Intervista a M’Barka Ben Taleb: ” Vi presento Passion Fruit, il mio nuovo album”

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Lo scorso 1 luglio è uscito “Passion Fuit”, il nuovo album dalla cantante e attrice tunisino-napoletana M’Barka Ben Taleb. Pubblicato da Graf/Full Heads e prodotto da Jerry de Concilio con Michele J Romano, l’album vede anche la firma del beatmaker Tonico 70, del violoncellista Arcangelo Michele Caso e di Salvio Vassallo alla produzione artistica. In questo nuovo progetto M’Barka si è divertita a giocare con diverse lingue e reinterpretare ben 6 grandi successi nazionali e internazionali, qui reinterpretati al femminile con ironia e sensualità.

M'Barka Ben Taleb Ph Eugenio Blasio

M’Barka Ben Taleb Ph Eugenio Blasio

A questi brani si  aggiungono ben tre inediti, nati dall’incontro con Enzo Gragnaniello, oltre che dalla collaborazione con giovani creativi “newpolitani”, musicisti della nuovissima scena musicale partenopea, come l’autore Alessio Arena e la band Il Tesoro di San Gennaro. Reduce anche dai ciak con Woody Allen, Sharon Stone e gli altri divi hollywoodiani per l’ultimo film di Turturro, M’Barka  si conferma sempre più trasversale. Più patrie, più tradizioni e più culture traducono in arte il suo stile di vita. L’abbiamo, dunque, raggiunta al telefono per farci raccontare le sue sensazioni in merito a queste nuove emozionanti tappe del suo percorso e per scoprire qualcosa in più sul disco , anticipato in radio dai brani “Je t’aime moi non plus”,un’inedita versione etnofunk del brano di Serge Gainsbourg e da “Storia d’amore”, una versione electro-swing del celebre brano di Adriano Celentano (di cui uscirà a breve il videoclip).

M'Barka Ben Taleb Ph Luigi Maffettone

M’Barka Ben Taleb Ph Luigi Maffettone

“Passion Fruit” è il titolo del tuo nuovo album in cui il tuo “stile meticcio” giunge ad una nuova definizione. Cosa racconta di te e del tuo percorso artistico questo lavoro dal suono moderno, maturo, in sintonia con i tempi?

Dopo tanti anni di musica etnica e la precedente avventura nella world music, questo nuovo lavoro, pubblicato da Graf/Full Heads e prodotto da Jerry de Concilio con Michele J Romano, è caratterizzato da un ampio utilizzo della musica elettronica e dal contributo del  beatmaker Tonico 70, del violoncellista Arcangelo Michele Caso e di Salvio Vassallo alla produzione artistica. In questo disco gioco molto con le lingue francese, italiano, arabo e napoletano.

M'Barka Ben Taleb Ph Eugenio Blasio

M’Barka Ben Taleb Ph Eugenio Blasio

Quale, tra i brani che hai rivisitato, senti di avere maggiormente stravolto e fatto tuo?

A dire il vero, sento miei tutti i brani compresi in questo lavoro, li ho scelti perché mi ci rispecchio e perché sono il frutto di tante esperienze precedenti.

Hai collaborato con tanti artisti per questo progetto…come hai lavorato con loro?

Ho lavorato con Enzo Gragnaniello, un grande artista che io definisco il Maestro della nuova canzone napoletana, mi sono ritrovata a collaborare con lui dopo aver già fatto dei concerti dal vivo insieme, il brano è per metà in francese e in napoletano e s’intitola “Sotto ‘o cielo ‘e Paris”, un duetto imperdibile, ulteriormente valorizzato dal rap di Tonico ’70. Poi c’è Alessio Arena , autore di “Nisciuno” e il Tesoro di San Gennaro, che firma il brano che dà il titolo all’album “Passion Fuit”, un esplicito racconto di una vitalità femminile e di una sessualità orgogliosa, impreziosito dall’emozionante seconda voce di Valentina Gaudini. Infine cito Fausto Mesolella che, con la sua impagabile chitarra, si è lanciato in una inedita cavalcata country reggae per impossessarsi di “Nun te scurda’” degli Almamegretta.

M'Barka Ben Taleb Ph Luigi Maffettone

M’Barka Ben Taleb Ph Luigi Maffettone

Per quanto riguarda le tue esperienze di attrice, in particolare quella con John Turturro…come hai vissuto questo tipo di contesto e cosa hai espresso della tua personalità?

Prima di “Gigolò per caso”, l’ultimo film di Turturro, ho preso parte al film “Passione”, sono stata scelta da Federico Vacalebre, un critico musicale severissimo che mi ha proposto al regista. Da lì, per mia fortuna, sono stata scelta anche per quest’altro film, in cui ho cantato due brani: “Luna Rossa” e un brano jazz, intitolato “I’m a fool to want you”. Per me si è trattata di un’esperienza unica, lavorare con Turturro al fianco di Sharon Stone e Woody Allen mi ha lasciata senza parole. Io sono molto credente e, nel mio piccolo, mi sono sempre detta che dopo tanti sacrifici e diverse esperienze, fatte nel corso di 20 anni, pur non essendo così conosciuta, sarei riuscita a fare delle cose importanti. Se credi in quello che fai, se segui le tue idee, impegnandoti seriamente, arriverai al tuo traguardo.

M'Barka Ben Taleb Ph Luigi Maffettone

M’Barka Ben Taleb Ph Luigi Maffettone

Per quanto concerne la dimensione live, che tipo di concerto è il tuo? Dove e quando potremo ascoltarti dal vivo?

Stiamo promuovendo il disco e stiamo facendo le prime prove per organizzare il concerto che proporremo durante il tour. Le date sono ancora in fase di definizione ma vi terremo ben informati!

Raffaella Sbrescia

Acquista “Passion Fuit” su iTunes

Video: “Je T’Aime Moi Non Plus”

Al Monte live: Alessandro Mannarino ammalia Roma ed è sold out al Foro Italico

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino torna a Roma, in occasione del concerto al Centrale Live del Foro Italico, ed è subito sold-out. Cantore delle emozioni, dei guai e dei sentimenti dei giorni nostri, il cantautore romano è tra gli artisti italiani più apprezzati degli ultimi anni. Le sue canzoni, veraci e genuine, traggono spunto da storie, vicende e leggende comuni, la sua penna riesce a metterle per iscritto ma è soprattutto la sua voce profonda, greve e graffiata a rendere irresistibile e potente questo mix di elementi.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

“Al Monte Live”, il suo nuovo spettacolo,  è un concerto teatrale-ballabile, il cui punto di forza risiede proprio nella narrazione in musica, parole e immagini di una storia che ha come protagonista una donna. Ogni brano proposto in scaletta rappresenta, dunque, la tappa di un viaggio e di una precisa battaglia contro l’impero, quello più becero dove gli uomini non sono più tali. L’ambientazione di questo percorso esistenziale  è un sogno, la dimensione onirica in cui tutto accade  è resa anche dalla scenografia scelta per il palco.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

“L’impero, “Deija”, “Le cose perdute”, “Gente”, “Marylou”, “Osso di Seppia” “Malamor”, “Gli Animali” racchiudono la prima trance del concerto, fondendo presente e passato in un contesto unico e coinvolgente. In bilico tra sogno, incubo e realtà, si incontrano personaggi fantastici ma autentici, mostri, eroi, vittime e carnefici , tutti frutto dell’immaginario di Alessandro Mannarino che, accompagnato da undici musicisti e dall’inconfondibile suono della sua chitarra, guida per mano il suo pubblico.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

“Quando l’amore se ne va”, “Statte zitta”, “Signorina”, “Maddalena”, “La strega e il diamante”, “Merlo Rosso”, Me so mbriacato”, “Tevere Gh” e “Serenata Lacrimosa” costituiscono il nucleo centrale del concerto, l’essenza intima di un viaggio che, in quanto tale, vive attraverso avventurose tappe, ora più felici, ora più drammatiche. Il canto e il ballo assumono, in questo senso, una funzione salvifica e purificatrice.

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Libero da recinti e bandiere, Mannarino completa la metaforica scalata spirituale con “Scetate”, “Scendi giù”, “Al Monte”, Le stelle”, brani, questi ultimi, tra i più amati del suo ultimo album. Immancabile il bis per un concerto goduto dal pubblico fino all’ultimo istante: “Bar della Rabbia” e “Vivere la vita” sono, dunque, i tasselli con cui Alessandro Mannarino completa il suo prezioso puzzle di note e d’amore.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

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Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

Alessandro Mannarino live Ph Roberta Gioberti

 

“Acustica tour”: Irene Grandi emoziona il pubblico della Notte Bianca di Gioia Tauro

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Oltre diecimila persone hanno affollato la Notte Bianca di Gioia Tauro lo scorso 19 luglio. Protagonista dell’evento, patrocinato dalla Provincia di Reggio Calabria, Irene Grandi. La cantautrice toscana si è esibita, infatti, nella suggestiva cornice di Piazza Matteotti di Gioia Tauro  in occasione della seconda data del suo “Acustica tour”. Accompagnata sul palco da Saverio Lanza, suo coautore e produttore, alla chitarra e piano, Fabrizio Morganti alla batteria e Piero Spitilli al basso e contrabbasso, Irene Grandi ha proposto al pubblico un concerto diverso dal solito. Gran parte del suo repertorio, comprensivo sia dei grandi successi degli esordi, sia quelli più recenti, è stato rivestito di una luce e di un arrangiamento inedito, pensato quasi del tutto in chiave acustica.

 

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Questo progetto, studiato per mettere in risalto la potenza della voce di Irene ed il carisma naturale con cui l’artista riscalda, da svariati anni, la scena musicale italiana, si avvale del fascino di un’atmosfera intima in cui le canzoni risplendono di luce propria. Con la suddivisione in due parti dell’evento, la seconda metà del live vira verso sonorità più decise e rockeggianti, senza, tuttavia, cambiare troppo il mood semiascustico del concerto. Il risultato è una full immersion nel mondo sonoro di Irene Grandi con una particolare attenzione rivolta ai tratti essenziali dei testi e delle parole.

Fotogallery a cura di: Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

 

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

Irene Grandi Ph Massimiliano Natale

 

 

 

 

 

Venerdì d’Autore all’Intra Moenia: l’energia di Milena Setola e la presentazione di “Bene o Male”

Venerdì d'Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Si è tenuto lo scorso 18 luglio il terzo Venerdì d’Autore, nell’ambito della rassegna ideata e moderata dalla giornalista musicale Raffaella Sbrescia, in collaborazione con il Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli. Protagonista dell’incontro la cantautrice napoletana Milena Setola. Accompagnata dal chitarrista Giuseppe Mellone, la giovane artista, insegnante di tecnica vocale Vocal Power presso la sua scuola “Music &Art” e direttrice dell’Accademia Musicale Lizard, ha presentato il suo album d’esordio intitolato “Bene o Male”, distribuito dall’etichetta indipendente Suono Libero Music.

Venerdì d'Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Frutto di un percorso durato circa due anni, questo lavoro si avvale degli arrangiamenti e della direzione artistica di Nevada, un musicista e cantautore che, come ha raccontato la stessa Milena durante l’incontro, ha creduto nelle potenzialità della cantautrice sin da quando, nel lontano 2008, la coinvolse nel progetto “Emozionart”, promosso dall’Associazione culturale Giovani del Sud ottenendo ottimi riscontri.

Fresca, vivace, padrona del palco e della sua voce, Milena ha inondato di energia il centro storico di Napoli, anche grazie ad un repertorio incentrato sulla lunga ed apprezzatissima tradizione della musica latina. Ad inaugurare la scaletta della serata, “La Flaca” di Jarabe De Palo, seguita da “Corazon Espinado” e “Oye como Va” di Carlos Santana, una scelta musicale e testuale che ben si sposa con la grande passione e l’approfondita conoscenza della lingua spagnola che Milena ama e studia con fervente passione all’istituto Cervantes di Napoli.

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Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

L’incontro entra nel vivo con l’interpretazione live di “Bene o Male” il primo singolo estratto dall’omonimo album, trasmesso da tante radio, su tutte Radio Margherita, e presente nella compilation estiva di Radio CRC.  Attraverso lo sprint di un arrangiamento veloce e coinvolgente, il singolo si concentra su una ferma intenzione ed un messaggio immediato: “Ma è in questo mare che io voglio viaggiare ed è questa terra che io voglio baciare, che è piena di amore ed è piena sole, che è piena di vita che io voglio rubare”; l’intraprendenza e la tenacia di Milena sono le sue armi migliori per andare avanti nonostante le difficoltà imposte da un periodo storico decisamente complesso.

Durante il botta e risposta con la moderatrice dell’incontro, Milena ha raccontato molto di sé: dalle esperienze di ballerina e attrice, tra tutte quella nel musical di Alan De Luca, al progetto parallelo con il Trio/Quartetto Latin spagnolo con cui l’artista è solita tenere i suoi concerti, fino al suo libro, pubblicato nel 2011 ed edito dalla Book Sprint Edizioni, intitolato “Qualcosa di più”. Un volume che Milena ha scritto in un periodo particolarmente pieno di cose a cui pensare, ispirato alle vicende di una giovane impegnata a districarsi tra l’amore per il canto e quello per un uomo e che alla fine si rivelerà profetico per la sua stessa autrice.

Venerdì d'Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Sguardo sognante e voce potente, il carisma di Milena raggiunge il suo apice con: “Un futuro da giocare”, a metà strada tra riflessione ed augurio e “Invece no”, un brano dotato di una veste musicale diversa e che rappresenta un’occasione di dialogo con se stessi per capirsi e riscoprirsi in qualche modo. “Dime si” è l’inedito, interamente scritto in lingua spagnola: un’appassionata richiesta d’amore, interpretata da Milena con particolare trasporto. Amatissima e sostenuta, non solo dai suoi amici e dalle persone più care, ma anche dai suoi allievi, Milena ha parole di gratitudine e affetto per tutti e, rispondendo ad una domanda relativa alla sua esperienza di canto durante un concerto dedicato a Papa Giovanni Paolo II, la giovane artista ha colto l’occasione per dare una personale interpretazione del concetto di bene e male, asserendo che una piccola dose di energia peperina ci è indispensabile per la lotta quotidiana che la vita ci impone.

Venerdì d'Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Grande emozione con un cenno, cantato rigorosamente a cappella, di “Alleria”, l’intenso brano di Pino Daniele che Milena ha voluto interpretare a suo modo e includere nel suo album d’esordio, testimoniando un particolare legame con la propria terra d’origine ed una particolare sensibilità per i temi che, da sempre, racchiudono l’essenza di una territorialità fuori dal comune. Ancora emozioni forti con “Voglia ‘e turnà”, la seconda delle due cover incluse in “Bene o Male”. Il brano di Teresa De Sio, rivive con gli occhi e la voce di Milena Setola che, cantando una “terra addò abbrucian ‘e parole”, s’illumina di luce e di potenza. L’incontro a viso scoperto si conclude con il bis di “Bene o Male” che, per l’occasione, Milena si è divertita ad eseguire insieme a due sue piccolissime allieve, come sempre all’insegna della condivisione.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d'Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

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Venerdì d’Autore: Milena Setola Ph Luigi Maffettone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contest Indiegeno Festival: ecco come vincere i biglietti

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Continua la millenaria tradizione del Teatro Greco di Tindari (Patti-ME) che, in occasione della nuova edizione dell’ Indiegeno Festival, in programma il 5 e 6 agosto 2014, sarà nuovamente luogo di contaminazioni e sperimentazioni artistiche all’insegna della scoperta e dell’arricchimento culturale, sia individuale che collettivo. Musica indipendente, con radici ben piantate nelle terre e nei sogni della Magna Grecia, sarà quella che animerà questa speciale due giorni pensata ed organizzata dall’etichetta Leave Music.

I principali fruitori di questa ricca offerta artistica saranno proprio gli spettatori che il 5 agosto potranno ascoltare Gnut, Tommaso Di Giulio, Management del Dolore Post-Operatorio, Marta sui Tubi mentre il 6 agosto ci saranno le perfomance live di Nicolò Carnesi, Bottega Glitzer, Cassandra Raffaele e Brunori SAS (+guest Di Martino).

 Ritratti di note appoggia e promuove l’INDIEGENO FESTIVAL e, a tal proposito, vi regala i biglietti per potervi partecipare!

 Le istruzioni del contest sono molto semplici: i primi che risponderanno esattamente alla seguente  domanda potranno vincere un biglietto per il Festival:

Come si intitolano gli ultimi dischi pubblicati da Gnut e Brunori SAS?

 

Inviate la vostra risposta all’indirizzo mail: info.ritrattidinote@gmail.com

Nel testo della mail dovrete scrivere: la risposta alla domanda, nome e cognome, il proprio indirizzo mail

I primi che avranno risposto correttamente alla domanda si aggiudicheranno un biglietto per l’ Indiegeno Festival!

Mercoledì Note: una notte di festa con i Rua Port’Alba

Rua Port'Alba Ph Luigi Maffettone

Rua Port’Alba Ph Luigi Maffettone

In occasione della recente uscita del loro nuovo album, intitolato “Storia di uno”, i Rua Port’Alba hanno tenuto un concerto al Caffè letterario Intra Moenia di Napoli nell’ambito dei seguitissimi appuntamenti della rassegna Mercoledì Note. Marzia del Giudice (voce), Massimo Mollo (chitarra e voce), Martina Mollo (piano, fisarmonica e voce), Caterina Bianco (violino e voce) e Gianluca Mercurio (percussioni) hanno conquistato il centro storico di Napoli grazie alle loro canzoni, il cui nucleo centrale rimangono le storie e le leggende che, dopo tanti anni, ancora ci appassionano.

Rua Port'Alba Ph Luigi Maffettone

Rua Port’Alba Ph Luigi Maffettone

Non solo tradizione italiana però, i Rua Port’Alba ci prendono per mano e ci traghettano oltre le sponde a noi note, alla volta  di luoghi e vicende apparentemente distanti, eppure vicine. Ispirati dai contenuti del loro album, edito dalla nuova etichetta musicale di Scampia, la Marotta&Cafiero Recorder e finanziato attraverso la rete del crowdfounding, i Rua Port’Alba si approcciano con leggerezza e trasparenza alla vita, raccontandoci il senso del coraggio, la lotta quotidiana  e la cultura del lavoro a suon di note.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Rua Port'Alba Ph Luigi Maffettone

Rua Port’Alba Ph Luigi Maffettone

Rua Port'Alba Ph Luigi Maffettone

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Classifica FIMI: colpo di scena sul podio, i Dear Jack tornano in vetta

Dear Jack

Dear Jack

I Dear Jack riconquistano la vetta della classifica FIMI/GFK della classifica degli album più venduti della settimana in Italia. Al secondo posto ritroviamo i Coldplay con “Ghost Stories”, seguiti dai 5 Seconds of Summer che chiudono il podio con l’ep omonimo. Al quarto posto rimane, stabile, Ed Sheeran con l’album “X” mentre “Mondovisione” di Ligabue risale in sesta posizione. Ancora settima Deborah Iurato, seguita da “Recine Carree” di Stromae che, dalla tredicesima posizione risale all’ottava. Nono Francesco Renga con “Tempo Reale” mentre è Lana Del Rey a chiudere la top ten con “Ultraviolence”.

San’t Elmo Estate: la poesia degli Avion Travel a Napoli

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Sant’Elmo Estate, la rassegna di concerti ideata e diretta da  Michele Solipano, ambientata nella suggestiva Piazza d’Armi di Castel Sant’Elmo a Napoli, è entrata nel vivo con il concerto degli Avion Travel tenutosi lo scorso 15 luglio. Di nuovo insieme nella storica formazione il gruppo casertano composto da Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Mario Tronco, Mimì Ciaramella, Ferruccio Spinetti, Peppe D’Argenzio si è, infatti, esibito all’interno della manifestazione in occasione della tappa partenopea del Retour 2014, il viaggio attraverso il quale gli Avion Travel ripercorreranno i momenti salienti del loro percorso artistico. I grandi successi e i brani più amati dal grande pubblico compongono, infatti, la scaletta proposta da una delle realtà più apprezzate dello scenario musicale italiano.

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

La cura, la passione e l’artigianalità dei testi e degli arrangiamenti che compongono il repertorio degli Avion Travel rappresentano la garanzia di qualità della loro musica e se, a tutto questo aggiungiamo l’espressività scenica del frontman Peppe Servillo, possiamo stare certi del fatto che un concerto degli Avion Travel rappresenta un vero e proprio viaggio tra gli ingranaggi del nostro stesso cuore. Proprio così come è accaduto la scorsa notte sotto le stelle del Vomero: “Dormi e sogna”, “L’Atleta ritrovato”, “La cena difficile”, “Il trovatore”, “L’amante improvviso”, “Il giocatore”, “Tigri”, “La famiglia”, “Aria di te”, “Leggera” sono i primi tasselli del puzzle musicale composto dagli Avion Travel: storie, passioni, emozioni vissute e raccontate a 360 gradi, attraverso voci e strumenti che, come magici scalpelli d’avorio, intagliano e cesellano piccoli capolavori da condividere.

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

La forte sintonia, la fraterna complicità che si evince dagli sguardi e dal reciproco cercarsi sul palco, da parte dei musicisti, testimonia il ritrovato spirito di un tempo. “Cuore grammatico”, “Vivere forte”, “Piccolo tormento”, “Primo amore”, “Dalle stazioni al mare”, “Un’altra vita”, “Abbassando” e “Sentimento” completano, infine, il ritratto di una serata da ricordare ogni qual volta si avrà voglia di pensare ad una canzone che viene dal cuore.

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

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“Si narra di rane che hanno visto il mare”, il nuovo album di Paolo Simoni

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“Si narra di rane che hanno visto il mare” è il titolo del nuovo album di inediti di Paolo Simoni, compositore, arrangiatore e polistrumentista che, alla soglia dei 30 anni, offre una sua versione dei fatti e della vita servendosi di rime ironiche, fresche e soprattutto immediate. Privo di forzature e forte di una personalità versatile e pronta al rischio, Paolo Simoni, beneficiario dei consensi della critica e dei riconoscimenti che contano, si rilancia al centro della pista musicale italiana con un lavoro contemporaneo sia nei testi che negli arrangiamenti. L’orecchiabilità di queste 11 tracce si sposa, infatti, con la tradizione italiana ma anche con quello che oggi siamo noi, pregi e difetti annessi. Se nell’introduzione del disco, Paolo ci racconta l’iniziazione alla vita di una rana coraggiosa che, stanca della sua tranquilla esistenza nello stagno, decide di seguire il richiamo del sole, non possiamo esimerci dal seguire il suo esempio e lanciarci nella nostra personale ricerca del mare e dunque della vita e delle relative emozioni. Il disco,  pubblicato da Warner Music e prodotto da Luca Pernici (Ligabue, Mario Biondi) si compone di musiche e testi dello stesso Paolo Simoni e questa cosa è, già di per sé, indicativa di una padronanza artistica di un certo spessore ma, prima di trarre conclusioni, addentriamoci nel dettaglio dei brani.

Paolo Simoni

Paolo Simoni

L’album si apre con “La sfida del tempo”, un brano amarcord in cui parole come tenerezza e rammarico scandiscono il racconto di un’adolescenza turbata. Il salto nel futuro ci pone subito al centro della nostra quotidiana odissea con “Che stress”, il primo singolo estratto dall’album che ha conquistato numerosi e positivi riscontri, grazie ad un testo ispirato proprio dai dialoghi che Paolo ha ascoltato e raccolto in prima persona mettendoli nero su bianco. Tra politologi, urologi, opinionisti da strapazzo e la fiera dei luoghi comuni, Paolo Simoni mette a nudo discorsi da bar e populismi da social network. “Diamo aria a questo mondo, apriamo un po’ le finestre”, canta l’artista, mentre il desiderio di fuga si fa sempre più incalzante in “Andare via”: “Prendere una macchina, un po’ di dischi, una valigia da mettere nel bagagliaio e via! Non c’è nulla al mondo che mi renda più vivo. Se poi al fianco hai la donna che ami e un amico allora tutto intorno diventa migliore e leggero” scrive, ispiratissimo Paolo che ne “L’amore” racconta di come la percezione dei sentimenti cambia durante il periodo immediatamente successivo alla spensieratezza giovanile. Atmosfere tipicamente estive sono quelle raccontate in “15 agosto”, scelto, non a caso, come secondo singolo del disco, e idealmente perfetto per inquadrare un tipico giorno di festa nel pieno dell’estate romagnola.

Paolo Simoni Ph Massimiliano Natale

Paolo Simoni Ph Massimiliano Natale

Decisamente intenso e delicato è, invece, il testo di “Stelle vicine”: un’incursione nella più recondita intimità di due persone che si nutrono e si sostengono a vicenda. Il miracolo dell’amore prende vita proprio in una delle ultime strofe del brano in cui Paolo scrive e canta: “Beati gli amanti che vedono il sole anche se fuori è buio, anche se fuori piove”,  la perfetta metafora per raccontare la pienezza di un sentimento necessario, esaustivo, appagante. “A Montreux” è un brano molto utile per capire la versatilità della penna di Simoni, capace di cambiare forma, colore e registro senza porsi limiti ed etichette: un artista libero di pensare, scrivere, raccontare, conquistare. Una libertà, quest’ultima, che raggiunge una delle vette più elevate in “Aldilà”, una canzone che squarcia e lacera il cuore e lo spedisce oltre il muro, oltre l’ignoto, lì dove ci si perde, lì dove s’intravede il mistero, lì dove la paura diventa viva, autentica, ineludibile.

Paolo Simoni Ph Massimiliano Natale

Paolo Simoni Ph Massimiliano Natale

Tocca all’ultimo brano stemperare i toni, “Lezioni di piano” rappresenta, infatti, un simpatico tuffo nel passato per l’artista che, accompagnato da un insegnante giapponese, un pianoforte, un organo, una chiesa, si è lanciato in un’avventura che non smetterà mai di sorprenderlo e di offrirgli spunti per riflettere e farci riflettere e, se a tutto questo aggiungiamo un arrangiamento al pianoforte travolgente, orecchiabile e manierista, non possiamo fare altro che desiderare di replicare questa felice esperienza dal vivo in un emozionante Vis-à-vis artistico.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Si narra di rane che hanno visto il mare” su iTunes

Video: “15 Agosto”

Teano Jazz Festival, il direttore artistico Antonio Feola: “Il Festival diventa itinerante”

teano jazz

Tutto pronto per la XXII ma edizione del Teano Jazz Festival, un evento finanziato dall’assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, organizzato da Comune di Teano in collaborazione con l’associazione Teano Musica presieduta da Walter Guttoriello, con il sostegno dei comuni coinvolti nel progetto e di sponsor privati. La rassegna diretta da Antonio Feola si terrà dal 17 al 27 luglio 2014 e, per la prima volta, avrà una formula itinerante coinvolgendo ben 12 comuni dell’Alto Casertano. L’obiettivo principale sarà quello di  coniugare il lato artistico e spettacolare con quello turistico e culturale, legato alla riscoperta di un territorio ricco di tradizione.

Oltre al comune di Teano capofila del progetto il jazz e la musica afroamericana invaderanno Alife, Caianello, Calvi Risorta, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Riardo, Roccamonfina, Rocchetta e Croce, San Potito Sannitico, Sparanise presentando star internazionali, jazzisti italiani, talenti campani, brass band e progetti esclusivi in suggestive location, ecco alcuni nomi: il maestro della musica improvvisata David Murray con l’Infinity Quartet, il leggendario sassofonista del Tennessee Charles Lloyd, il duo franco-americano Michel Portal Hamid Drake, il travolgente funk di Fred Wesley (storico trombonista di James Brown) con the New JBs, Paolo Fresu col suo quintetto che festeggia i 30 anni di carriera, Gianluca Petrella che omaggia Nino Rota con il progetto “Il Bidone”, Nicola Conte con il suo Jazz Combo, il batterista Enzo Carpentieri alla guida del Circular E-motion con ospite il trombettista statunitense Rob Mazurek, la “Klezmer Night” di Gabriele Coen e tantissimi altri.

Paolo Fresu ph Roberto Cifarelli

Paolo Fresu ph Roberto Cifarelli

Nell’intervista ad Antonio Feola, direttore artistico della rassegna, alcuni importanti dettagli relativi alle iniziative con cui il Festival coinvolgerà il pubblico che prenderà parte agli eventi in programma.

In occasione della XXII ma edizione il Teano Jazz Festival diventa itinerante… Quali saranno i comuni e le location coinvolte?

Coinvolgeremo tutti i comuni dell’Alto Casertano che di fatto sono 12. Si partirà dalla zona del Matese fino ad arrivare a Teano. Si tratta di un circondario piuttosto vasto, tuttavia compatto, scelto proprio per veicolare questo Festival che, attraverso questa formula itinerante, diventa una importante risorsa per tutto il territorio.

11 giorni per 100 musicisti… chi saranno gli artisti che prenderanno parte alla rassegna di concerti?

Abbiamo selezionato un parterre con artisti molto eterogenei tra loro. Ci saranno esponenti dello scenario musicale campano e laziale che si alterneranno con un buon numero di artisti provenienti dagli Stati Uniti. Il percorso del Festival può, dunque, definirsi in crescendo e alcune delle tappe salienti saranno quelle con Nicola Conte ed il suo Jazz Combo, il progetto di Gianluca Petrella, intitolato “Il bidone” con cui l’artista omaggerà Nino Rota, Paolo Fresu festeggerà i 30 anni di carriera col suo quintetto e non mancheranno tantissimi altri personaggi di altissimo spessore come il leggendario sassofonista del Tennessee Charles Lloyd…

Nicola Conte ph Maki Galimberti

Nicola Conte ph Maki Galimberti

Non solo musica ma anche arte e cultura… quali saranno gli itinerari che proporrete al pubblico durante le visite guidate?

Il fatto che il Festival rappresenti uno stimolo per l’intero territorio, lo si evince anche dall’idea di dedicare una giornata almeno ad ogni paese del circondario. Questa impostazione innescherà l’organizzazione di svariate attività: le Associazioni locali si occuperanno, tra l’altro, della creazione  di percorsi enogastronomici associati ai territori coinvolti. Man mano che andremo avanti con i vari appuntamenti del Festival vi informeremo di tutte le iniziative in corso.

Ci saranno attività parallele? Avete pensato a qualcosa per i più piccini?

Anche in questo senso abbiamo lasciato una certa libertà alle Associazioni locali ma possiamo già anticipare che ci saranno sicuramente dei laboratori e delle iniziative mirate al coinvolgimento dei bambini. Sotto questo aspetto, il Festival si propone come un importante stimolo per la diffusione e la creazione di nuovi spazi dedicati ai giovanissimi.

Che tipo di sostegno state ricevendo dalle pubbliche istituzioni?

In occasione di questo evento ci siamo interfacciati soprattutto con i Comuni e posso dire che, se da un lato c’è una fervente attesa, dall’altro non manca qualche piccolo timore, per la prima volta il Festival affronta la formula itinerante e, alla fine di questo percorso, analizzeremo a fondo i risultati per poter fare dei bilanci precisi.

Charles Lloyd

Charles Lloyd

Quali sono, invece, i presupposti e le Sue prospettive, in qualità di direttore artistico del Festival?

La cosa importante per noi è il fatto che, a differenza degli altri anni, ci sposteremo da Teano, dove  il Festival aveva abitualmente luogo con 3 o 4 serate a livello locale. Questa apertura al territorio ci dà la possibilità di esprimerci in modo notevole e, anche se sono passati tanti anni, c’è ancora tanto entusiasmo perché in questo modo si aprono delle nuove prospettive a cui avevamo già pensato ma che, purtroppo, non avevamo mai potuto realizzare a causa della mancata sintonia con le realtà circostanti e dalla mancanza dei mezzi materiali necessari. Ora, invece, grazie ai bandi P.O.R, che rappresentano, forse, la via maestra per accedere ai fondi pubblici, abbiamo nuovi orizzonti davanti a noi. Ad ogni modo siamo consapevoli di avere ancora tanto da costruire per migliore il territorio sotto tanti aspetti.

Info: www.teanojazz.org – tel. 0823 885354 – 0823 885775 - teanojazz@libero.it

 

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