Come i miglior vini, abbiamo lasciato che “Bird Calling”, il progetto discografico della Mario Raja Big Bang pubblicato alla fine del 2014 per Itinera Edizioni, decantasse al punto giusto per poterne degustare fino in fondo ogni singola sfumatura. Attraverso l’ideale incontro tra Charlie Parker e Igor Stravinsky, due giganti della musica del XX secolo, legati da ammirazione e stima reciproca, Mario Raja si è lasciato ispirare da suggestioni, atmosfere e temi dal fascino senza tempo. Registrato al Groovefarm studio di Roma, l’album comprende dieci brani originali, cinque dei quali composti dallo stesso Raja, oltre a due composizioni di Steve Lacy (“Utah” e “Esteem”) e una sorprendente rilettura di “Pleasure Is All Mine”, brano per sole voci della cantante islandese Björk. Attraverso un linguaggio filosofico proiettato all’interno di fitte trame strumentali non convenzionali, Alice Ricciardi alla voce, Daniele Tittarelli e Carlo Conti ai sassofoni, Claudio Corvini e Francesco Lento alla tromba ,Humberto Amésquita al trombone, Enrico Bracco alla chitarra, Pietro Lussu al pianoforte, Luca Fattorini al contrabbasso e Armando Sciommeri alla batteria individuano nuovi canali interpretativi senza rinunciare a spontaneità e freschezza. La bellezza di questi settantadue minuti di ascolto risiede nella grande apertura interpretativa data al nostro subconscio. Emozioni, ricordi, pensieri reconditi riescono ad affiorare con fluida naturalezza. Il potere del jazz e la bravura della Mario Raja Big Band sta proprio nell’essere riusciti a creare una dimensione unica ed individuale pronta a rinnovarsi ad ogni singolo ascolto.
Raffaella Sbrescia
Queen’s Fanfare (Mario Raja)
Pas du tout (Mario Raja)
Childhood Lost (Enrico Bracco)
Utah (Steve Lacy)
Mad Rag (Mario Raja)
Abeti piccoli (Mario Raja)
Pleasure Is All Mine (Björk, Tagag, Mike Patton)
Winter Lullaby (Pietro Lussu, Alice Ricciardi)
Esteem (Steve Lacy)
Bird Calling (Mario Raja)