Con “Tell Me I’m Pretty”, il loro quarto album da studio pubblicato il 18 dicembre 2015, i Cage The Elephant imprimono un’impronta ancora più definita al proprio percorso musicale con dieci brani energici e suggestivi. Prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys e degli Arcs, mixato da Tom Elmhirst e registrato all’Easy Eye Sound di Nashville, in Tennessee, ” Tell Me I’m Pretty” unisce il garage pop alle jam di ispirazione anni ’70. La fascinazione ispirata da questo lavoro risiede anche e soprattutto nella scelta di aver voluto registrare molti dei 10 brani in tracklist in un’unica take, catturando così tutta la loro travolgente energia live. A lungo on the road, la band ha registrato, infatti, il tutto esaurito ai loro concerti da headliner esibendosi al fianco di Black Keys, Foo Fighters, Muse e Queens Of The Stone Age. Oggi il gruppo torna a farsi sentire forte e chiaro con un nuovo lavoro considerato, forse ingiustamente, come successore del precedente album “Melophobia” (2013). Nato dall’esigenza del quintetto composto da Matt Shultz (voce), Brad Shultz (chitarra), Daniel Tichenor (basso) e Jared Champion (batteria) di tornare alle atmosfere e agli intenti da cui erano partiti all’inizio della loro carriera artistica, il disco appoggia l’intera struttura ossea su costruzioni rock semplici e genuine. Tra tutti i brani, evidenziamo “Cold Cold Cold” la cui cruda bellezza rimanda agli anni Sessanta, di “Trouble” apprezziamo lo spunto psichedelico, nuovamente ripreso in “How Are You True” . Veraci e intriganti “That’s Right” e “Punchin’ Bag”. Finale pirotecnico con “Portuguese Knife Fight”, nuovo papabile manifesto del cinismo postcontemporaneo.
Raffaella Sbrescia
Video: Mess Around