, in primis, una nuova veste “estetica”, un allestimento palco completamente nuovo ed ovviamente una parte live ricca di sorprese ed interamente rivisitata ed arricchita. L’approccio con i nostri fan è molto intimo. Rispondiamo sempre in prima persona alle questioni che i ragazzi ci pongono, parliamo con loro, li ascoltiamo. Questo ci permette di capire sempre nel migliore dei modi quello che realmente pensano di noi e della nostra musica.
Avete già scritto nuovi brani? Ci sono nuove pubblicazioni in programma in un futuro prossimo?
Chi segue Boom da Bash sa che siamo perennemente in attività di produzione. Al momento lavoriamo ad un ambizioso progetto per il nuovo singolo invernale. Ovviamente abbiamo già iniziato a lavorare sul nuovo disco di Boom da bash che vedrà la luce non prima del 2015.
Boom Da Bash ( uno scatto dalla pagina facebook del gruppo)
Quali altri progetti paralleli avete in corso e quali sono le vostre passioni, oltre alla musica?
Non abbiamo altri progetti paralleli, purtroppo, perchè lavoriamo 24h su 24 per Boom da Bash dato che siamo musicisti indipendenti. Tuttavia, abbiamo molti interessi oltre al nostro lavoro, primo su tutti il mondo del tatuaggio, come , tra l’altro, si può notare guardando le nostre foto. Frequentiamo le convention e abbiamo molti amici tatuatori, il tatuaggio è un’arte senza tempo che ci affascina da sempre.
Dopo il grande successo del concerto tenutosi all’Arena di Verona lo scorso 19 maggio e i tanti sold out che hanno accompagnato la prima parte dell’Amore Puro Tour, Alessandra Amoroso tornerà live a luglio con delle date programmate in alcune delle location all’aperto più suggestive d’Italia. Anche per questi nuovi appuntamenti, Alessandra ha scelto di presentare al pubblico l’imponente impianto scenico dello spettacolo invernale; creativi giochi di luce accompagneranno, infatti, la scaletta pensata dall’artista per ripercorrere non solo i brani del nuovo album “Amore Puro” ma anche i successi storici. In attesa della prima data estiva, prevista il 17 luglio presso i Giardini della Reggia di Caserta, abbiamo raggiunto Alessandra Amoroso al telefono per farci raccontare come sta vivendo questo periodo particolarmente significativo per la sua carriera.
Il 17 luglio alla Reggia di Caserta inizierà il tour estivo… Dopo i sold out ed il grande successo delle date invernali con quali presupposti affronti la seconda parte di quest’avventura live e come ti stai preparando?
Intanto tocchiamo ferro! Vorrei attuare delle modifiche molto piccole però dobbiamo valutare se c’è il tempo necessario per realizzarle…ad ogni modo si tratterà proprio di piccoli dettagli, ho voglia di riproporre ancora le cose che ho portato in giro nei mesi scorsi. Ancora non mi sto preparando ma naturalmente ho in programma di farlo: esercizi vocali e tanta palestra faranno parte delle mie prossime giornate perché voglio essere in forma per il mio pubblico.
Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone
Ti aspettano tante location di grande prestigio culturale e storico… che rapporto hai con l’arte e con i monumenti in generale? Riesci a trovare il tempo di visitarli?
In verità non ho il tempo di visitarli, ad essere sincera…Sono fortunata ad avere nella mia agenda dei posti bellissimi e prestigiosi e cercherò di approfittare di queste occasioni per visitarli, per il resto non ho tanto tempo per girare!
“Bellezza, incanto e nostalgia” sarà il tuo nuovo singolo, che, tra l’altro, hai presentato in anteprima lo scorso 25 giugno sul palco del Coca Cola Summer Festival … ci racconti come sarà il videoclip che accompagnerà questa canzone?
Quando ho ascoltato questo brano mi sono sentita a casa, non solo le parole, ma anche il riff di chitarra, mi hanno riportato alle notti estive di San Lorenzo e Ferragosto e ho quindi voluto ripercorrere quello che faceva Alessandra prima di iniziare questo percorso, quello che ho cercato di fare fino a qualche anno fa. Nel video ho riunito tutti i miei amici veri, non ci sono comparse e ho condiviso con loro questo grande momento. Magari tra 20 anni andrò a rivedere il video e ci saremo tutti e sarà davvero molto emozionante.
Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone
Una delle cose che più ti emoziona è vedere crescere il tuo pubblico insieme a te… come coltivi il tuo rapporto con la “big family”?
Il nostro è un rapporto sempre vivo, io amo i miei fans, sono molto riconoscente a tutti per quello che fanno per me. Tutte le mie gioie, tutto quello che vivo, dedico tutto a loro. Se io sono qui dopo 6 anni è solo grazie al loro impegno, al loro amore e ai loro sacrifici.
Hai anche conquistato il Wonder Woman Award, dedicato alla miglior cantante donna degli ultimi dodici mesi, all’ultima edizione degli Mtv Awards 2014…
Sì!! La mia band anche realizzato una piccola caricatura, in cui c’ero io con questo corpo da eroina, che mi ha fatto fare un sacco di risate e, visto che mi ha divertito un sacco, l’ho anche postata su Instagram… Ovviamente non so quanto io possa essere una Wonder Woman però mi fa piacere di aver vinto questo titolo!
Sei amata e stimata da tanti colleghi….Fiorella Mannoia, in particolare, dimostra un grande affetto nei tuoi riguardi…che tipo di rapporto vi lega?
Abbiamo un rapporto molto sereno… la prima volta che l’ho incontrata mi sembrava di essere di fronte ad una zia, ad un’amica, ad una persona che può stare tranquillamente nella vita di tutti. Fiorella è davvero molto alla mano con tutti, aldilà del rapporto che ci può essere tra artista e artista. Nel mio caso specifico, lei mi ha sempre trattato come una normale ragazza come tutte le altre, questa cosa mi ha colpito perché poi da lì riconosci veramente il grande artista e io penso che lei sia assolutamente tale.
Alessandra Amoroso Ph Luigi Maffettone
Che significato ha per te un canto così speciale e profondo come il gospel?
Si tratta di un canto diverso da quello che faccio io… Quando canto un brano gospel, in quell’ istante il mio pubblico è formato da una sola persona e cantare per il Signore ha un valore che non posso spiegare a parole… è un’emozione unica.
Pensi che i tempi siano maturi per cimentarti anche nel ruolo di autrice dei tuoi testi?
Mi piacerebbe addentrarmi in questo mondo ma credo di non essere ancora pronta, per fare determinate cose bisogna avere davvero molto tempo a disposizione… soprattutto per una come me che non si è mai addentrata più di tanto in questo ambito. Io nasco come interprete e, per scrivere, c’è bisogno di determinate attitudini. Ad ogni modo “nisciuno nasce imparato” quindi potrei anche imparare e divertirmi a scrivere. Quando ho scritto “Da casa mia”, insieme a Tiziano Ferro, ho sentito una sensazione diversa, in quel caso non cantavo più le emozioni degli altri, cantavo le mie emozioni e questo rende il momento in cui le canto insieme al pubblico ancora più unico e speciale. In sintesi sì, mi piacerebbe scrivere, ho voglia di crescere, ho voglia di imparare, devo avere tempo, mettermi a tavolino, capire come si fa e magari essere aiutata in questo.
I Dear Jack si confermano ancora una volta al comando della classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana con “Domani è un altro film”. Debutto in seconda posizione per “Ultraviolence”, il nuovo album di Lana Del Rey, seguita da un’altra novità: Salmo con l’album “S.A.L.M.O Documentary Combo”. Al quarto posto c’è l’ultima new entry della settimana: si tratta dei Linkin Park con “The Hunting Party”. Scendono in quinta posizione i Coldplay con “Ghost Stories”, seguiti da Deborah Iurato. Al settimo posto c’è Emis Killa e il suo “Mercurio” mentre Biagio Antonacci è ottavo con “L’amore comporta”. Scende al nono posto Mina con “Selfie” mentre chiudono la top ten Gemitaiz/Madman con “Kepler”.
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