Villa Ada incontra il mondo: Dawn Penn & The Shanty Band in concerto

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn, riconosciuta come una delle regine della musica reggae e nativa di Kingston, in Giamaica, è stata la protagonista di uno dei concerti organizzati nell’ambito di “Villa Ada incontra il mondo”, la rassegna che si tiene in uno dei più bei parchi di Roma con l’obiettivo di offrire ai cittadini uno spazio che possa riempire tutti i momenti della giornata, all’insegna della qualità. Cresciuta in una famiglia già completamente immersa nella musica, Dawn Penn ha studiato pianoforte, violino classico e canto, esibendosi anche con sua sorella. Forte di una lunga carriera, iniziata nel lontano 1967, l’artista ha conosciuto anche un periodo di allontanamento dalla musica ma, nonostante ciò, ha saputo riprendersi lo scettro che le apparteneva ottenendo riscontri, riconoscimenti ed attestati di stima a livello globale. La sua forte e magnetica personalità, unita ai contenuti di interesse socio-culturale delle sue canzoni, l’hanno resa gradita e seguitissima ospite dei più importanti Festival musicali, sia in Europa che Oltreoceano, a ulteriore testimonianza della valenza iconica della sua importante figura artistica.

 Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

 Dawn Penn & The Shanty Band Ph Roberta Gioberti

Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn & The Shanty Band Ph Roberta Gioberti

Ph Roberta Gioberti

Dawn Penn & The Shanty Band Ph Roberta Gioberti

 

 

 

 

Jovine in concerto all’ Arenile Reload: una festa di note e parole

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Dopo la grande avventura a The Voice, il talent show che l’ha visto brillare nella squadra di J-Ax, Valerio Jovine è tornato a Napoli con un affollatissimo concerto all’ Arenile Reload, tenutosi lo scorso 12 luglio, all’interno di Drop, la rassegna di concerti che racchiude il meglio della musica italiana ed internazionale. Con una serratissima scaletta, il  cantante partenopeo ha conquistato ancora una volta la platea grazie alla sua verve energetica che, nel corso degli anni, gli ha permesso di essere riconosciuto come una delle realtà musicali più apprezzate non solo dal pubblico ma anche dai colleghi. Jovine vanta, infatti, tante collaborazioni importanti, prima delle quali quella con il fratello, JMR dei 99 Posse, gruppo in cui anche lui milita dal 2010.

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

L’atmosfera festosamente reggae del suo live è stata il contesto in cui l’artista ha cantato molte e famose canzoni, prima tra tutte “Napulitan”, manifesto di cosmopolitismo e pacifica fratellanza, scritta in collaborazione con O’ Zulù e che, mai quanto oggi, accomuna  i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre suggestioni.

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Lo stile innovativo e sovversivo di Jovine rappresenta la valvola di sfogo del fervore, l’entusiasmo e la grinta con Valerio rivisita, crea e manipola testi e arrangiamenti con duttile creatività. Un travolgente “contrabbandiere” di note che, privo di schemi, etichette, pregiudizi, dispensa sorrisi in nome di un’indomita passione.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

Jovine Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì d’Autore all’Intra Moenia: Katres incanta il centro storico di Napoli

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Si è svolto lo scorso 11 luglio il secondo Venerdì d’Autore, l’incontro musicale ideato dalla giornalista Raffaella Sbrescia in collaborazione con il Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli. Protagonista della serata, la cantautrice siciliana Teresa Capuano, in arte Katres che, ad un anno di distanza dalla pubblicazione del suo primo ed apprezzatissimo album intitolato “Farfalla a Valvole”, ha cantato non solo alcuni brani estratti dal disco, di cui è autrice e produttrice artistica, ma anche deliziato i presenti con ben due brani che ascolteremo nel prossimo album, attualmente in lavorazione.

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Riconosciuta come una delle penne e delle voci più promettenti d’Italia, Katres ha preso parte a numerosi Premi riservati ai più talentuosi cantautori della penisola, riscuotendo, spesso, non solo l’apprezzamento degli addetti ai lavori, ma anche prestigiosi riconoscimenti. Tra i suoi numerosi pregi, spicca una vocalità calda, morbida, potente e vellutata che, associata alla padronanza strumentale della chitarra e ad una personalità forte e decisa, determina il ritratto perfetto di un artista da tenere assolutamente in considerazione.

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

L’incontro a tu per tu con Katres si è svolto attraverso un incalzante botta e risposta, tra curiosità legate alle canzoni, agli ascolti, ai trascorsi e alle preferenze artistiche di un artista che ama scrivere di e per le donne. Proprio un percorso al femminile è quello che Katres racconta in “Farfalla a Valvole” ed è forse anche per questo che il primo brano in scaletta, eseguito rigorosamente dal vivo, voce e chitarra, è “Coiffeur”, il primo singolo estratto dall’album che tratta ironicamente dei cambiamenti e dei colpi di testa che, nelle donne, spesso implicano svolte esistenziali in atto.

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

A seguire “Conto e canto”, un susseguirsi di idee che si confrontano, che si scontrano, si smontano e poi cadono fino ad alleggerirsi come sogni in dissolvenza. Spazio anche al doppio legame di Katres alla Sicilia a e alla Campania: nata e cresciuta tra due grandi vulcani, Teresa racconta se stessa in “Madre Terra”, un brano agrodolce che ben si sposa con la metaforica immagine madre-figlia. Dedicato a Bianca d’Aponte, cantautrice e figura femminile a cui Katres dimostra di essere molto legata, attraverso una costante e fortunata partecipazione al premio musicale a lei dedicato, “Farfalla a valvole” è un album davvero molto ricco di parole, di poesia, di storie. Una di queste è “Via dalla mia vita”, un brano forte, intimo e adatto a rispecchiare lo stato d’animo di tutte quelle donne che, per colpa di un cuore troppo debole, si arrendono ad una vita in compagnia di un uomo che non le ama per davvero.

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

La musica, respiro del mondo di Katres, rappresenta lo spunto per tornare anche indietro nel tempo, ecco, dunque, spuntare in scaletta “Cu ti lu dissi”, un appassionato canto d’amore in siciliano, frutto della speciale penna di Rosa Balistreri. Piazza Bellini, in costante fermento, cede all’incanto della voce di Katres che, sulle note del brano intitolato “Non ho bisogno”, spicca il volo tra nuvole di leggiadri gorgheggi.

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Come accennato in apertura, Teresa omaggia il pubblico del centro storico di Napoli con ben due brani che faranno parte del suo nuovo album, il primo s’intitola “Bla bla bla”: un brano ironico e pungente, incentrato sulla sostanza delle cose che ci circondano, mentre il secondo è “Ormai ho deciso”, una testimonianza caratteriale che non ammette repliche e che rappresenta un’ulteriore prova di maturazione autoriale dell’artista. In concomitanza con l’arrivo dell’estate, Teresa si è anche divertita ad interpretare “Spensierati giorni”, il racconto di un’avventura amorosa di quelle tipicamente estive vissute al mare. In chiusura, ancora un bis, con “Coiffeur”, un brano che, come la voce di Katres, nel cuore e nella testa, resta, resta, resta.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Katres Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

George Benson live ad Avella: sold out l’anteprima del Pomigliano Jazz Festival

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L’anteprima della XIX edizione del Pomigliano Jazz Festival fa registrare il sold out all’anfiteatro romano di Avella (Av) con il concerto di George Benson. Il cantante e chitarrista originario di Pittsburgh si è esibito per circa due ore con il suo live intitolato “Performing his greatest Hits Live”. Accompagnato sul palco da Michael O’Neill (chitarra), Thom Hall e David Garfield (tastiere), Khari Parker (batteria), Liliana de los Reyes (percussioni) e Stanley Banks (basso), l’artista, in gran forma, ha ripercorso le tappe centrali della sua folgorante carriera artistica, che lo ha visto attivamente partecipe anche delle parabole musicali di altri grandi artisti internazionali. Ampio lo spazio in scaletta riservato ad “Inspiration”, l’ album che il musicista ha recentemente dedicato alla voce vellutata di Nat King Cole.

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Intenso, carismatico, carico ed entusiasta George si è lasciato andare a ritmo di musica, sottolineando l’autentico valore della melodia: come inarrestabili dardi, le parole dei suoi indimenticabili successi di sono susseguiti emozionando giovani e meno giovani. Elegante e sofisticato, il sound proposto da George Benson spazia tra groove/funk, ricercate jazz sessions, sprazzi pop e infiltrazioni swing. “Mona Lisa”, “When I Fall In Love”, “Smile” di Charlie Chaplin, “Unforgettable”,  ”Just One of Those Things”, “This Masquerade”,  ”Give me the Night”, “Breezin’”, “Nothing’s gonna change my love for you”, “On Broadway”, “Turn Your Love Around”, “Feel like making love” attraversano vite e decenni senza mai perdere fascino e smalto artistico. Arricchite da nuovi spunti dei bravissimi musicisti sul palco, questi brani sanno ancora toccare le corde del cuore con classe e pacata armonia.

Per i più giovani è interessante sottolineare il valore epidermico del carisma naturale di un artista, quanto non sia assolutamente necessario muoversi in maniera sguaiata, urlare, spogliarsi e affidarsi agli effetti scenografici per conquistare il pubblico. Quello che davvero conta è la qualità del suono, della voce, del saper far musica, del saper parlare all’anima delle persone, aldilà delle mode e delle ultime tendenze. Affidandosi all’impareggiabile feeling con la sua Ibanez GB10, George Benson ci ha regalato la possibilità di conoscere dal vivo uno stralcio importante della musica che ha fatto la storia, ci ha fatto emozionare pensando ai valori più autentici della vita, ci ha fatto apprezzare ancor di più, se possibile, la magia di poter assistere ad un concerto così speciale in un contesto storico, artistico e culturale antico, particolare e prestigioso come l’anfiteatro di Avella. Una commistione di elementi, quest’ultima, che da anni racchiude l’essenza del Pomigliano Jazz Festival che, dopo il grande successo di questo evento, auspichiamo possa offrirci tante preziose emozioni, tutte da condividere.

Raffaella Sbrescia

Intervista ai Muiravale Freetown: “Nel nostro album raccontiamo quello che ci fa arrabbiare ma anche quello che amiamo di più”

 muiravale cover

I Muiravale Freetown sono un gruppo di origine pontina, Made in Terracina, attivi sulla scena musicale italiana dal 2009. Presenti, a pieno titolo, tra gli alfieri della rinascita del reggae in Italia, i Muiravale hanno un background artistico davvero variegato alle loro spalle ed è anche per questo che nel loro album di debutto, intitolato “Freetown”, essi hanno lasciato convergere una serie di influenze musicali e contenutistiche che hanno contribuito alla genesi di un progetto sempre più apprezzato dal pubblico. Li abbiamo, dunque, raggiunti per approfondire la conoscenza di questo album e della loro interessante realtà.

Il nome del vostro gruppo si ispira ad una località del Mozambico dove il medico missionario terracinese Alfredo Fiorini venne drammaticamente ucciso. In che modo la vostra musica ed i vostri testi intendono onorare la sua missione di altruismo e fratellanza?

Crediamo che la musica sia un mezzo potente per arrivare al prossimo, un mezzo che, sotto certi punti di vista, è anche più diretto delle sole parole, perché è più viscerale ed istintivo. Lo dimostra il fatto che tante volte, anche quando un testo è scritto in una lingua che non conosciamo o è del tutto assente, il significato di una canzone in qualche modo ci arriva lo stesso. Noi semplicemente cerchiamo di sfruttare questa efficacia comunicativa per diffondere i valori che Alfredo ci ha insegnato facendo, nel nostro piccolo, la nostra parte.

Quali sono state le vostre evoluzioni musicali e contenutistiche dal 2009 ad oggi?

Quali e quante siano state le cose a cambiare dal 2009 è difficile dirlo, perché sono state tante e perché spesso sono cambiate senza che ce ne accorgessimo, in modo del tutto spontaneo. Sicuramente oggi c’è un approccio più maturo e consapevole a quello che facciamo e crediamo che questo sia l’unico step evolutivo rilevante, perché ti porta a rispettare di più quello che fai e le persone con cui lo fai. Il resto, che va dallo stare in sala prove allo stare su un palco, viene di conseguenza.

Video: “Unnu Ina Luv”

 

“ Muiravale Freetown” rappresenta il vostro debutto discografico ufficiale e, in quest’avventura, la produzione artistica di Paolo Baldini ha avuto un ruolo rilevante… ci raccontate come avete vissuto questa importante collaborazione, come avete lavorato ai brani, agli arrangiamenti e quali pensieri hanno scandito la nascita di questo album?

Conoscevamo già Paolo di persona ed avevamo avuto modo di lavorare con lui alla produzione di un EP che peraltro non è mai andato in stampa ma che conteneva “Babylon Revolution”, il nostro primo singolo con video. Sapevamo quindi cosa aspettarci e soprattutto cosa si aspettasse lui da noi. Ci siamo quindi rimboccati le maniche ed in pratica abbiamo buttato le chiavi dello studio di registrazione dopo esserci barricati dentro. Quando ne siamo usciti, avevamo materiale quantitativamente e qualitativamente sufficiente da sottoporre a Paolo. Poi lui ha aggiunto la sua magia alchemica ed è venuto fuori un disco che a noi è piaciuto tantissimo sin da subito. A quel punto speravamo solo di trovare qualcuno a cui piacesse tanto quanto a noi. Fortunatamente così è stato e vedere che gli entusiasti hanno superato di gran lunga gli scettici è stata la soddisfazione più grande!

Quali sono le tematiche principali che affrontate nelle tracce che compongono il disco e quali sono i messaggi che vorreste arrivassero dritti al cuore degli ascoltatori?

Nel disco affrontiamo diversi temi che vanno, con una certa naturalezza, dal serio al faceto. Ci sono invettive piuttosto arrabbiate contro l’attuale classe politica o gli arrampicatori sociali senza scrupoli e poi magari ci sono canzoni sull’amore o sulla speranza che le cose possano andare meglio… l’unica cosa che li accomuna è che sono tutti temi che ci riguardano in prima persona, perché rappresentano una parte integrante del nostro quotidiano. Una quotidianità, la nostra,  che ci accomuna tutti ed è probabilmente anche per questo che la gente sta iniziando ad apprezzarci così tanto.

Muirav

Muiravale

Le sonorità proposte nel disco sono molto eterogenee eppure sembra che tutte seguano un filo conduttore stilistico…è così?

Probabilmente si, nel senso che indipendentemente dal tipo di brano proposto, che può essere un roots lentissimo o un rocksteady a mille all’ora, il “suono Muiravale” è piuttosto netto e riconoscibile. Un suono che spesso e volentieri finisce anche con il discostarsi molto dalle sonorità tipiche del reggae, perché influenzato dal background musicale dei membri della band che, in quasi tutti i casi, hanno iniziato a suonare in levare solo quando sono entrati a far parte del progetto. Quando si ascolta il disco, tutte queste influenze sono fortemente riconoscibili ma restano comunque a fare da sfondo a quello che è un tema centrale che è indiscutibilmente reggae. Questa sorta di paradosso interno crea il filo conduttore in questione. Quindi se ascoltando il disco, un brano vi sembra quasi rap, o quasi r&b, o quasi rock è perché, probabilmente, è così…

Partendo da ottimi presupposti e da diversi riconoscimenti passati, quali sono le vostre aspettative e con quale spirito affrontate questa fase del vostro percorso artistico?

In realtà viviamo molto alla giornata. Il periodo storico non consente una grande pianificazione, specialmente sul lungo termine, quindi estirpiamo il problema alla radice e ci godiamo quello che abbiamo adesso. Proprio ciò che abbiamo adesso è un progetto che ci piace, ci stimola e fortunatamente ci dà anche diverse soddisfazioni. Lavoriamo per crescere e migliorarci ma lo facciamo divertendoci, con l’entusiasmo che è lo stesso di quando abbiamo iniziato. Poi è fisiologico il voler suonare su palchi più grandi, avere budget maggiori per fare i dischi, magari avere l’opportunità di arrivare a vivere facendo solo questo, ma non è un’ossessione. Piuttosto è uno stimolo che ci spinge a migliorarci quotidianamente e a dare sempre il massimo per qualcosa che amiamo visceralmente e che, se non dal punto di vista economico, quanto meno emotivamente ripaga ogni singolo sacrificio fatto.

Avete altri progetti paralleli in corso o altre cose di cui vi occupate?

Si, molti di noi hanno progetti musicali paralleli. E già che se ne parla, ne approfittiamo per salutare la Savioli big band, la Chicken prod. inc. ed i Wogiagia!

Che rapporto avete con Terracina e con il vostro territorio più in generale?

Amiamo la nostra città in maniera viscerale. Perché ci siamo cresciuti, perché abbiamo sempre vissuto qui e perché anche chi di noi non è autoctono, ci si è sentito da subito come a casa. Nei nostri testi c’è tanto di Terracina e della gente che ci vive. Ma come spesso accade quando si ama così tanto qualcosa o qualcuno, si diventa molto poco tolleranti quando si denotano determinati atteggiamenti. Per queste ed altre ragioni andiamo in bestia nel vedere come qualche sciacallo stia facendo di tutto per spolpare questa sua preda inerme, ma ancora di più nel costatare come tutto ciò stia accadendo nella quasi totale indifferenza. “Babylon Revolution”, il nostro primo singolo, è nato proprio da questa rabbia, con l’idea di provare ad aprire gli occhi a chi troppo spesso non vede o preferisce volutamente non farlo.

Quando e dove potremo ascoltarvi dal vivo?

La prossima data è quella del 19 luglio a Roma, e anche se non eseguiremo il nostro solito concerto, avremo l’onore di condividere il palco con Bunny Wailler and the Solomonic Reggaestra. Saremo molto carichi. Se siete in zona vi consigliamo di cuore di non perdere questa occasione. Poi ancora un’estate intensa e il 25 luglio saremo al Castello di Breno, in provincia di Brescia, naturalmente vi invitiamo a venirci a trovare nella magia dei luoghi a noi cari nei due festival più belli e importanti che abbiamo dalla nostre parti. L’Anxur Festival di Terracina il 26 luglio, mentre il 24 agosto spetta a noi chiudere Exotique 2014 – il Festival alla corte della maga Circe che si svolge a San Felice Circeo. Il nostro profilo facebook è comunque il modo migliore per restare in contatto e dove poter anche dialogare oltre che essere sempre aggiornati su tutto.

www.facebook.com/muiravalefreetown

Raffaella Sbrescia

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Classifica FIMI: tutti pazzi per i 5 Seconds of Summer

5 Seconds of Summer

5 Seconds of Summer

I 5 Second of Summer si confermano al primo posto della classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana in Italia con il loro album omonimo. Risalgono in seconda posizione i Colpdplay con “Ghost Stories”, seguiti dai Dear Jack con “Domani è un altro film”. Al quarto posto c’è “X” di Ed Sheeran mentre alle sue spalle c’è la prima ed unica new entry della top ten, si tratta di El Raton con “Rattopsy”. Grande spolvero per Biagio Antonacci, in sesta posizione con “L’Amore comporta”, seguito da Deborah Iurato e da Lana del Rey con l’album “Ultraviolence”. Al nono posto ritroviamo “Xscape”, l’album postumo di Michael Jackson e “Mondovisione” di Ligabue.

Home Festival, la quinta edizione si terrà il 4-5-6-7 settembre a Treviso. Ecco tutti i dettagli

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La quinta edizione dell’Home Festival, nonché la prima internazionale, si svolgerà  dal 4 al 7 settembre nella consueta location di zona Dogana a Treviso, il programma si preannuncia veramente vasto con più di duecento concerti, eventi, attività e manifestazioni, delineando, così, una più ampia apertura a generi e generazioni musicali. La prospettiva è, dunque, quella di quattro giorni di festa in cui gli amanti della musica italiana e internazionale potranno individuare la propria dimensione live ideale.  Il festival accoglieràanche due importanti anniversari: una grande kermesse per celebrare i 40 anni dei Ramones e l’ Elvis DAY con una zona tutta dedicata al “The King”. Davvero invidiabile sarà la line up annunciata nei giorni scorsi: The Bloody Bedroots live, Bluvertigo, Clean Bandit, Elio e Le Storie Tese, Clementino, Salmo, Dope D.O.P, Nitro, En?gma, Jsck the Smorker, Dj Slait, Destrage, La pegatina, Noyz Narcosa &Fritz Da Cat, The Bluebeaters, Extrema, Rezophonic, Selton, Jack Caselli, Maria Antonietta, Peter Punk, Sick Tamburo, Anansi, The Bastard Sons of Dioniso, Train to Roots, Talco, M+A, The Black beat Movement, Pink Holy Days, Redrum Alone, His Electro Blue Voice, Rumatera, Los Massadores, Lovin Dolls Christian Effe, What a Funk, Alessandro Cenedese, Luci del Nord, Sica, Svertexx, Zagreb.

Tra gli eventi più attesi c’è, inoltre, il Colors Splash, previsto durante il live dei The Chainsmokers, un mix di effettistica colorata tra: Co2, fuochi, coriandoli e tanto, tanto colore che verrà lanciato addosso al pubblico danzante. La festa più colorata d’Italia continuerà con Louders! e dj Christian Effe e tutte le notti da ballare nella tenda da circo  di 44 metri  trasformata nella discoteca dell’Home festival di Treviso. Ad animare i dj set notturni saranno: Chandelier (Matty Hell, Fede Kuz, Gummies Noise, Donato D’Deejay), i dj della festa Origami (Cosmic Cowboys, Gilo, Pech), Bad Spirt & Friends con special HOSTED by EMIS KILLA & BLOCCO RECORDZ, Joe T Vanelli e Massimo Sabbadine i Party Hard con i dj dell’Home Rock Bar come: Fabio Gerbino aka Rah-Goo e DjB.

HOME FESTIVAL

Home Festival e Cult Note Records, un’etichetta discografica per dj/producer ed emergenti della scena dance, hanno a anche annunciano di aver raggiunto un accordo di partnership per l’edizione 2014 dell’Home Festival. La crew di Cult Note Records gestirà una nuova lounge dove dj set si alterneranno a incontri, dibattiti, presentazioni, live, clinic e talk con gli artisti del festival. Uno spazio dedicato ad artisti emergenti che potranno dimostrare il loro valore proponendo le loro produzioni o i loro set.

La musica sarà il fulcro dell’Home Festival di Treviso, tuttavia l’organizzazione non ha trascurato le forme d’arte: per il secondo anno consecutivo si rinnova, infatti, la collaborazione con il Maestro Michelangelo Pistoletto, con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e RAM radioartemobile per il progetto Terzo Paradiso. Ci saranno, poi, appuntamenti dedicati alla letteratura e alle diverse forme d’arte, ma anche workshop di fotografia e Art Cake e aree dedicate allo sport e al relax. Migliorati e incrementati i servizi di parcheggio, le navette di transfer da e per la stazione ferroviaria di Treviso e i vari servizi nell’area festival, è stato progettato un parcheggio vigilato per moto e biciclette, l’ingresso e le casse saranno collocati quasi all’inizio del vialone di accesso all’area e tutta la viabilità è stata progettata per favorire il rapido afflusso e deflusso di pedoni e veicoli.

BIGLIETTI:

BIGLIETTO GIORNALIERO: 4,99 euro (ingresso giornaliero e se acquistato prima del 31 luglio darà diritto all’accesso privilegiato SALTACODA al festival).

ABBONAMENTO GOLD 1: 14,99 euro (ingresso per i quattro giorni del festival e  accesso privilegiato SALTACODA al festival).

ABBONAMENTO GOLD 1 VIP: 49,99 euro (ingresso per i quattro giorni del festival e  accesso privilegiato SALTACODA al festival + 8 consumazioni, accesso area Vip e  una serie di altri servizi). I VIP PASS sono a numero limitato.

I biglietti sono acquistabili sul sito del festival  fino al 31 luglio e successivamente alle casse del festival. L’acquisto tramite il nostro sito web verrà effettuato online tramite PAYPAL. La mail di conferma va consegnata stampata alle casse apposite per il ritiro di regolare biglietto SIAE.

Ci sono anche dei pacchetti di soggiorno organizzati ad hoc dall’agenzia di viaggi Travel attitude, per il pubblico italiano e internazionale.

Tutto le info utili sul sito appena rinnovato: www.homefestival.eu

 

 

L’Essenza del 2: il nuovo singolo s’intitola “Nelle Favole”. La recensione

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Geko Luca Dimauro voce, piano e chitarra e Joseph Di Fraia (Batteria, sequencer, batteria elettronica) sono l’anima ed il cuore del duo denominato L’Essenza del 2. Insieme fin da giovanissimi, i due artisti hanno fuso i propri percorsi in un progetto che, se in un primo momento era incentrato sulla rilettura di note cover, oggi muove i primi decisi passi verso una nuova direzione fatta di emozioni, testi e note inedite. In questo caso specifico vi parleremo del brano intitolato “Nelle Favole”, il secondo singolo tratto dal primo ep del duo “Benedetta Pace”, prodotto per l’etichetta One More Lab, con la supervisione artistica di Maurizio Mariano e Francesco Valente. 

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“Nelle Favole” segue un filone intimista, velato di affranta malinconia ed inarrestabile speranza. Accompagnato da un dolce e suggestivo videoclip, realizzato sul Monte Soratte con un quartetto d’archi, con il patrocinio del Comune di Ponzano Romano nella valle del Tevere e della Provincia di Roma, il video del brano, girato da Massimiliano Gordiani converge l’eleganza armoniosa dell’arrangiamento con le immagini rupestri ed incontaminate di una location a metà strada tra sogno e magia.

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Grande protagonista di questa ballad è l’amore, un amore fatto di sbagli che possiamo ritrovare nelle favole, piccoli peccati veniali da stemperare a suon di note. La consapevolezza di un sentimento che fatica a lasciare gli androni del cuore spesso ci spinge a prendere atto delle nostre paure, ci dà l’occasione di metabolizzare e, nel caso, di affrontarle a viso scoperto, in nome di un paio d’occhi limpidi in cui riconoscersi, ancora una volta.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Nelle Favole” su iTunes

Video: “Nelle Favole”

Coca Cola Summer Festival: Emma vince la prima puntata

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 Con l’estate 2014 torna il Coca-Cola Summer Festival, la manifestazione che raccoglie e premia i brani più trasmessi dalle radio e dalle tv italiane. Lo scorso 7 luglio è andata in onda la prima puntata del programma che, con il  19,86% di share e quasi 4.000.000 di spettatori, ha fatto registrare ottimi ascolti, anche grazie alla sinergia tra Canale 5 ed RTL 102.5. Condotto da Alessia Marcuzzi, insieme a Angelo Baiguini (speaker di RTL 102.5) e Rudy Zerbi, il Coca-Cola Summer Festival rappresenta un’alternativa ad un altro famosissimo format tv come il Festivalbar, un programma rimasto nei cuori di molti. Questa nuova formula, che coinvolge anche Maria De Filippi nella veste di produttore dello show, prevede 4 quattro puntate e, ogni singolo appuntamento, premierà un brano “vincitore di tappa”, risultato del gradimento ricevuto dal pubblico sul sito www.rtl.it e dai dati della classifica Earone. Durante l’ultimo appuntamento, che andrà in onda lunedì 28 luglio, verrà, invece, decretato il brano “vincitore finale” delle quattro puntate.

Laura Pausini Ph Massimiliano Natale

Laura Pausini Ph Massimiliano Natale

La prima star internazionale ad inaugurare il concerto gratuito tenutosi a Piazza del Popolo è stata Laura Pausini che si è aggiudicata l’Icon Award, il premio istituito da Fimi & Italian Trade “in considerazione del contributo fondamentale alla diffusione della musica e dell’arte italiana nel mondo con oltre 70 milioni di copie vendute in vent’anni di carriera”. Sul palco del Coca Cola Summer Festival anche i soliti noti come Emma, vincitrice della prima serata con “La mia città”; Alessandra Amoroso che ha presentato il nuovo singolo “Bellezza, incanto e nostalgia” e poi, ancora, i gettonatissimi Dear Jack, la neovincitrice di amici Deborah Iurato, i Modà, Anna Tatangelo con il nuovo brano firmato proprio da Kekko intitolato “Muchacha”, la scatenatissima Dolcenera ma anche Gianluca Grignani, ritornato in pista dopo 3 anni con “Non voglio essere un fenomeno”, Nek, Enrico Ruggeri, protagonista di un simpatico siparietto con Ale &Franz, Tiromancino con “Immagini che lasciano il segno”.

Timothy Cavicchini Ph Massimiliano Natale

Timothy Cavicchini Ph Massimiliano Natale

Discorso a parte per i giovani che saranno protagonisti di una gara a 6. I big, ospiti della manifestazione, esprimeranno un voto sui loro brani. Durante ognuna delle quattro puntate verrà decretato, anche in questo caso, un vincitore di tappa e per l’ultima puntata verrà annunciato il vincitore finale del Coca-Cola Summer Festival. Ad aggiudicarsi la vittoria della prima serata è stato Timothy Cavicchini mentre lunedì prossimo la gara dei giovani vedrà sfidarsi: Marco Sbarbati e Santa Margaret (i giovani in gara saranno: Ginta Biku, Timothy Cavicchini, Santa Margaret, Raige, Marco Sbarbati e Violetta. Nonostante il grande impatto mediatico della manifestazione rimane da sottolineare un punto centrale: che fine ha fatto la musica dal vivo? A questo interrogativo ci saranno sicuramente tante valide risposte ma, di fatto, questa scelta ha suscitato parecchi malumori e, in attesa, di capire se nelle altre puntate ci saranno colpi di scena da questo punto di vista, non rimane che ragionarci su a colpi di hashtag #dilloconunacanzone.

Fotogallery a cura di: Massimiliano Natale

 

Gianluca Grignani Ph Massimiliano Natale

Gianluca Grignani Ph Massimiliano Natale

Dolcenera Ph Massimiliano Natale

Dolcenera Ph Massimiliano Natale

Francesco Renga Ph Massimiliano Natale

Francesco Renga Ph Massimiliano Natale

Dear Jack Ph Massimiliano Natale

Dear Jack Ph Massimiliano Natale

Modà Ph Massimiliano Natale

Modà Ph Massimiliano Natale

Emma Ph Massimiliano Natale

Emma Ph Massimiliano Natale

Alessandra Amoroso Ph Massimiliano Natale

Alessandra Amoroso Ph Massimiliano Natale

Annalisa Scarrone  Ph Massimiliano Natale

Annalisa Scarrone Ph Massimiliano Natale

Deborah Iurato Ph Massimiliano Natale

Deborah Iurato Ph Massimiliano Natale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sant’Elmo Estate: il direttore artistico Michele Solipano presenta il cartellone 2014

solipano

Nella suggestiva location della Piazza d’Armi a Castel Sant’Elmo si terrà, anche quest’anno, la rassegna musicale Sant’Elmo Estate, giunta alla sua settima edizione e presentata dalla Regione Campania e Comune di Napoli e dalle Associazioni culturali “Napoli Jazz” e “Napoli Motus”. La kermesse estiva proporrà al pubblico partenopeo un prezioso connubio culturale e artistico: allo scenario storico ed architettonico, verranno , infatti, associati progetti musicali originali di particolare pregio. In attesa del primo appuntamento, previsto per il prossimo 15 luglio, abbiamo raggiunto il direttore artistico della rassegna Michele  Solipano che ci ha introdotto le prime novità a riguardo.

Sant’Elmo Estate giunge alla settima edizione. Qual è lo spirito e quali i presupposti con cui avete messo su il nuovo programma?

L’idea iniziale è sempre la stessa, ovvero quella di coniugare buona musica con l’incantevole cornice di Castel Sant’Elmo. Proseguendo con le linee guida della nostra tradizione, concilieremo la musica d’autore con progetti inediti e assolutamente originali. Nel corso degli anni abbiamo ospitato artisti di fama nazionale ed internazionale che ci hanno onorato della loro arte e della loro presenza con una serie di indimenticabili concerti, resi ancor più speciali da un’atmosfera unica.

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Artisti di prestigio nazionale si alterneranno sul palco con progetti originali realizzati all’insegna della contaminazione…ci presenta il programma di quest’anno?

Uno dei progetti più particolari sarà proposto il 25 luglio con gli Elements, un gruppo di artisti napoletani che, per la prima volta in assoluto, riunirà grandi nomi della scena musicale partenopea: Enzo Gragnaniello, Rino Zurzolo, Ciccio Merolla, Piero Gallo, Riccardo Veno, Elisabetta Serio e Valentina Crimaldi daranno vita ad un concerto unico che fonde atmosfere etniche con le sonorità jazz. Un progetto praticamente inedito in Campania, che,, per il momento, è stato proposto solo al Ravello Festival. Inoltre celebreremo la reunion degli Avion Travel e colgo l’occasione per ricordare che inaugurammo questa rassegna nel 2007, proprio con un concerto degli Avion Travel con il progetto intitolato “Dance on Metropolis. Quest’anno riproporremo un live degli Avion Travel, questa volta in formazione completa, il prossimo 15 luglio. Il 24 luglio ci saranno, invece, i Musica Nuda con Ferruccio Spinetti e Petra Magoni. Gran finale il 26 luglio con una delle band più interessanti della scena artistica internazionale: Rosario Bonaccorso ci presenterà il suo Travel Notes Quintet con Flavio Boltro, Nicola Angelucci, Javier Girotto, Andrea Pozza

Il tutto si svolgerà in una location di elevato pregio storico, culturale e architettonico… quali sforzi le ha richiesto mettere su una rassegna di così elevato pregio?

Anche quest’anno lanceremo una nuova scommessa offrendo al pubblico lo speciale connubio tra la musica d’autore ed un contesto storico-architettonico di particolare bellezza. Le difficoltà sono grosso modo sempre le solite: quest’anno abbiamo avuto un po’ di problemi con il calendario, vista la concomitanza con i mondiali di calcio in Brasile, un po’ siamo rimasti in attesa dei concerti organizzati per il Forum delle Culture. Il tutto si è naturalmente unito alla difficoltà di reperire fondi pubblici per la manifestazione. Ci scontriamo da due anni con questa latente difficoltà anche se fortunatamente possiamo contare sull’aiuto di qualche piccolo sponsor e sulla passione delle persone che vengono ai concerti e che, acquistando il biglietto ad un prezzo assolutamente abbordabile, possono godersi delle vere e proprie chicche, che difficilmente potranno essere riproposte.

Raffaella Sbrescia

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