Quella che stiamo vivendo, si conferma un’estate musicalmente incandescente. Ultimo, in termini di tempo, il concerto di D‘Angelo and The Vanguard, presso la cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma lo scorso 6 luglio, (questa sera protagonista all’Estathe Market Sound di Milano) rende ancora più concreta questa intuizione. Giunto in Italia per presentare il nuovo disco di inediti “Black Messiah”, il geniale musicista e produttore statunitense, considerato tra i padri fondatori del movimento neosoul, vincitore con il precedente album “Voodoo” di 2 Grammy per “Miglior Album” R&B e “Best Male R&B Vocal Performance”, ha estasiato il pubblico romano insieme ad un’ottima line-up composta da Pino Palladino, Chris Dave, Jesse Johnson, Isaiah Sharkey, Kendra Foster, Cleo “Pookie” Sample.
Frutto di ben 15 anni di gestazione e attesa , “Black Messiah” racchiude un processo di ricerca e contaminazione tra generi: pop, jazz, R&B soul, rock. Se a questo aggiungiamo i successi che hanno scandito il percorso di crescita artistica di D’Angelo nel tempo, il risultato è una dimensione autorale profonda e polistrutturata in cui l’artista intreccia le fitte trame black ai temi che, più di altri, rispecchiano il nostro oggi: sesso, affermazione di sé, questione razziale, crudeltà, ingiustizia sociale. Trent’anni di carriera e non sentirli: D’Angelo mantiene il piglio della pregnanza semantica dei testi senza rinunciare alla libertà creativa che, in tanti anni di carriera, non è mai venuta a mancare.
Photogallery a cura di: Roberta Gioberti