Intervista a Manuel Foresta: “Nel mio disco ci saranno suoni audaci, forti, mescolati a quelli più tradizionali”

manuel forestaSulla scia del successo di “Déjà vu”, il cantante salernitano Manuel Foresta presenta “Se fossi ancora qui”, il nuovo singolo che anticipa un nuovo album di prossima pubblicazione per l’etichetta Rusty Records. Con la produzione artistica di Davide Maggioni, il brano intende rappresentare il frutto di percorso di ricerca musicale che Manuel ci ha raccontato in questa intervista, in cui, tra l’altro, il giovane interprete ha parlato anche dei suoi impegnativi studi di architettura e dei recentissimi opening acts dei concerti di Renzo Rubino.

“Se fossi ancora qui” è il tuo nuovo singolo. Da dove nasce l’idea di coniugare elettronica a sonorità più tradizionali come quella del tango e qual è il percorso che ti ha portato a questo risultato artistico?

Il mio nuovo singolo è il frutto di un’oculata ricerca fatta insieme al mio produttore artistico Davide Maggioni. Cercavamo qualcosa di particolare che rispecchiasse il mio personale gusto per alcuni strumenti tradizionali, come la fisarmonica ed il pianoforte, ma che si prestasse bene anche ad essere stravolto con il beat elettronico. “Se fossi ancora qui” fin dal primo ascolto ci è sembrata perfetta ed i suoni del tango ci hanno entusiasmati e convinti. L’autore Simone Baldini Tosi utilizza nel testo un linguaggio semplice e diretto che, con l’arrangiamento che avevamo in mente, raggiunge l’incisività e l’audacia che stavamo cercando.

Di cosa parli in questo brano e cosa intendi comunicare in esso?

In questo brano parlo di una storia vera, sentita, di pancia. Dentro c’è l’irrequietezza di chi non si rassegna e non si vergogna ad ammettere una propria debolezza, una propria mancanza. L’ho sentita da subito mia, nel suo linguaggio semplice e diretto, ma soprattutto tormentato.

Con chi ti sei interfacciato per la produzione del singolo e del disco di prossima uscita?

La produzione del singolo e del disco è affidata alla Rusty Records, con la produzione artistica di Davide Maggioni. La nostra collaborazione è nata quasi per caso, come tutte le cose belle. In loro ho trovato qualcosa in più di una squadra di lavoro. Ho trovato una grande famiglia che mi ha accolto con affetto e che mi sostiene ogni giorno con grande professionalità.

Quali saranno i contenuti di questo lavoro e quanto ti rispecchierà questa tua prima produzione discografica?

L’album è pensato sulla scia del primo singolo, che proprio per questo, abbiamo scelto come apripista. In tutto il disco ci saranno suoni audaci, forti, mescolati a quelli più tradizionali. Con esso cercherò di parlare il linguaggio della mia generazione conservandone l’incisività ma anche tutte le contraddizioni.

Manuel Foresta

Manuel Foresta

Qual è il bilancio di questa prima parte del tuo viaggio musicale? Cosa pensi di aver intuito, cosa, invece, ti ha sorpreso e cosa, ancora, pensi ti abbia messo davvero alla prova?

Il bilancio è sicuramente positivo. Penso di aver ormai capito che la maggior parte delle cose capitano per caso e ti stravolgono, senza poterle pianificare ed è per questo che l’unica cosa che conviene davvero fare è impegnarsi con amore in quello che ci piace.

Mi ha sorpreso di certo l’affetto delle persone, quelle che mi seguono da sempre e che non pretendono niente in cambio, quelle che credono in me anche più di quanto a volte non lo faccia io.

Ho capito che forse c’è solo una cosa che mi possa mettere davvero a dura prova ed è l’ansia da prestazione, quella che a volte rischia di farti dimenticare che l’opportunità di fare quello che ami è di gran lunga più importante della meta che vorresti raggiungere.  

Manuel Foresta

Manuel Foresta

Come sono andati gli opening act del “Secondo Rubino tour”? Che tipo di esperienza è stata?

Renzo porta sul palco un mondo stravagante fatto di luci e colori e in esso dipinge perfettamente il suo punto di vista. E’ stata un’esperienza bellissima perché da lui ho cercato di assorbire come una spugna tutto quello che c’era da imparare. In più il pubblico del suo Tour è un pubblico attento che mi ha ascoltato con interesse e mi ha riservato tanto affetto. Per me avere un’occasione del genere è stato davvero molto stimolante e lo ringrazio.

Quali sono le tue prospettive per il futuro? Oltre alla musica ti interessi anche di altro? Quali saranno i tuoi prossimi impegni?

 Nella musica sto investendo gran parte delle mie energie e, pian piano, come solo i veri amori fanno, ha preso il sopravvento su tutto il resto. Di sicuro quindi la mia speranza è di poter vivere di questa mia passione sconsiderata.

Parallelamente alla musica, però, c’è un’altra grande passione che è l’architettura. Nella vita di tutti i giorni, giù dal palco, sono uno studente che si fa in quattro tra studio ed esami, senza risparmiarsi mai. Dietro l’angolo ho un importante impegno che è la laurea e nei prossimi mesi dovrò rimboccarmi le maniche per riuscire, come faccio ormai da tanti anni, a conciliare lo studio con i miei impegni da cantante.

Raffaella Sbrescia

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Repubblica delle idee, Webnotte live incanta Piazza del Gesù

Peppe Servillo e Fausto Mesolella Ph Luigi Maffettone

Peppe Servillo e Fausto Mesolella Ph Luigi Maffettone

“Riscrivere il paese” è lo slogan e l’obiettivo dell’edizione 2014 de la “Repubblica delle Idee” la manifestazione che, dal 5 all’8 giugno, ha riunito esponenti della cultura, della politica, della letteratura e della musica  italiana nella città di Napoli, scelta come paradigma di territorio da riorganizzare secondo nuove esigenze e punti di vista. Un ampio dispiegamento di mezzi e risorse, logistiche e umane, ha fatto sì che location di prestigio, tra tutte Palazzo Reale e il Teatro San Carlo, diventassero indispensabili punti di riferimento e luoghi di ritrovo per approfondimenti, incontri, ragionamenti trasversali e illuminanti. La cosa colpisce e non poco. Sarebbe davvero fin troppo bello se questo appuntamento acquisisse una cadenza periodica, frequente, stabile. Invece no, ci tocca fare il punto, prendere spunto e ritornare alla lotta quotidiana, come piccole gocce in un mare di indifferenza.

fabio voloE allora, vista la vocazione strettamente musicale di questo spazio digitale, ci concentreremo su un evento che, seppur finalizzato all’intrattenimento, ha rappresentato il culmine di un’iniziativa dotata di tutti i presupposti per essere elogiata e portata avanti nel tempo. Si tratta di Webnotte, la trasmissione ideata e condotta da Ernesto Assante e Gino Castaldo. I due giornalisti di Repubblica, coadiuvati in tutto e per tutto dai loro colleghi, hanno avuto il merito di ridare spazio alla musica a 360 gradi, dapprima sul web e su Capital tv, ogni martedì sera per 35 puntate, poi anche dal vivo restituendo la musica al popolo.

L’appuntamento conclusivo di questa piacevole, interessante e coinvolgente avventura si è svolto nella storica e significativa location di Piazza Del Gesù a Napoli ed è stato introdotto da una lunga e approfondita intervista all’attore, scrittore e speaker radiofonico Fabio Volo, il quale si è messo a nudo parlando della sua vita di provincia, dei suoi inizi, della vita da scrittore, delle fasi che hanno scandito il proprio cammino artistico multitasking.

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Avion Travel Ph Luigi Maffettone

Alle 22.00 in punto è iniziato il vero e proprio show: sul palco di Webnotte si è celebrata la reunion degli Avion Travel che, dopo 10 anni, si sono ritrovati l’uno accanto all’altro per tornare a fare musica e farla davvero bene, aggiungiamo noi. Nonostante l’assenza forzata di Ferruccio Spinetti, per un forte mal di schiena, Peppe Servillo, Fausto Mesolella e compagni, in formazione originale, si sono esibiti sulle note di “Dormi e sogna”, “Aria di te” e “Canzone Appassiunata” di E.A. Mario emozionandosi ed emozionando il pubblico, grato di questa ritrovata risorsa artistica del panorama musicale italiano.

Nino Buonocore Ph Luigi Maffettone

Nino Buonocore Ph Luigi Maffettone

A seguire gli sketch e le incursioni musicali della resident band di Mark Hanna, le rivisitazioni di grandi classici di Max Paiella e gli interventi al mixer del dj Massimo Voci. Poesia allo stato puro quella offerta da Nino Buonocore che, in procinto di realizzare un nuovo album in studio, ieri ha incantato l’affollatissima piazza con l’intramontabile “Scrivimi” e “Un giorno qualunque”.

Stefano di Battista ed Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Stefano di Battista ed Enzo Avitabile Ph Luigi Maffettone

Spettacolare l’ingresso del celebre sassofonista Stefano Di Battista, unanimemente riconosciuto come uno dei più importanti musicisti nel panorama internazionale. Accompagnato da giovanissimi e talentuosi musicisti del Conservatorio di Salerno, Di Battista ha conquistato la piazza coinvolgendo anche Enzo Avitabile, meritatamente definito “maestro del ritmo”. Da Vivaldi a James Brown, si è celebrato il bicentenario del sax, scandito dallo slogan “messaggiamm ‘o ritmo e abballamm ‘o messaggio”.

Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

Una vera e propria festa della musica, dunque, arricchita dalle rubriche dei giornalisti di Repubblica, dalle irriverenti note degli Economisti e dal tangibile entusiasmo del pubblico che, fino all’ultimo ha atteso il giovane e amatissimo rapper Rocco Hunt, il quale subito dopo aver tenuto un concerto ad Ercolano, seppur in notevole ritardo, è riuscito a raggiungere comunque la piazza per cantare e ricordarci che può ancora esserci “Nu juorno buono”.

Raffaella Sbrescia

Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

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Ph Luigi Maffettone

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Stefano Di Battista, Enzo Avitabile e i musicisti del Conservatorio di Salerno Ph Luigi Maffettone

Stefano Di Battista, Enzo Avitabile e i musicisti del Conservatorio di Salerno Ph Luigi Maffettone

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Max Paiella Ph Luigi Maffettone

Max Paiella Ph Luigi Maffettone

Ph Luigi Maffettone

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Concorso Lirico Internazionale Jole De Maria: intervista alla direttrice organizzativa Eleonora Vicario

concorsoSi terrà a Monterotondo (Roma) dal 27 al 29 giugno 2014 la seconda edizione del Concorso Lirico Internazionale Jole De Maria dedicata a cantanti lirici di tutti i registri vocali – soprano, mezzosoprano/contralto, controtenore, tenore, baritono, basso – e di tutte le nazionalità. Il Concorso a cura dell’Associazione Culturale Arcipelago, con la direzione artistica di Irene Bottaro e l’organizzazione di Eleonora Vicario, sostiene la ricerca sul cancro e, data la grande risposta registrata in questi ultimi giorni, la data di scadenza dell’iscrizione alla manifestazione è stata prorogata fino al 25 giugno.

A presentarci l’iniziativa nel dettaglio è la direttrice organizzativa del concorso Eleonora Vicario.

Quali sono i presupposti, gli obiettivi e lo spirito con cui nasce il Concorso lirico internazionale Jole De Maria?

Questo progetto, come tutti quelli portati avanti dall’Associazione culturale Arcipelago, nasce per aiutare la Ricerca sul cancro, per sostenere nuovi talenti musicali e per promuovere Enti e Aziende che contribuiscono alla riuscita del progetto. Inoltre pensiamo di favorire un’ulteriore valorizzazione di Monterotondo, collegandolo maggiormente all’Europa e stimolandone la crescita economica, seppure con un evento di breve durata.
Infine vogliamo ricordare Jole De Maria, artista lirica siciliana, vissuta a Roma, morta appunto di cancro, che ha cantato in grandi teatri internazionali tra gli anni ’50 e ’64.

Come verranno strutturale le giornate del Concorso? Chi prenderà parte alla manifestazione? Quali sono i premi in palio? Da dove nasce l’idea di fornire acconciature alle concorrenti in gara?

Il Concorso si terrà a Palazzo Orsini e sarà articolato in tre fasi: il 27 giugno ci saranno le prove eliminatorie durante la giornata e il concerto serale dell’orchestra jazz Numinoso Ensemble, che ospiterà il sassofonista Michele De Vito; il 27 giugno ci saranno le semifinali durante la giornata e il concerto serale dell’orchestra “Archi Accademia Nova”, con la partecipazione del M° Fernando Lepri; il 29 giugno, sul palco nel cortile del Comune si terrà la prova finale del concorso lirico in forma di concerto. Mentre i giurati si riuniranno per stabilire i vincitori, il pubblico potrà ascoltare due brevi concerti: il primo, del pianista Riccardo Fede e il secondo, del Coro Polifonico MUSA, diretto dal M° Danilo Santilli. L’attrice Francesca Valtorta verrà a consegnare i premi in denaro che saranno: il 1° premio: Euro 1.500,00, il 2° premio: Euro 800,00 e il 3° premio: Euro 500,00.
L’idea di mettere a disposizione delle concorrenti Marisa Brandoni, vincitrice di un Festival internazionale di acconciature, coadiuvata da Patrizia Clemenzi, è nata dalla grande eleganza che abbiamo notato nelle partecipanti alla scorsa edizione; così abbiamo pensato di aggiungere loro ancora un po’ di fascino con i sapienti chignon, le trecce complicate e le sperimentazioni eccentriche di Marisa.

Jole De Maria

Jole De Maria

Che tipologia di artista era Jole De Maria? Quali sono stati i passaggi chiave del suo percorso artistico?

Donna di grande cuore, Jole De Maria ha interrotto bruscamente la sua carriera artistica nei teatri dell’opera italiani e stranieri nel 1964, quando gravi problemi familiari l’hanno indotta a trasferirsi in Argentina. Al suo ritorno in Italia ha eseguito numerosi concerti, accompagnata al pianoforte dal M° Rolando Nicolosi, organizzati dal suo secondo marito-manager Silvano Nicolai, innamorato anche della sua voce. Per tutta la vita ha continuato a studiare con la costanza e la tenacia che le erano usuali, sviluppando lentamente quella tecnica che le ha permesso di spaziare poi dalla voce di mezzosoprano fino a quella di soprano leggero -come documentato dalle sue successive registrazioni- mantenendo comunque intatto il calore ed il velluto del timbro.

Quali sono  gli Enti con cui state collaborando per questa manifestazione?

Il Comune di Monterotondo ci ha supportato con entusiasmo e partecipazione, sebbene le attuali condizioni economiche non abbiano consentito un sostanziale supporto economico. Speriamo di ottenere anche il patrocinio della Regione.

Che tipo di risposta e di supporto state ricevendo dal territorio?

Molte aziende hanno partecipato con piccole -ma per noi importanti- cifre nonostante la crisi economica in atto. Inoltre abbiamo organizzato una lotteria che ci sta permettendo di raccogliere un po’ di denaro e che, insieme alle sponsorizzazioni, speriamo ci consentirà di coprire tutte le spese necessarie.

Che aspettative ci sono per il futuro?

Nei nostri desideri c’è la speranza di ripetere il Concorso ogni anno, facendo diventare sempre più importante questa manifestazione e trasformando Monterotondo in una città della lirica.

Ci sono anche dei progetti paralleli in corso?

L’Associazione culturale Arcipelago, nata per aiutare la Ricerca sul cancro, organizza dal 2001 concerti dell’orchestra jazz Numinoso Ensemble; contiamo il prossimo anno di portare l’orchestra nelle scuole per sensibilizzare i giovani sull’importanza dello studio, della formazione individuale, anche in relazione alla ricerca scientifica.

 Raffaella Sbrescia

Per maggiori informazioni
www.concorsoliricojoledemaria.eu
info@concorsoliricojoledemaria.eu
cell 3664974891
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Primo-Concorso-lirico-internazionale-Jole-De-Maria/524430160933291

‘Solo insieme 2014 Live 7.0’, Gianni Morandi riscrive la sua storia in concerto

Con il concerto dello scorso 5 giugno, tenutosi presso i giardini Vanvitelliani della Reggia di Caserta, si è chiuso il tour di Gianni Morandi, intitolato  ‘Solo insieme 2014 Live 7.0’. Uno show della durata di due ore e mezza, senza pause, in cui l’artista di Monghidoro ha idealmente ripercorso 52 anni di una carriera che l’ha reso icona della musica leggera italiana. Accompagnato da ben 15 musicisti sul palco, diretti dal maestro Diego Calvetti, con la regia di Michele Ferrari, Gianni Morandi ha dimostrato con i fatti che quel 7.0, più che riferito alla sua età anagrafica, può senza dubbio rimandare alla trasversalità con cui egli ha saputo evolvere il proprio percorso artistico. Attraverso un continuo andirivieni tra presente e passato, Gianni si è divertito a coinvolgere il pubblico in un viaggio, lungo 46 canzoni, tra diverse epoche e diversi modi di sentimento e di espressione.

Partendo da un ottimo assetto strumentale, Gianni si è affidato alla sua carica da maratoneta, alla verve da uomo di spettacolo, alla sua esperienza di professionista ma anche, e soprattutto, alla sua profonda sensibilità umana per tornare sui palcoscenici di tutta Italia. “Un mondo d’amore”, “Bisogna vivere”, “La storia mia con te”, “Varietà”, “Fino alla fine del mondo”, “Se perdo anche te”, “Grazie perché”, “L’amore ci cambia la vita”, “La fisarmonica”, “Prima che tutto finisca” sono le canzoni proposte nella prima tranche del concerto che, in maniera scorrevole e coinvolgente, ha trovato il modo per sedimentarsi in tutte le fasce di pubblico presente, abbracciando, dunque, ad ampio raggio, spettatori di tutte le età.

Gianni rivive e riscrive la propria storia, evitando accuratamente di non creare situazioni amarcord e lasciando ampio spazio alla musica suonata. Fiati, tastiere, percussioni, piano e tantissime chitarre regalano nuova linfa a  brani come “Io sono un treno”, “Se non avessi piu’ te”, “Ogni vita è grande”, “Canzoni stonate”, “Bella signora”, “Stringimi le mani”. Grande successo anche per “Solo insieme saremo felici”, uno degli ultimissimi brani pubblicati da Morandi durante lo scorso anno. Molto intenso il duetto con la brava Alice Spinelli sulle note di “In Amore” mentre un velo di commozione  è sceso cantando le significative parole de “Il mio amico” e le drammatiche emozioni di “BellEmilia”, il testo scritto da un conterraneo di Gianni pochi giorni dopo il terribile sisma che ha colpito l’Emilia Romagna qualche tempo fa. Immancabile la parentesi dedicata agli storici ed indimenticabili musicarelli come “Andavo a 100 all’ora”, “Se puoi uscire una domenica”, “Go kart twist”, “Fatti mandare dalla mamma”, “Belinda”, “Scende la pioggia”, passando per “Si puo’ dare di piu’” e la nostalgica “Non son degno di te”. Gran finale sulle note di “Uno su mille” e triplo bis con “In ginocchio da te”, “Banane e lampone”, “Solo insieme saremo felici”, il degno finale di una festa 100% Made in Italy.

Raffaella Sbrescia

La scaletta:
“Un mondo d’amore”
“Bisogna vivere”
“La storia mia con te”
“Varietà”
“Fino alla fine del mondo”
“Se perdo anche te”
“Grazie perché”
“L’amore ci cambia la vita”
“La fisarmonica”
“Prima che tutto finisca”
“La mia nemica amatissima”
“Fumo negli occhi”
“Ma chi se ne importa”
“Ti penso e cambia il mondo”
“Tenerezza”
“Io sono un treno”
“Solo insieme saremo felici”
“Se non avessi piu’ te”
“Ogni vita è grande”
“Canzoni stonate”
“Bella signora”
Medley: “Stringimi le mani/Chimera”
“In amore”
“Il giocattolo”
“BelEmilia”
“Vita”
“Il mio amico”
Medley: “Occhi di ragazza/Dimmi adesso con chi sei/Questa vita cambierà/Canzone libera/Al bar si muore/Il mondo cambierà”
“C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”
Medley: “Andavo a 100 all’ora/Se puoi uscire una domenica/Go kart twist/Fatti mandare dalla mamma/Belinda/Scende la pioggia”
“Si può dare di più”
“Non son degno di te”
“Uno su mille”

BIS:
“In ginocchio da te”
“Banane e lampone”
“Solo insieme saremo felici”

Intervista: Riccardo Tesi & Banditaliana presentano “Maggio”

maggio“Maggio” è il titolo del nuovo disco di Riccardo Tesi Banditaliana. Ispirato alle sonorità del bacino Mediterraneo, questo lavoro unisce tradizione e innovazione. Hanno preso parte alle sessioni di registrazione del disco anche la brass band balcanica Fanfara Tirana, il violinista e tamburellista Mauro Durante, il giovane pianista jazz Alessandro Lanzoni (appena eletto miglior nuovo talento nel referendum di Musica Jazz), Mauro Palmas (figura di riferimento nella musica sarda con il suo liuto cantabile), il violoncellista Enrico Guerzoni. Abbiamo raggiunto Riccardo Tesi al telefono per approfondire alcuni aspetti della musica prodotta dai “Signori del folk”.

“Maggio” è il titolo del vostro quinto disco. Cosa avete scelto di raccontare in questa parte del vostro viaggio musicale senza frontiere?

Siamo un gruppo di origini toscane e abbiamo voluto unire la nostra tradizione musicale alla contemporaneità riprendendo e riarrangiando il “Maggio” delle montagne toscane alla nostra maniera. Banditaliana è una realtà che esiste dal 1992 e che è arrivata al quinto disco grazie ad una musica ispirata al Mediterraneo, luogo in cui è possibile trovare tante influenze mescolate tra loro. Quest’ultimo rappresenta, dunque, il comune denominatore del nostro pensiero musicale.

riccardo tesi

Riccardo Tesi & Banditaliana

In questo caso alcuni brani sono nati da una scrittura collettiva delle canzoni. In genere abbiamo l’abitudine di invitare amici e colleghi e, anche in questo disco, ci sono diversi ospiti importanti. Prima fra tutti la famosa Fanfara Tirana, proveniente dall’Albania, con cui avevamo già realizzato un progetto lo scorso anno: ci eravamo divertiti a rileggere la tradizione del liscio dal punto di vista balcanico. Da sottolineare anche il contributo di un grande talento del jazz che è Alessandro Lanzoni che, a soli 22 anni, ha vinto il referendum come migliore nuovo talento jazz, poi c’è Mauro Palmas, musicista storico della musica sarda, Mauro Durante, tamburellista salentino e tanti altri…

Ci racconti “Maggio del Crinale”?

Questa canzone è magia.

“Corno d’Africa” è una brano che ci mette con le spalle al muro e ci priva delle nostre comodità…come è nata questa canzone?

Si tratta di un testo che ha scritto Maurizio Geri e racconta il viaggio di un europeo che, stressato dalla vita di tutti i giorni, ritrova le proprie origini abbracciando uno stile di vita più a misura d’uomo.

Qual è il brano o la parte strumentale a cui ti senti più legato e perché?

Sono molto soddisfatto di “Scacco matto” perché riesce a sintetizzare varie anime in un brano solo; jazz, rock e folk si fondono in un’unica composizione e con un buon equilibrio. Inoltre c’è il bellissimo assolo di Alessandro Lanzoni al pianoforte che abbiamo preso al primo take. Alessandro è un talento incredibile, una persona adorabile con cui è stato piacevole lavorare.

Sei considerato l’artefice della riscoperta dell’organetto diatonico, come funziona questo strumento e che rapporto hai con esso?

 A vederlo sembra una piccola fisarmonica a bottoni, si tratta di  uno strumento musicale appartenente alla famiglia degli aerofoni ed è provvisto di sottili linguette d’acciaio. L’organetto si muove su scale diatoniche ed è rimasto uno strumento molto usato nella musica popolare, soprattutto nel ballo. Io sono appassionato di questo strumento ormai da 35 anni, nessuno lo conosceva all’epoca, per me è stato un amore a prima vista e adesso sono in tantissimi a suonarlo, tirandolo fuori dal ristretto ambito della musica tradizionale e utilizzandolo nei dischi di cantautori, rock e jazz.

Vi aspettano tante date in giro per l’Europa ma anche oltreoceano…come vi state preparando e che tipo di concerto sarà il vostro?

Presenteremo tante cose del nuovo disco però ci sarà spazio anche per i nostri cavalli di battaglia che il pubblico si aspetta e che richiede sempre. Saremo in Canada, Austria, Belgio, sarà un bel girare, come d’altronde siamo abituati a fare. Il nostro lavoro è legato all’idea del viaggio. Siamo una band con 22 anni di percorso alle spalle ed è una bella cosa avere questo capitale di esperienza condivisa tra viaggi e concerti in tutto il mondo. Ormai siamo un po’ una famiglia, un gruppo con una coesione interna, uno stile, un’idea musicale che piano piano è riuscita a farsi conoscere e apprezzare.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Maggio” su iTunes

Queste le date ad oggi confermate dei live di Riccardo Tesi e Banditaliana per l’anno 2014:

8 giugno alle Grotte di Labante a Vergato (Bologna)

 22 giugno al Val Tidone Festival a Piacenza

27 giugno a San Gimignano (Siena)

10 luglio al Victoria Festival

11/12/13 luglio all’Island Festival a Vancouver

14 luglio al Saltspring Festival

17/18/19 luglio al Vancouver Folk Festival a Vancouver

 20 luglioall’Harrison Festival

24 luglio a Waidhofen (Austria)

9 agosto a Klagenfurt (Austria)

14 settembre al Val Tidone Festival a Piacenza

 27 novembre a Bimhuis (Amsterdam, Olanda)

28 novembre a Croningen (Olanda)

 29 novembre a Tilburg (Olanda)

30 novembre a Belsele (Belgio).

 Per acquistare i biglietti su Tickeone, clicca sul banner in alto a destra!

Video: Riccardo Tesi & Banditaliana – “Tevakh”

Oltremusic Fest: la Mostra d’Oltremare apre alla musica

Oltre Music fest 2014 programmaIn occasione della 57^ Fiera della Casa di Napoli nasce Oltremusic Fest rassegna musicale prodotta da Mostra d’Oltremare Spa nell’ambito del progetto Isola delle Passioni.

I dieci giorni di Fiera della Casa saranno arricchiti da dieci spettacoli musicali e teatrali. Negli spazi verdi della Mostra d’Oltremare un palco coperto di oltre 150 mq ospiterà, dalle ore 20.30, artisti di fama nazionale, tra cui: Peppe Barra e Eugenio Bennato i migliori rappresentati della musica colta partenopea e mediterranea, Lo Stato Sociale, The Burlesque e The Shak&Speares con il loro indie rock che tanto piace ai giovani, Ntò e Stirpe Nova che presenteranno il nuovo album dal ritmo rap, Franco Ricciardi e Ivan Granatino che rappresentano la nuova scena neomelò-rap, Gino Rivieccio Made in Sud: la nuova e la storica scuola della comicità napoletana, Gianni Simioli storico speaker radiofonico che con le sue selezioni musicali targate Cafè do Friariell da anni fotografa la vivacità della scena napoletana nelle sue mille sfaccettature. Infine la qualità dello spettacolo Passione Tour, esempio d’internazionalizzazione della cultura musicale napoletana nato dalla mente del regista americano John Turturro.

La prima edizione dell’Oltremusic Fest è solo l’inizio di un percorso artistico-culturale che Mostra d’Oltremare ha intrapreso da meno di un anno. L’idea è quella di strutturare un vero festival che, ciclicamente, diventi il punto di riferimento dell’estate napoletana e il Cuore della cultura mediterranea.  

 IL CAST 2014

Venerdi 13 
PEPPE BARRA
+ MALDESTRO

Sabato 14 
EUGENIO BENNATO

Domenica 15 
MADE IN SUD
con Pasquale Palma, Ivan & Cristiano e Lello Musella

Lunedi 16 
CAFE’ do’ FRIARIELL & Comitiva (Gianni Simioli)
+ THE BURLESQUE

Martedi 17 
NTO’ & STIRPE NOVA
Palù, Austin Prior, Peppe il Pollo, Capo Plaza

Mercoledi 18 
IVAN GRANATINO

Giovedi 19 
LO STATO SOCIALE
+ THE SHAK & SPEARES

Venerdi 20 
FRANCO RICCIARDI

Sabato 21 
PASSIONE TOUR
con Raiz & Almamegretta, Jamese Senese & Napoli Centrale, Pietra Montecrovino, Cosmo Parlato, Mbarka Ben Taleb, Spakkaneapolis

Domenica 22 
GINO RIVIECCIO Show
con il quintetto Minale

Classifica FIMI: Gemitaiz & Madman al comando con “Kepler”

gemotaizGemitaiz & Madman debuttano in vetta alla classifica FIMI/GFK degli album più venduti della settimana in Italia con l’album intitolato “Kepler”. Al secondo posto ci sono i Coldplay con “Ghost Stories”, chiudono il podio della top ten i Dear Jack con “Domani è un altro film”. Stabile, in quarta posizione, c’è Deborah Iurato con l’ep omonimo mentre al quinto posto c’è la new entry Clementino con il repack di “Mea Culpa”. Alle sue spalle ritroviamo Biagio Antonacci con “L’amore comporta”, seguito da Ghemon ed il suo “Orchidee”. Scivola all’ottavo posto “Xscape”, l’album postumo di Michael Jackson, in nona posizione c’è Cesare Cremonini con “Logico” mentre al decimo posto compare l’ultima new entry della settimana: si tratta di Mango con “L’amore è invisibile”.

Giovani Suoni: il 7 giugno l’anteprima del Festival di musiche e arti emergenti

giovani suoniPer promuovere il protagonismo giovanile nelle politiche di sviluppo culturale e turistico della città, il Giugno dei Giovani, per volontà dell’Assessorato ai giovani e alle Politiche Giovanili, creatività e innovazione, e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo, è una pratica e appuntamento annuale, così come il Maggio dei Monumenti. Tra le numerose ed interessanti iniziative in programma spicca il festival di musiche e arti emergenti Giovani Suoni, giunto alla sua ottava edizione, anticipata da un’anteprima d’eccezione: sabato 7 giugno, al Parco Gaetano Errico di Secondigliano si terrà, infatti, un evento all’insegna delle culture metropolitane, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli. Esibizioni di writers, skaters e breakers, oltre ai live show di Moderup, Maldestro, Esseerre, Periferia Nord, The Element, G.a.s Family, Enzo Dong, La Panchina Crew, Fabio Farti e Fuossera si concentreranno su temi  importanti come l’impegno sociale e la legalità, i giovani, il futuro e la vivibilità del territorio. Proprio queste saranno le tematiche su cui i rapper che vorranno partecipare si ‘sfideranno’ nella Battle di freestyle, condotta da Underif, per la quale è in palio un premio in denaro di 100 euro. Il vincitore sarà scelto da DJ Uncino oltre che dal voto di una giuria popolare. Le iscrizioni per la Battle sono già aperte: online, inviando un messaggio all’account facebook di Giovani Suoni, oppure direttamente al Parco Gaetano Errico il giorno dell’evento, a partire dalle 17.

Alla presenza dell’Assessore Clemente, il 7 giugno sarà l’occasione per presentare il bando per il contest Giovani Suoni e per svelare tutti i dettagli del festival, di cui, per ora, si possono anticipare solo le date: 25 e 26 luglio.

Info:

Parco Gaetano Errico, Viale Galassie – Secondigliano (NA)

Start ore 17

Ingresso gratuito

Evento Fb:

https://www.facebook.com/events/616636461766649/?fref=ts

 

Intervista a Fiorenza Calogero: “Cantare Napoli significa darle il rispetto che merita”

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Quella di Fiorenza Calogero è tra le più importanti voci della scena musicale napoletana e mediterranea. Cantante e attrice versatile e appassionata, Fiorenza ha saputo distinguersi grazie al suo talento concentrato nella valorizzazione della lingua e della cultura della sua terra: Napoli. In questa intervista abbiamo lasciato che l’anima di questa artista si aprisse raccontandosi a 360 gradi, in attesa di un nuovo atteso lavoro discografico, prodotto da Andrea Aragosa.

Sei una cantante e attrice che si è particolarmente distinta per la valorizzazione della lingua e della cultura della tua terra…cosa significa per te cantare Napoli?

Il mio riferimento, sin da quando ero piccola, è sempre stata la musica tradizionale. Sarà anche perchè i miei genitori l’ascoltavano, ho sempre vissuto tra un nonno che fischiettava le canzoni classiche napoletane e un padre che era un amante e cultore de “La Gatta Cenerentola” di De Simone. A questo si aggiunge anche il fattore emotivo, c’era la possibilità che io rimanessi indifferente a questo tipo di musicalità, invece provavo sempre emozione: a 5-6 anni ascoltavo il disco de “La Gatta Cenerentola” o la Nuova Compagnia di Canto Popolare, di cui conoscevo a memoria tutte le canzoni. Ovviamente nel corso degli anni la passione è cresciuta, avvertivo, seppur ancora inconsapevolmente, che mi piaceva cantare la canzone classica napoletana. A 15 anni poi, feci il provino per La Gatta Cenerentola del maestro De Simone, lessi l’annuncio sul Mattino e, proprio come se si trattasse di una forza più grande di me, presi la circumvesuviana di nascosto e andai ai provini. Da lì si è aperto un mondo, ho deciso che volevo esprimermi attraverso questo tipo di musica da un punto di vista artistico. Volevo essere identificata come una cantante napoletana ma con uno spirito diverso: la musica napoletana ha una sua dignità, una sua storia, forse più di altre tradizioni di musica popolare nel mondo….Qui ritroviamo la poesia, il sentimento, l’aneddoto, la storia. Ho iniziato a studiarla proprio perché non volevo cadere nella banalità di alcuni esecutori che, invece, l’hanno un po’ travisata. La musica napoletana per me non è né la pizza, né il mandolino, né il Vesuvio; questa tradizione musicale ha una nobiltà e una storia tale che non sempre si conosce e non sempre si percepisce perché siamo abituati a renderla giocosa, festaiola. Il lavoro che ho fatto in questi 15 anni è servito per far sì che, quando salgo sul palcoscenico, so come dover trattare questo tipo di musica. Sono felice di portare la musica di Napoli nel mondo come dico io, ho cercato una strada musicale, ho seguito la strada della sottrazione scegliendo di esibirmi solo con voce e chitarra e lasciando intatte partiture e cadenze senza stravolgerle. Cantare Napoli significa questo, significa darle la dignità e il rispetto che merita senza imbruttirla e involgarirla.

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Un altro passaggio importante è stata l’esperienza con il Festival Migrazioni Sonore dal 2007 al 2009…come furono quegli anni e cosa ti hanno insegnato artisticamente?

Migrazioni Sonore è stato il passo successivo all’interno del mio percorso ed è la conseguenza di ciò che io ho imparato insieme ad Enzo Avitabile e Andrea Aragosa che organizzano, già da una decina d’anni,  Sentieri Mediterranei, il Festival che si svolge a Summonte (Avellino). Questa è una manifestazione a cui io ho partecipato sia come artista che come collaboratrice del direttore artistico. Da loro ho imparato tutto ciò che è relativo alla world music e quali sono le possibilità che un festival  può offrire al pubblico, sia dal punto di vista musicale che culturale. Nella fase successiva, c’ è poi stata l’assegnazione della direzione artistica del festival Migrazioni Sonore, che allora non esisteva. Dopo diversi incontri e dopo aver visto la location (Montefalcione-Avellino), ho pensato ad un festival strutturato in tre giorni, avevo scelto 12 location, quasi come percorso musicale e culturale per il turista o il curioso che veniva a visitare il festival, e ho chiamato 12 gruppi stranieri, non famosi, ma professionisti, che si esibivano rappresentando la loro musica di tradizione, il loro artigianato, le loro danze, i loro costumi. Sul palco principale, ogni sera c’era un gruppo di tradizione musicale popolare italiano mentre i 12 gruppi erano gli stessi per tutte e tre le sere e si esibivano per le strade del paese. Nel 2009 questo festival è stato premiato come miglior festival della Campania e ha avuto tantissime presenze, mi intristisce ripensarci perché purtroppo questa esperienza si è definitivamente conclusa, a causa della mancanza dei fondi pubblici. Tanti giovanissimi si sono appassionati ai tamburi cinesi, al flamenco, alla musica messicana, alla musica celtica e, se pensiamo al fatto che gli artisti coinvolti non erano nemmeno conosciuti, la mia è stata una doppia vittoria. Da allora, però, non ho più voluto prendermi questi incarichi, perché non c’erano le condizioni economiche adatte e perché mi è passata la voglia di scontrarmi con la burocrazia e le istituzioni. Resterà soltanto un bel ricordo…

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Ci parli dei progetti discografici, rispettivamente intitolati “Fioreincanto” , “Fiorenza” e “Sotto il vestito…Napoli”?

“Sotto il vestito…Napoli” rappresenta il più grande sbaglio della mia vita… Non mi riferisco al contenuto musicale dell’album perché si tratta di un buon lavoro in cui la musica napoletana viene sposata al jazz. Quello che contesto non è  la scelta di mettere me e delle colleghe nude in copertina ma il modo in cui siamo state messe in copertina…Ci sono nudi e nudi, ci sono i nudi artistici e poi ci sono nudi squallidi, come lo è quello nella copertina di questo cd… La colpa è stata mia perché da artista e da professionista quale sono dovevo accertarmi, dopo lo shooting fotografico, quali foto scegliere. Dovevo tutelarmi e non l’ho fatto, quindi da un punto di vista d’immagine questo è stato un grande sbaglio che mi ha fatto tanto soffrire;  non era certo questa l’immagine che volevo dare di me stessa, digerire nel corso degli anni questo mio fallimento ha richiesto un bel po’ di tempo. Di tutte le esperienze che ho fatto, questa è quella che, se tornassi indietro, non rifarei o quantomeno la rifarei tutelando la mia immagine.

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

A cosa stai lavorando adesso con la produzione artistica di Andrea Aragosa?

Questo lavoro rappresenta la mia rinascita artistica perché l’ultimo mio disco è stato proprio “Sotto il vestito…Napoli”. Con un album ti aspetti di lavorare, di fare concerti invece quel disco mi ha solo tolto credibilità. Dal 2011 ad oggi c’è stato quasi il buio da un punto di vista discografico e musicale, nel frattempo, però, sono diventata mamma e mi sono dedicata alla mia realizzazione come donna. Con il mio produttore Andrea Aragosa, una persona competente, lungimirante e intelligente e colta, stiamo realizzando il progetto che avrei sempre voluto fare. Con Andrea collaboro già da una quindicina d’anni però, tutte le volte che io parlavo di un disco insieme, lui mi diceva sempre che non era il momento. Evidentemente non mi vedeva e sentiva pronta, nonostante il fatto che in questi anni abbiamo sempre collaborato insieme. Dopo tante esperienze, anche negative,  ho capito la lezione e questo ha fatto sì che io maturassi anche dal punto di vista artistico per cui, quando lui mi ha detto che ero finalmente pronta, abbiamo iniziato a lavorare a questo cd. In relazione al discorso sugli sbagli voglio aggiungere una cosa importante rivolgendomi a chi si vuole avvicinare a questo mondo: Io capisco che chi fa solo questo lavoro, deve lavorare e, pur di farlo, è costretto ad accettare quasi tutto perché l’affitto e le bollette si devono pagare, però ci sono cose a cui a cui puoi dire di sì e cose a cui devi dire di no.

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Cosa ci puoi anticipare di questo nuovo lavoro?

Posso sicuramente dire che sto facendo quello che ho sempre voluto fare con la canzone napoletana, un’operazione del genere l’ho sempre desiderata e adesso ne sto avendo l’opportunità. Questo sarà un album di respiro internazionale e tra le tante collaborazioni, che non posso ancora svelare, ci sarà Cristina Branco, cantante di fado portoghese e stella della musica fadista nel mondo, che duetterà con me ne “Lu Cardillo”, di cui c’è stata la recente anteprima al Teatro Sannazzaro di Napoli e, a parte pezzi di tradizione classica, ci saranno anche degli inediti di Enzo Avitabile. Anche se cerco di stare sempre coi piedi per terra, quello che mi rende davvero felice è che si tratta di qualcosa che avrei sempre voluto fare e sono contenta di fare questo percorso con le persone giuste. Trovare le persone giuste, lungo il proprio percorso, è davvero fondamentale perché anche se c’è talento, determinazione, voglia di fare, voglia di lavorare, voglia di cantare, il successo è il frutto di un lavoro di squadra e, quando la squadra è fatta da persone che puntano ad uno stesso obiettivo e sono competenti, allora il tuo talento può finalmente uscire fuori.

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

Fiorenza Calogero Ph Luigi Maffettone

I prossimi appuntamenti live di Fiorenza Calogero

Gli appuntamenti più vicini sono il 20 giugno al Real Ortobotanico per la rassegna Ortovolante e il 6 luglio al PompeiLab per la rassegna TeatroLab, un concerto dal titolo “FiorenzaCantaViviani” che racchiude il mio amore e il mio legame per Raffaele Viviani, mio illustre concittadino. L’idea del progetto e le elaborazioni musicali sono di Marcello Vitale, già chitarrista con Pino De Vittorio e L’Arpeggiata di Cristina Plhuar, mio compagno nella vita e padre di mia figlia con cui si è creato un intenso sodalizio artistico, insieme a lui ci sarà Carmine Terracciano chitarra classica, mio collaboratore e amico con cui condivido la scena da anni e Erminia Parisi alla danza.

 Raffaella Sbrescia

 

Massimo Ranieri: “Sogno e son desto”, intrecci tra musica, teatro e poesia

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

Ancora un grande successo per Massimo Ranieri, uno degli artisti più carismatici e più amati dal pubblico italiano che, lo scorso 31 maggio, ha tenuto una nuova data del suo “Sogno e son desto” presso il Teatro PalaPartenope di Napoli. Un lungo one man show, sottotitolato “Chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘e femmene belle”. Parole giocosamente provocatorie, queste ultime, finalizzate a sottolineare la veracità, il carisma e l’originalità di uno spirito artistico pronto a mettersi in gioco e a proporsi al pubblico in una veste sempre rinnovata.  Lo spettacolo, ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri, è composto da canzoni e monologhi che intrecciano e attraversano il repertorio della grande canzone napoletana e quello dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De  Andrè a Luigi Tenco, da Charles Aznavour a Violeta Parra, da Giorgio Gaber a Pino Daniele, da Raffaele Viviani a Nino Taranto. Musica, teatro, poesia e letteratura: Massimo Ranieri si è fatto interprete di ruoli, parole e messaggi importanti e trasversali coinvolgendo il pubblico in un percorso completo e coinvolgente dimostrando, ancora una volta, una passione, un’ energia e un intuito artistico inalterabile nel tempo.

 Fotogallery a cura di : Luigi Maffettone

Massimo Ranieri Ph Luigi Maffettone

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