Intervista a Miguel Bosè: “Amo” è un immenso viaggio che parte dalla mia insaziabile curiosità”

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Con il nuovo album di inediti, intitolato “Amo”  Miguel Bosé  completa il proprio prisma artistisco. Anticipato in radio dal singolo “Encanto/L’Incanto” , questo  è  il primo lavoro di inediti dopo “Cardio” del 2010. Si tratta di un album positivo, colorato, un’opera omnia comprensiva del Bosè pensiero. Una dichiarazione di principi, un affresco dei colori dell’anima, la difesa dell’amore per la conoscenza e l’informazione, un input alla vita. Un disco fatto in casa in cui l’artista riscopre il proprio passato, racconta il proprio presente, lascia aperte le porte del proprio futuro.

Miguel, ci racconti il processo di lavorazione e di scrittura che ha accompagnato questo album?

Ho scritto queste canzoni mentre ero a casa, il processo di scrittura è durato due anni e mezzo, un periodo molto lungo durante il quale ho tenuto insieme molte cose in contemporanea. Ho pututo godermi la famiglia, l’orto, gli animali, staccarmi da Bosè ed entrare in Miguel. Quando sono entrato in studio, invece, era già tutto molto definito. Mi sono accupato personalmente del missaggio di questo lavoro, questa è una fase davvero delicata nella lavorazione di un disco e ho voluto accertarmi che lo spirito delle canzoni fosse rispettato.

A proposito del binomio Miguel -  Bosè che tipo di equilibrio hanno trovato le tue due anime?


Miguel è molto importante per Bosé perché è quello che gli dà la terra, lo sa trattenere, gli dice adesso ti fermi, vai a letto, ti riposi. E’ un uomo low profile, un cittadino molto normale. Forse la sua presenza serve per  compensare l’uragano Bosé che non ha regole, non ha frontiere a cui piace andare sempre avanti.

Parliamo dei contenuti di “Amo”. Cosa racchiude questo tuo nuovo lavoro discografico?

Il tema centrale è la conoscenza, già dalla copertina si capisce tutto. “Amo” è la canzone matrice, qui c’è il mio mondo, la mia infanzia, i miei interessi: dalla biologia all’aritmetica, dall’architettura alla fisica e la letteratura.  Si tratta di un immenso viaggio immenso che prende spunto dalla mia insaziabile curiosità. Amo le cose che so e che non so, quelle che intuisco, quelle in cui credo, che arriveranno… Amo la capacità di sapermi meravigliare, affascinare, esplorare, scoprire. Questo è il vero punto d’intersezione tra Miguel e Bosé, si tratta di due persone unite da un’avida sete di conoscenza.

Miguel Bosè

Miguel Bosè

Come interpreti il cambiamento dell’industria discografica?

Oggi si parte da quello che c’è, non si cercano più gli artisti, si cercano le canzoni. Il mio pubblico è composto da quattro generazioni, di cui almeno due non hanno e non avranno mai un cd fisico. Quello che mi preme sottolineare è che l’artista è come un seme: ci vuole terra, cura, calore, stagioni, tempo. Quello che ora comanda è l’immediatezza.  In merito a questo discorso io sono poco traumatizzabile, non mi spaventa il corso del tempo, ho vissuto il massimo del massimo, ho fatto parte dei fulgidi anni ’80, i cosiddetti anni d’oro. Nonostante questi presupposti, è sicuro che la richiesta di nuova musica ci sarà sempre e sarà sempre più forte.

Come vivi oggi il tuo rapporto con l’Italia?

Ho una teoria: l’Italia è un paese fedele alle formule; io ho tradito una formula ritenuta vincente per una mia necessità artistica con “Bandido”, la gente non ha capito chi ero, non mi ha più riconosciuto, ha avuto la sensazione che fossi fuggito via. Nei paesi di lingua spagnola, invece, è accaduto esattamente il contrario: l’ascolto è, di norma, più instabile, ai latini piace il gioco, l’avventura, il continuo rinnovamento. Questo spunto ha fatto germogliare la mia carriera di autore, per cui, se non fosse successo, oggi non sarei qui.

Miguel Bosè

Miguel Bosè

Come ti ha cambiato l’esperienza della paternità?
Si tratta di un passo che ho fatto molto tardi anche perché la mia professione mi richiedeva tutte le energie del mondo. E poi io sono sempre stato famoso per essere selvaggio. Il giorno in cui sono diventato papà si è aperto un giardino di emozioni unico, che non somiglia a nient’altro. Adesso so cos’è l’amore vero, fatto di sacrificio. Papà Miguel lo sta vivendo tutti i giorni ed è una grande scuola. Nel frattempo Bosè ha capito bene il senso delle cose poco a poco, le ha incorporate e le ha portate avanti senza nessun tipo di ostentazione.

Parlando di Amici, i Dear Jack vanno a Sanremo… Li hai sentiti? Hai dato loro qualche consiglio?
Questi  ragazzi hanno un carisma straordinario  e gusto nel comporre.  La voce ed il timbro di Alessio, che insieme a Greta, sento spesso, fanno realmente la differenza. Al Festival di Sanremo più della vittoria, conta la canzone e ai Dear Jack Sanremo non potrà fare altro che bene! So che quest’anno ci saranno anche Moreno ed Emma, seppur in vesti diverse,  mi sa che manco solo io!

Raffaella Sbrescia

Acquista “Amo” su iTunes

Video: Libre ya de amores

Vo’ on the Folks: 20 anni di intrecci musicali e culturali

Vo’ on the Folks compie 20 anni. La storica rassegna nata nel 1996 in programma a Brendola, in provincia di Vicenza, presenta quattro serate dedicate all’incontro tra la world music e il pop, tra le sonorità contemporanee e quelle popolari. Dal 7 febbraio al 21 marzo 2015 alla Sala della Comunità della cittadina vicentina, le cui origini risalgono al Neolitico, artisti italiani e stranieri danno vita a un intreccio di musiche e culture differenti. Organizzata dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e la Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, il “Vo’ on the Folks” si conferma come spazio privilegiato per la riscoperta e tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare. Hevia, le Henry Girls, Petra Magoni, Ilaria Fantin, Jim Hurst e Roberto Dalla Vecchia saranno i protagonisti di questo variegato caleidoscopio sonoro fatto di folk, irish music, bluegrass, etnica, roots rock e blues.

Henry Girls

Henry Girls

La XX edizione della rassegna diretta da Paolo Sgevano si apre sabato 7 febbraio con l’unica data italiana delle Henry Girls. Karen, Lorna e Joleen McLaughlin, le tre sorelle della contea di Donegal diventate in poco tempo uno dei più interessanti risultati folk/roots d’Irlanda, presentano il loro ultimo album “Louder than Words”. Canzoni orecchiabili e melodiche con influenze nella musica tradizionale irlandese e americana che hanno entusiasmato anche il pubblico statunitense. Apprezzate per le loro ben definite armonie e gli arrangiamenti accattivanti, sono state paragonate a grandi della musica come Crosby, Stills & Nash e The Dixie Chicks. Hanno duettato con Imelda May, partecipato all’album “Stories from the Steeples” di Mary Black, diviso il palco con i Dervish e collaborato con The Hothouse Flowers, Altan e Donal Lunny. Per l’Huffington Post il loro “December Moon” (prodotto da Calum Malcom) è stato uno dei migliori 10 album del 2013.

Petra Magoni e Ilaria Fantin

Petra Magoni e Ilaria Fantin

 Sabato 21 febbraio, invece, va in scena il recital “Cosa sono le nuvole?” che vede protagoniste la vocalist Petra Magoni e la polistrumentista Ilaria Fantin (oud, arciliuto, chitarra). Le due artiste danno vita a un sorprendente viaggio che ripercorre la musica dall’antico 1500 ai giorni nostri, attraverso strumenti a corde e le note di Sinéad O’Connor, Fabrizio De Andrè, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Claudio Monteverdi.

JimHurst e RobertoDallaVecchia

JimHurst e RobertoDallaVecchia

Il 7 marzo è la volta di un altro duo, stavolta di chitarristi: lo statunitense Jim Hurst e il veneto Roberto Dalla Vecchia. Tra virtuosismi, flatpicking e fingerpicking, echi country e bluegrass, ballad e composizioni originali, il duo acustico propone musica potente e suggestiva, con un repertorio prevalentemente incentrato sulla tradizione nordamericana.

Hevia

Hevia

Gran finale il 21 marzo con il ritorno a Brendola di Hevia. Il piper spagnolo – inventore della cornamusa elettronica, capace di rivoluzionare la musica popolare asturiana, vendendo oltre due milioni e mezzo di album in tutto il mondo – torna sul palco del Vo’ on the Folks dopo il sold out del 2013 con un nuovo progetto live e una formazione ampliata.

Fonte: UFFICIO STAMPA: info@dmvcomunicazione.net |

Tiromancino live a Napoli: pioggia di emozioni all’Arenile Reload

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Pioggia di emozioni all’Arenile Reload di Bagnoli in occasione dell’atteso concerto dei Tiromancino. Tantissimi gli spettatori accorsi ad ascoltare i fratelli Zampaglione & Co. che, rimpolpati da una nuova invidiabile linfa creativa, sono tornati a macinare chilometri e sold out. Sulla scia dell’ottimo riscontro ricevuto dall’ultimo album “Indagine su un sentimento”, i Tiromancino hanno rinsaldato la loro inimitabile miscela a metà strada da pop e rock e con la loro scaletta a prova di hit riescono ancora a  conquistare anche i cuori più cinici. Il live, della durata di circa un’ora e mezza, viaggia a ritmo battente tra presente e passato: si va dalla title track del disco a “Muovo le Ali”, passando per “Un tempo piccolo”, “Angoli di cielo”, “Amore Amaro”, “Per me è importante”, “I giorni migliori”. Il pubblico canta ogni singola parola delle canzoni che hanno accompagnato per mano una generazione in cerca di sentimenti da conoscere. Sinceramente accattivante l’energia di “Conchiglia”, rabbiosa ed incisiva “E’ necessario”, intima e coinvolgente la nota triade composta da “La descrizione di un attimo”, “Amore impossibile”, “Nessuna certezza”. Molto gradita l’ospitata a sorpresa di Raiz, in ottima sintonia, con la band romana. Chiusura ad effetto con i singoloni “Liberi”, “Immagini che lasciano il segno”, “Quasi 40”, “Imparare dal vento”, “L’alba di domani”, “Due destini”.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino ft. Raiz @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino ft. Raiz @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

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Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

Tiromancino @ Arenile Reload Ph Luigi Maffettone

 

 

Napoli jazz Winter: partenza col botto con Bassvoice Project & Friends

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Con l’inizio del nuovo anno tornano anche gli attesi appuntamenti della rassegna Napoli Jazz Winter, ormai giunta alla 9° edizione. All’interno della nuova location della Domus Ars di via Santa Chiara a Napoli fusion di sonorità mediterranee con il basso di Pippo Matino, la voce di Silvia Barba, il sax di Marco Zurzolo e la fisarmonica di Antonello Salis. Al centro del concerto proposto al pubblico un percorso musicale caratterizzato dalla presenza sia di brani originali che di canzoni d’autore rivisitate con talento, passione e creatività. Un  inedito quartetto per inedite emozioni al Napoli Jazz Winter.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

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Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

Bassvoice Project & Friends @ Napoli jazz Winter Ph Luigi Maffettone

 

 

 

“Parole in circolo”, Marco Mengoni è il guerriero dell’amore

Cover Parole in circolo

Parole da ascoltare, metabolizzare, lasciar fluire nel cuore, nella testa, nell’anima. Con “Parole in circolo” (Sony Music) Marco Mengoni individua un nuovo percorso per farsi strada all’interno di un contesto socio-culturale davvero poco facile da affrontare. Il primo capitolo di quella che l’artista ha definito una vera e propria playlist racchiude 10 tracce fitte di soppesate riflessioni sul sentire umano. Mengoni ci racconta l’amore attraverso la voce, il suo tesoro più prezioso. Plasmabile come poche altre al mondo, la vocalità del cantautore si mostra in una rinnovata e godibilissima veste, che ben si sposa con una serie di inedite e originali sonorità, scelte ad hoc dal produttore Michele Canova. Marco Mengoni prende per mano l’ascoltatore e lo pone di fronte ad un ascolto melodicamente semplice eppure testualmente impegnativo.

Marco Mengoni Ph Stylaz

Marco Mengoni Ph Stylaz

Il brano che apre “Parole in circolo” è “Guerriero”, un testo di grande impatto, arricchito da una struttura elettronica e da numerose sequenze, un singolo innovativo, pronto a rispondere alla forte esigenza di rassicurazioni di cui tutti sentiamo sempre più necessità. Piccolo grande capolavoro del disco è “Esseri umani”, un testo importante, diretto, crudo, fortemente attuale: “Oggi la gente ti giudica per quale immagine hai. Vede soltanto le maschere non sa nemmeno chi sei,  devi mostrarti invincibile collezionare trofei ma quando piangi in silenzio scopri davvero chi sei”, canta Marco, lasciando l’anima nuda e poi, ancora, “Credo negli esseri umani, credo negli esseri umani, credo negli esseri umani che hanno coraggio coraggio di essere umani”: un attestato di stima nei confronti dell’uomo, un esempio di ammirevole assertività, un baluardo di ottimismo, un’iniezione di fiducia. La parola coraggio, ripetuta a più riprese, testimonia, con viva prepotenza, la malsana tendenza ad annullare la nostra emotività in nome dell’algida apparenza e, se un giovane cantautore di 26 anni ci pone di fronte a questa scomoda realtà, c’è da credere che non tutto è perduto nel mondo della musica italiana.

Marco Mengoni Ph Stylaz

Marco Mengoni Ph Stylaz

“Ma che splendore che sei nella tua fragilità e ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà” ci dice Marco Mengoni che, attraverso una manciata di piccole ballads, riporta in primo piano i sentimenti più autentici e più veri. Molto scenografici anche i fotogrammi proposti in “Invincibile”: la nebbia, il temporale, il vento, il freddo, le finestre illuminate ci mostrano attimo dopo attimo i flashback che, non di rado, attraversano gli occhi ed il cuore di ciascuno di noi. Il deciso stacco ritmico di “Io ti aspetto”, rappresenta una rottura melodica importante, eppure piacevolissima, nel frattempo, intanto, “parole da consumare” scandiscono l’evoluzione di un dicotomico rapporto a due. “L’amore è sordo se ha paura o se è pieno di sé”, canta Marco nella dolce “La neve prima che cada” che, insieme a “Come un attimo fa” racchiude l’essenza più malinconica del disco. Il secondo momento movimentato dell’ album è offerto da “Ed è per questo”: una definitiva dichiarazione d’amore assoluto, una speranza nuova.

Marco Mengoni Ph Stylaz

Marco Mengoni Ph Stylaz

Giochi di parole, esigenze e riflessioni intimiste animano le note di “Se sei come sei” mentre la favola onirica di “Se fossi te”, scritta da Luca Carboni, lascia spazio alla struggente scioglievolezza di “Mai e per sempre”: “E mancano sempre le giuste parole però ci sarebbe parecchio da dire. Se vivi la vita in punta di piedi, d’accordo, non corri, però quasi voli”, una chiave di lettura delicatissima, un modo per infonderci coraggio per credere, sperare, sognare, lottare nonostante tutto e nonostante tutti. Non ci rimane che attendere, dunque, le novità prospettate con l’annuncio di un secondo lavoro in uscita nel corso del 2015 e gli attesissimi concerti nei palazzetti durante i quali Mengoni rivisiterà, stravolgerà, rivoluzionerà ogni traccia proposta al pubblico nel nome di uno sperimentalismo vocale e sonoro in grado di conquistare e sorprendere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.

Raffaella Sbrescia

Acquista “Parole in circolo” su iTunes

Video: “Guerriero”

Jack On tour: ricominciano gli incontri in musica in stile Jack Daniel’s

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Riparte Jack On Tour, il viaggio musicale di Jack Daniel’s che torna con la sua quinta edizione in giro per l’Italia. La nuova avventura di Jack On Tour non sarà il “classico” on the road, ma un viaggio attraverso gli incontri in musica, quelli che permettono ad artisti e fan di incontrarsi e di condividere un’esperienza unica, mai vissuta prima.

Quattro città, otto showcase in otto inedite location, quattro main show, quattordici artisti: sono questi gli ingredienti principali diJack On Tour 2015. Ogni città visitata diventa il set di un evento musicale irripetibile, che ha l’obiettivo di coinvolgere a 360 gradi il pubblico e i musicisti, in uno scambio continuo di musica, emozioni e passione.

The Zen Circus, Pan Del Diavolo e His Clancyness a Livorno, Bud Spencer Blues Explosion e Roberto Angelini a Roma, Le Luci Della Centrale Elettrica e Nicolò Carnesi a Catania, Roberto Dellera e Selton & Friends a Milano (special guest: Dente, G. De Rubertis de Il Genio, Ghemon, Walzer Carluccio, Davide “Divi” Autelitano de I Ministri): sono loro i protagonisti assoluti del viaggio, scelti da Jack Daniel’s nel panorama musicale indie rock e alternative italiano. Si sposteranno con il van di Jack On Tour per costruire incontri in musica imprevedibili e appassionanti grazie alla complicità dei loro amici e alle emozioni dei fan che assisteranno e parteciperanno alle loro jam session pensate ad hoc per Jack Daniel’s. 

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In ogni città, la cui storia si intreccia con quella degli artisti, due showcase e un main show in cui i protagonisti di Jack On Tour accolgono i loro fan. Le performance intime e dedicate degli showcase, pensate da Jack Daniel’s per un contatto diretto con il pubblico e senza filtri in inedite location ricercate e suggestive, sempre in linea con lo stile Jack (un esempio perfetto sono -tra gli altri- una barberia a Roma, i tattoo shop a Livorno e Catania,  e un particolare  cafè a Milano), potranno essere vissute solo daifortunati vincitori di un contest online: compilando un form sul sito di Jack On Tour (www.jackontour.it) e raccontando il proprio legame con la musica, sarà possibile partecipare all’estrazione di un pass per uno dei due showcase previsti in ogni tappa (il regolamento completo è presente sul sito). L’esperienza in ogni città si chiude con un grande live show, un percorso musicale costruito appositamente dagli artisti per Jack On Tour: inedite e vibranti jam session capaci di accendere lo spirito musicale più rock in tutto il pubblico. Un evento unico, irripetibile e ad ingresso gratuito, regalo di Jack Daniel’s per il pubblico e per la città.

Il viaggio di Jack On Tour quest’anno avrà la sua finestra televisiva su DMAX (52 DTT, 136 e 137 Sky, tivùsat 28). Un rockumentary insei puntate in onda da marzo pensato e realizzato da Zodiak Active in cui il racconto della band si intreccia con la città e con il suo vissuto.

Media partner di Jack On Tour è rockit.it, che ha partecipato alla selezione degli artisti protagonisti diventando talent scout per Jack Daniel’s. Radio Deejay è la radio ufficiale.

 

 

 

 

 

Jack On Tour 2015 è un progetto ideato da Jack Daniel’s. Una produzione Zodiak Active.

Coordinamento generale: Digital & Brand Director – Emanuele Finardi; Senior Client Manager – Marta Imbrianti; Account Executive – Fabio Terenzi; Project Manager – Giuseppe Suma.

Creatività e produzione:  Executive Creative Director – Filippo Fiocchi; Creative Director – Michele La Fiandra; Senior Art Director – Marija Petrinjac; Copywriter – Ingrid Magnoni; Head of Technology – Michele Bovello; Senior Front-End Developer – Omar Assadi, Raffaella Zanardi; Front-End Developer – Andrea Cognini; Progress Manager – Rosangela De Carolis; Social Media Manager – Federica Oggioni; TV Director – Alessio Muzi; TV Writers – Raffaele Di Sipio, Luca Colocucci; Executive TV Producer – Valentina Bolognesi; TV Production Manager – Stefania Marini, Nicolò Nardini; Photography – Giulio Mazzi; Videographics – Videozone.

 Fonte: Ufficio Stampa Goigest

 

Le Scimmie Astronauta: “Con la nostra musica cerchiamo lo spirito critico”

Le Scimmie Astronauta

Le Scimmie Astronauta

Le Scimmie Astronauta è il progetto musicale catanese nato nel 2011 dall’incontro tra Michele Giustolisi (produttore, compositore e bassista) e Giorgio Falsaperna (cantante, cantautore e chitarrista), seguiti in seconda battuta da Luca Bajardi (batterista). Nel corso di questi anni hanno già avuto modo di confrontarsi con palchi importanti come il Cornetto Summer Music Tour (selezionati da Mtv New Generation), il Sonica Fest, l’Heineken Jammin’ Festival, l’Arezzo Wave e l’i-TIM Tour; in questa intervista il gruppo ci racconta le fasi evolutive di un percorso interamente incentrato sulle sette note

Chi sono, come nascono e come si sono evolute nel tempo Le Scimmie Astronauta?

Giorgio: Le Scimmie Astronauta sono una band nata pochi anni fa un po’ per caso. Suonavo con Michele in un gruppo già negli anni ‘90. Si chiamava Delirium Tremens, un trio rock molto potente con cui abbiamo girato parecchio. Poi per vari motivi la band si sciolse e prendemmo percorsi artistici diversi. Siamo rimasti sempre in buoni rapporti e un giorno Michele mi fece ascoltare alcune sue produzioni a cui mancava la voce, tra cui la base di quella che poi diventò “Stalker”. Mi chiese cosa ne pensassi e se avessi voluto trovarci un cantato, io accettai immediatamente e il risultato ci piacque al punto di iniziare a lavorare anche su dei miei brani come “China Town” ed iniziarne insieme degli altri. Luca è subentrato in un secondo momento, quando i pezzi erano già stati composti e avevamo deciso di iniziare a suonarli in pubblico. I live ci hanno incentivato a continuare ad essere quello che siamo sempre stati, cioè persone che vivono per la musica e per contribuire alla sua evoluzione con tutta la passione che hanno.

Le Scimmie Astronauta

Le Scimmie Astronauta

Cosa avete urgenza di trasmettere a chi ascolta?

L’urgenza che abbiamo è di trasmettere l’idea che bisogna iniziare a guardarsi intorno con spirito critico innanzitutto e con l’ironia indispensabile per non rimanere accecati da quello che vediamo tutti i giorni.

Qual è la trama e la formula musicale che contraddistingue il vostro singolo “Rock’n’ roll”?

“Rock’n’Rol”l è caratterizzato dal riff spensierato e ballabile che apre la canzone e dalle sonorità punk-rock miste all’elettronica. Il testo racconta la storia di una ragazzina molto sensibile e intelligente che inizia a guardarsi intorno e vede che la gente, il mondo, sono in confusione e degrado. A questo la protagonista reagisce spegnendo il cervello e lasciandosi andare ai divertimenti sfrenati e ai fuochi di paglia.

Come, dove e con chi  avete lavorato al vostro album d’esordio?

Abbiamo lavorato al disco tra Catania e Londra. La pre-produzione è avvenuta tra il nostro studio e la sala prove, mentre la registrazione è avvenuta al Panic Button Studio di Steve Lyon a Londra. Steve è venuto a trovarci a Catania qualche mese prima dell’inizio della registrazione del disco per ascoltare le nostre esecuzioni live e curare la produzione artistica; è stato tutto molto spontaneo e divertente in ogni fase della realizzazione.

A proposito delle molteplici e prestigiose occasioni che vi hanno visto sui palchi di grandi festival musicali… quali sono gli aspetti positivi e quali, invece, quelli negativi che vi sono rimasti impressi?

Abbiamo calcato molti palchi importanti e prestigiosi e c’è sempre da essere soddisfatti per l’occasione avuta e l’esperienza formativa. Sicuramente la visibilità e l’affidabilità dei tecnici fanno sempre la differenza.

Quali sono le aspettative del vostro progetto musicale e quali i piani che state facendo per muovere i primi passi del vostro percorso artistico?

Ci stiamo muovendo abbastanza velocemente e siamo molto motivati. Abbiamo raggiunto grandi traguardi in pochi anni, di cui il primo è stato sicuramente aver iniziato a collaborare con Steve Lyon che ci ha sostenuto ed aiutato a concretizzare bene e in poco tempo il nostro lavoro. Abbiamo recentemente firmato un contratto con la “E8 Records” etichetta della Enterprise 8 di Roberto Gasparini (ex Sony BMG, EMI, Ricordi) e dopo l’uscita del disco inizieremo la tournée italiana.

Raffaella Sbrescia

Video: Rock’n'roll

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli di Roma: un tripudio di emozioni tra presente e passato

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Si è tenuto lo scorso 26 dicembre alle ore 11 nella basilica di S.Maria in Ara Coeli a Roma il tradizionale concerto di Santo Stefano a cura di Luigi Cinque con Teresa De Sio e Raiz, Fausto Mesolella, Gabriele Coen, Daniele Sepe, Carlos Denia, Francesco Loccisano. A racchiudere il nucleo centrale dell’evento una rilettura particolare dei testi sacri di Monteverdi, usati come interfaccia per una Cantata di Pace Mediterranea, presentata con un originale sound caratterizzato da inediti accostamenti sia ritmici che melodico/vocali. Un evento nell’evento in cui le liturgie popolari e le straordinarie melodie di Monteverdi si sono intrecciate all’interno di un connubio arcaico e contemporaneo pensato con la precisa finalità di restituire fascino alle antiche Cantate Sacre Popolari e Colte.

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

 

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

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Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

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Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

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Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli - Roma Ph Roberta Gioberti

Concerto di Santo Stefano @ Ara Coeli – Roma Ph Roberta Gioberti

 

 

 

Senza paura tour 2014: Giorgia superstar a Napoli

Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Grande successo per  Giorgia a Napoli con la data invernale del suo seguitissimo“Senza paura tour 2014”, il live che racchiude la naturale evoluzione dell’ultimo omonimo lavoro discografico dell’artista. Un concerto emozionante, ricco di potenti vibrazioni modulate dalla bellissima voce di Giorgia che, grazie al suo inimitabile carisma scenico, ha coinvolto il pubblico in una speciale atmosfera fatta di note e di dolci emozioni.

Photogallery a cura di: Luigi Maffettone

Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Giorgia live @ Palapartenope Ph Luigi Maffettone

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Serenata per Roma: al Teatro Quirino un evento simbolico per celebrare l’importanza della musica

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

La Serenata per Roma, quando è stata pensata, non immaginava certo che sarebbe diventata un evento simbolico. Quasi una premonizione, dice Stefano Mannucci, nell’introdurre la kermesse musicale, da lui fortemente voluta, e che, lunedì sera, ha scaldato il cuore del pubblico presente al teatro Quirino: preziosa realtà del panorama culturale capitolino, incastonata tra il Quirinale e Fontana di Trevi. Una nutrita schiera di artisti ha reso omaggio alla Città di Roma, donandole la personale interpretazione di alcune delle più belle canzoni del repertorio autoctono. Non sono tutti romani di nascita, gli artisti convocati a raccolta da Stefano. Alcuni lo sono di adozione. Altri di “passaggio”. Ma non per questo sentono meno vivo l’affetto per una città che, come le belle donne, spesso scatena invidie, gelosie, sentimento di rivalsa o desiderio di abuso, propri di una mentalità provinciale e campalinistica che l’Italia tutta, nonostante i moniti di pasoliniana memoria, fa fatica a superare. Purtroppo.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Ad aprire la serata, tre giovani ragazzi, armati di chitarra e voce, accolgono il pubblico direttamente in platea. Due ci avevano lasciato con lo stesso brano qualche giorno fa al’ “N’Importe quoi”: “Lella” la bellissima canzone di Edoardo de Angelis, portata al successo dalla Schola Cantorum negli anni ’70, nella fresca interpretazione di Gianmarco Dottori, Durden (David Boriani) e Ghita Casadei, in versione acustica e senza amplificazione, fa da “ingresso” al palco.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Palco di cui prende possesso Mario Venuti, cantautore di origine siciliana, che, ricordando i tempi del Folkstudio, percorre le note di Roma Capoccia, con l’apporto canoro di Diodato, di commovente intensità (“tu m’hai adottato Roma, io t’ho scoperta…..” ). A seguire si alternano Nathalie (“Te possino dà tante cortellate”), Jack Savoretti, accompagnato dal “pianista” (ma non solo) di Califano, Enrico Giaretta, visibilmente commosso, (“Roma Nuda”), Raiz e Mesolella (“Arrivederci Roma”), Zibba (“Affaccete Nunziata”), Alessandro Mannarino (“Sinno’ me moro”) Dolcenera , accompagnata da Michele Papadia (“Sempre” e “La società dei magnaccioni”), Diodato (“Nina si voi dormite”), Mariella Nava e Gianmarco Dottori (“Roma nun fa la stupida”), Renzo Rubino (“Vecchia Roma”).

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

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Assente giustificata della serata, Noemi, che però ci risponde al telefono e ci saluta con febbricitante affetto, mentre Mannucci media un intrattenimento “senza fili” con Marco Dottori, alle prese con ” Er barcarolo”. Potente il coinvolgimento di Elena Bonelli, che, accompagnata dal chitarrista Giandomenico Anellino, interpreta ad effetto una “Chitarra Romana”, alla maniera fadista, che già avevamo avuto modo di apprezzare durante un’altra recente manifestazione, sempre condotta dall’insostituibile Mannucci. Amalia Rodriguez sosteneva che tra il fado e la canzone napoletana esiste un comune denominatore. Canzoni di “porto”, che sanno di salmastro e di struggente nostalgia marinara. Beh, non solo. Il fado è sentimento, e tutto ciò che ne è permeato può essere “fadizzato”.  Ce lo ha “svelato” Francesco di Giacomo in un disco in collaborazione con Eugenio Finardi, dove ad essere arrangiata alla portoghese fu “Piazza Grande”. Ed oggi l’ambasciatrice della canzone Romana nel mondo, cui dobbiamo molto proprio per questo lavoro di ricerca e divulgazione, ce lo conferma.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

L’intensità interpretativa, la passione, l’amore, esplodono poi nell’improvvisazione di una “Stornellata” quasi “a dispetto”, cui il pubblico fa da coro “stornando” tutta la fierezza di cui questa meravigliosa e generosa donna è capace. Generosa ed avvolgente anche quando insieme all’amica Mariella Nava ci fa dono di una intensa “La bella donna” scritta da quest’ultima proprio per lei. Insomma, tanta partecipazione sentita, ma anche tanta originalità. C’è chi Roma ce la canta alla Dean Martin, chi come Dolcenera arriva a vedere ne “La società dei magnaccioni” un Rhythm and Blues, che se ce lo avessero raccontato non ci avremmo creduto, chi interpreta con tanto calore “Affaccete Nunziata”, da far quasi pensare che l’abbia composta lui per l’ amata. E, tra le tante belle frasi dedicate a Roma, Mannarino le fa una dedica come ad una donna. E, come se fosse una donna, ci invita a riconquistarla e non a depredarla. Il tutto accompagnato alla oramai imprescindibile aneddotica di Mannucci, che ci racconta la Roma dei monticiani serciaroli, il festival di San Giovanni, il senso delle “stornellate a dispetto”, la festa dei “Lanternoni”, la notte delle “streghe”, le decapitazioni a ponte Sant’Angelo, quando le teste mozzate rotolavano giù per via di Panico. Per chi, come me, ha avuto i nonni o i genitori che quei periodi in parte li hanno vissuti, è un ripercorrere dei racconti di famiglia: la “favole de paura” che ci raccontavano da piccoli per conciliarci (a modo loro), il sonno.

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

Per i molti giovani presenti in sala che queste cose probabilmente le ignorano, la scoperta di una Roma, e di una storia che “non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo” perdere. Ci sarebbe ancora tanto da scrivere: una serata che, per raccontarla, non basterebbero quattro pagine su cinque colonne. Ma io me la cavo forse meglio con le immagini. E, nel ringraziare Mannucci e tutti gli artisti per i brividi e le emozioni, affido il resto alle foto. Sperando che di iniziative simili ne vengano prese sempre di più.

Roberta Gioberti

Photogallery a cura di: Roberta Gioberti

Serenata per Roma @ Taetro Quirino Ph Roberta Gioberti

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