Sette giorni all’insegna dell’arte, rispettando ed esaltando il senso più autentico della parola stessa. Il Leuciana Festival 2015 ha superato davvero ogni aspettativa. Ambientata nel Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, sito riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, la kermesse ha accolto alcune delle più importanti realtà della musica classica, rock, jazz, folk senza escludere recital appassionati e sonorità ricercate. Da non tralasciare anche i plus di questa indimenticabile edizione diretta dal Maestro Enzo Avitabile: i momenti di riflessione, le performance artistiche di gruppi locali all’interno della mini rassegna “Arti al cortile”, le proiezioni cinematografiche pomeridiane del circuto “L’altro sguardo” e le esposizioni d’arte contemporanea.
Avendo già parlato dei bellissimi concerti d’apertura del festival, ci concentreremo su “Bestemmia d’amore”, il nuovo travolgente lavoro del cantautore, polistrumentista, compositore, musicologo Enzo Avitabile ed il regista e attore teatrale Pippo Delbono. Un concerto che è anche spettacolo, un happening in cui le parole diventano musica per celebrare l’amore nelle sue declinazioni più estreme attraverso i testi tratti da Juan de La Cruz, Pasolini, Rimbaud. In scena con Avitabile (voce, arpina, tamburo e sax sopranino) e Delbono (voce recitante e canto) anche Gianluigi Di Fenza alla chitarra napoletana e Carlo Avitabile ai tamburi. L’evento di chiusura è stato curato, invece, da Fausto Mesolella.
Il musicista ha festeggiato i 50 anni di carriera presentando in anteprima nazionale il suo nuovo lavoro intitolato “CantoStefano”. Il cd, pubblicato dall’etichetta Suoni dall’Italia, contiene i meravigliosi testi del poeta Stefano Benni musicati e cantati dallo stesso Mesolella, vincitore lo scorso anno con Raiz della Targa Tenco per l’album “Dago Red”. Ad accompagnarlo nello speciale evento al Leuciana, Mimì Ciaramella (già Avion Travel) alla batteria, Ferdinando Ghidelli alla pedal steel, Almerigo Pota al basso e alla tromba, le voci di Nunzia Carozza e Cristina Zitiello, ospiti Agostino Santoro e Peppe D’Argenzio, sax.
Scaletta “Bestemmia d’amore”
Bestemmia d’amore
Rivoluzione/ ‘A nomme e Dio
Preghiera/ Don Salvatò
Salita al cielo/ Tutt’ egual’ song ‘e criature
Libera il mondo/ Devozioni dialettali
Musica e basta/ Amaro nun essa essere
Questo amore/ Canta palestina
San Gennaro/ Faccia Gialla
La fede/ Lampedusa
Vita / Salvamm’ ‘o munn’
Scaletta “CantoStefano”
Solo chitarra
O sole mio
Tulipani
Anima
Tango perpendicular
Dormi liù
L’insanguinata
Aria di te
Sei coriste
Le rose
E’ colpa mia
Io ti amo
Van Gogh
Quello che non voglio
La domenica della vita
Ghemmà
Photogallery a cura di: Luigi Maffettone