Max Pezzali: hits only in un fiume di emozioni al Mediolanum Forum di Assago

Colleziona da giorni sold out al Mediolanum Forum di Assago, lui è Max Pezzali e da 6 lustri a questa parte racconta con un linguaggio semplice e pulito valori autentici come amore, amicizia, voglia di divertirsi e stare in compagnia.
In scaletta classici senza tempo cantati a squarciagola tanto dai quarantenni così come dai ventenni: “Come mai” a “Sei un mito”, da “Nord Sud Ovest Est” a “Rotta per casa di dio”, da “Gli anni” a “La dura legge del gol”; brani ispirati alle generazioni che affrontano l’arrivo dell’età adulta senza troppe pretese e senza una reale prospettiva sicura a cui fare riferimento.

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Sullo sfondo la città di Pavia, la città in cui ha vissuto e vive Max Pezzali e che rieccheggia a più riprese in tanti passaggi delle sue canzoni. Scorci, locali, atmosfere, usi e costumi della notte. Il Bronx di Via Bernardino da Feltre, le mille vasche in Corso Cavour, la discoteca del pomeriggio, le 106 farmacie, il Bar Dante di Via Ludovico il Moro, le mattinate trascorse alla sala giochi del Jolly Blu e le grandi compagnie con cui ridere, lamentarsi, girovagare e immaginare il futuro.

Fare le tre di notte, rientrare in casa con passo felpato e beccarsi comunque una ramanzina dalla mamma, ragazzi spensierati e fancazzisti che si approcciano alla vita con ironia per non lasciarsi schiacciare da una realtà decisamente più complessa e sfidante.
Le notti senza stelle si alternano a grandi classici romantici egregiamente arrangiati da una band decisamente rodata con cui Max si mostra affiatato e a proprio agio.
4 grandi schermi, 2 orizzontali centrali sul palco e 2 laterali quadrati, proiettano graphic novels e tante emozionanti scene dal parterre e dalle tribune in real time. Tanti i riferimenti agli stilemi della cultura pop di cui Max Pezzali stesso si fa emblema grazie alle sue coloratissime camicie fumetto.
Il pubblico veleggia tra le emozioni attraverso le hits più commoventi e quelle più ballereccie.
Il gran finale è tutto una festa, il pubblico si dimena entusiasta con Nord sud ovest est e Tieni il tempo e si strugge sulle note di “Con un deca”. Non è solo l’effetto nolstalgia a riempire gli occhi del Forum di Assago ma è anche una sensazione di affetto e gratitudine che si riserva a Max Pezzali, un compagno di avventure ritrovato che rinverdisce i ricordi e ci restituisce la freschezza di valori radicati in tutti noi.

Raffaella Sbrescia

LA SCALETTA DEL CONCERTO
Sei un mito
La regina del Celebrità
Rotta x casa di Dio
Come deve andare
L’universo tranne noi
Lo strano percorso
Ti sento vivere
Hanno ucciso l’uomo ragno
Non me la menare / Te la tiri / 6 uno sfigato
Weekend / S’inkazza / Jolly Blu
La regola dell’amico
Bella vera/ Nella notte
Nessun rimpianto
Gli anni
Una canzone d’amore
Come mai
Sei fantastica
Medley acustico (Nient’altro che noi / Eccoti / Io ci sarò / Se tornerai)
Quello che capita
La dura legge del gol
Il grande incubo
Nord Sud Ovest Est
Tieni il tempo
Con un deca

Le Vibrazioni live al Forum di Assago: vent’anni di storia in tre ore di concerto.

Le Vibrazioni concerto Forum ph di SteBrovetto

Le Vibrazioni concerto Forum ph di SteBrovetto

Che cosa vuol dire portare il rock vecchia scuola sul palco del Mediolanum Forum e farlo per la prima volta a vent’anni di distanza dagli esordi? Francesco Sarcina, il chitarrista-tastierista Stefano Verderi, il bassista Marco Castellani e il batterista Alessandro Deidda alias Le Vibrazioni sono tornati in pista dopo tortuose vicissitudini personali e di gruppo e lo hanno fatto con un concerto evento al Forum di Assago. Un live della durata di circa 3 ore in cui hanno messo in chiaro di voler tornare a fare sul serio e in modo autentico. Niente scenografie, visuals, discorsi strappalacrime e luci a effetto; la sostanza è quello a cui fanno riferimento Sarcina e compagni.
Tante le prove prima del concerto, così come forte è stato l’impegno sul palco sebbene il gruppo abbia necessariamente bisogno di una continuità dal vivo per limare le imperfezioni rude-style che in più di un’occasione hanno lasciato piccole lacune alchemiche on stage. Ne è passata di strada da quel 25 ottobre 2012, quando il gruppo decideva di tirare i remi in barca, con la partecipazione al Festival di Sanremo prima e con il recentissimo singolo “Cambia” poi, in alta rotazione radiofonica, il gruppo ha rimesso insieme le tessere di una storia nata su fondamenta solide e con radici ben impiantate nel rock made in Italy.
Le Vibrazioni- Forum foto di SteBrovetto

Le Vibrazioni- Forum foto di SteBrovetto

A movimentare la festa, un ricco di parterre di ospiti: dalle nuove leve ai pezzi da novanta. I primi ad esibirsi sono i Ministri, protagonisti di un’energica versione di “Portami via”, giunge poi il turno di Enrico Nigiotti sulle note “Ogni giorno”, suggestivo il contributo del frontman dei Subsonica Samuel in “E se ne va”. Poco incisiva la resa di “Caramelle” live con Pierdavide Carone e Dear Jack decisamente sottotono rispetto agli standard della serata. Divertita e divertente la comparsa di Elio che ha suonato il flauto sulle note di “Ovunque andrò”. Infuocata in tutti i sensi la performance di Piero Pelù in “Aspettando” ma soprattutto nell’iconica “Toro Loco”. Pessima e fuori luogo l’interpretazione che Achille Lauro ha fatto del suo brano sanremese “Rolls Royce”. Il cantante ha steccato tutto il brano senza mai riuscire a riprenderne le fila. Un’occasione persa e una brutta figura plateale. Il merito va comunque a Le Vibrazioni per aver voluto coinvolgere sul palco sia amici storici che nuovi esponenti della realtà musicale contemporanea.
Il gran finale, come si sperava, è tutto dedicato ai grandi successi del gruppo: “Dedicato a te”, “In una notte d’estate”, “Vieni da me” è la triade d’oro. Il sipario cala sulle note di “Su un altro pianeta”. Il bilancio di questo live si può racchiudere in un messaggio preciso, vivo e vibrante proprio come Sarcina e compagni hanno voluto mostrarsi per dire che sono tornati e che in realtà erano sempre rimasti da qualche parte nel cuore dei romantici del rock.
 
Raffaella Sbrescia
La scaletta
Così sbagliato
Seta
Electrip
Raggio di sole
Dimmi
Insolita
Sono più sereno
Portami via (con i Ministri)
Se
Non mi pare abbastanza
Ogni giorno (con Enrico Nigiotti)
Angelica
L’ultima neve
Respiro
Caramelle (con Pierdavide Carone/Dear Jack)
Pensami così
Cambia
E se ne va (con Samuel)
Ovunque andrò (con Elio)
Sani Pensieri
The boogie
Aspettando (con Piero Pelù)
Toro Loco (con Piero Pelù)
Amore Zen
Rolls Royce (con Achille Lauro)
Drammaturgia
Bis
Dedicato a te
In una notte d’estate,
Vieni da me
Su un altro pianeta

Cesare Cremonini live al Mediolanum Forum: imprendibile, iconico e vincente. La recensione

Cesare Cremoni - Mediolanum Forum - Kimberley Ross

Cesare Cremoni – Mediolanum Forum – Kimberley Ross

Un tripudio di colori, di emozioni e di eccitazione. Ecco cos’è stato il primo dei tre concerti di Cesare Cremonini al Mediolanum Forum di Assago. La scia è quella luminosa e roboante che ha lasciato la consacrazione dell’artista bolognese allo Stadio San Siro di Milano, la dimensione è quella più intima e suadente di un palazzetto gremito di un pubblico adorante.

Cremonini ragiona in grande e lo fa con lo stile di un poeta che sa esattamente come ingaggiare lo spirito senza dimenticare di galvanizzare il corpo di chi vive le sue canzoni con un fremito di natura sessuale.

Il successo, prima consolidato, poi dilagante, di Cesare Cremonini risiede prima di tutto nella cura per il dettaglio: lirico, testuale e musicale dei suoi testi. Poi nel piglio, nel carisma, nella personalità di un uomo e di un artista autentico, padrone di se stesso, del palco e del gusto del suo pubblico. Ogni movimento del cantante è simbiotico con lo sguardo attento di chi negli anni non si perde un colpo di una produzione cantautorale visionaria e maledetta. Cremonini incarna l’uomo che riesce a capire fino in fondo le vibrazioni umane e, nel farlo sfugge rendendosi iconico.

Cesare Cremoni - Mediolanum Forum - Kimberley Ross

Cesare Cremoni – Mediolanum Forum – Kimberley Ross

La sua carica animalesca, le sue performance fisiche e invadenti incontrano la voglia e il desiderio di chi accorre in prima fila per non perdersi neanche un istante né una goccia di sudore dell’amato frontman. Forte di questo importante bagaglio innato, Cremonini si permette il lusso di alzare l’asticella, di assemblare insieme alla sua band arrangiamenti personali, fortemente strutturati e di buonissima caratura per vestire le sue hits al meglio.

Il repertorio piazzato in scaletta è completo, spazio ai brani di “Possibili scenari”, alle ballads che negli anni hanno costruito la sua identità cantautorale, alle canzoni lasciate nel cassetto, quelle che conoscono in 4 gatti e che, in un contesto come quello del Forum, acquisiscono importanza e bellezza. Che sia al pianoforte o a una chitarra elettrica, Cremonini sa esattamente come e dove piazzare le parole, quelle parole nate in sessioni di scrittura che noi tutti immaginiamo dannate e goduriosamente ispirate. Il flirt con il pubblico è scandito da un continuo ed inesauribile saliscendi emotivo. A tutto questo si aggiungono manciate di effetti speciali: luci, led, visual all’avanguardia, coriandoli e fuochi d’artificio, cambi d’abito e volteggiamenti sul palco.

Cesare Cremoni - Mediolanum Forum - Kimberley Ross

Cesare Cremoni – Mediolanum Forum – Kimberley Ross

Corpo, voce e anima reggono dall’inizio alla fine, Cremonini è in splendida forma e con ferma consapevolezza si mostra al pubblico con la stessa fame di chi ha atteso per lungo tempo il momento di raccogliere i frutti di un lavoro certosino. Le canzoni di Cremonini sono vincenti perché raccontano di chi sa perdere guadagnandone in termini di sensibilità. Cesare riesce a mettere per iscritto quello che si vorrebbe urlare a squarciagola ma che finisce per essere somatizzato in stigmatizzate frasi di circostanza. La sua schiettezza sfrontata è la chiave per rendere il tutto appetibile e sexy. Cesare Cremonini è imprendibile eppure non è mai stato così vicino al suo pubblico come in questo momento.

Raffaella Sbrescia

La scaletta del concerto
Cercando Camilla (intro)
Possibili Scenari
Kashmir-Kashmir
PadreMadre
Il comico (sai che risate)
La nuova stella di Broadway
Latin Lover
Lost in the weekend
Un uomo nuovo
Buon viaggio (Share the Love)

Momento silenzioso
Una come te
Vieni a vedere perché
Le sei e ventisei
Mondo
Logico #1
GreyGoose

Dev’essere così
Al tuo matrimonio
Il Pagliaccio
50 Special
Marmellata #25
Poetica
Nessuno vuole essere Robin
Un giorno migliore

Lorenzo live 2018 è lo show da battere. Nessuno come Jovanotti in Italia.

Lorenzo live 2018 - Milano

Lorenzo live 2018 – Milano

Secondo voi cosa ci si poteva aspettare da Lorenzo Cherubini Jovanotti per la sua nuova avventura live intitolata “Lorenzo Live 2018″? Una favolosa festa sarebbe la risposta. Questa risposta sarebbe riduttiva vi dico io. Ieri sera al Mediolanum Forum di Assago, per la prima di dodici date di fila, era impossibile stare seduti su una sedia, nemmeno se si trattava di quella della tribuna stampa. Signori e signore io sfido chiunque nell’ obiettare qualcosa rispetto al fatto che questo nuovo live di Jovanotti sia lo show da battere per questo 2018. E sì che di concerti Lorenziani ne son stati visti ma questo vince per attitudine, per spettacolarità, per pregevolezza della qualità, per la cura dei dettagli ma soprattutto per la veracità. Lorenzo accoglie la fiducia del suo pubblico e per questo nuovo tour rilancia e raddoppia tutto quello per cui abbiamo imparato a conoscerlo in questi 30 anni di carriera.

Ispirandosi all’adattamento teatrale di Corrado D’Elia, recitato in spagnolo dalla voce di Miguel Bosé, Jova incarna un moderno Don Chisciotte portandoci per mano in una realtà trasfigurata fatta di colori, suoni, luci e vibrante energia. Due ore e mezza per 28 canzoni e un djset in stile americano. Una roba mastodontica che in contesto artistico italiano penso proprio che non si sia mai vista. Il concerto inizia con “Ti porto via con me”, il brano perfetto per iniziare lo show più tirato e sorprendente che Lorenzo abbia mai messo in scena. Sul palco con lui: Saturnino(basso) Riccardo Onori (chitarra) Cristian Rigano (tastiere e synth) Franco Santarnecchi (piano e fisarmonica) Gareth Brown (batteria) Leo di Angilla(percussioni), Gianluca Petrella (Trombone), Jordan MC Lean (tromba), Matthew Bauder(sax). Veramente potente la nuova sezione fiati, scenografica e coinvolgente la sezione ritmica.

Come vi dicevo, stare fermi durante questo concerto è veramente difficile, se non impossibile. Le atmosfere cambiano di continuo: si va dalle atmosfere acustiche all’hip hop al dancehall, alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai. Uno spettacolo pensato per stupire, sorprendere e innovare. A completare lo show luci e visuals ad alto impatto visivo: in scena uno schermo realizzato custom 24×8 mt, che si apre in 4 sezioni. Il palco 20 x 12 metri si allunga in mezzo a un salone delle feste per 17 metri per raggiungere un secondo palco di 20 metri anch’esso costruito appositamente per lo show che su Fame, il brano che chiude l’album Oh, vita!, si alza a 4 metri di altezza come un grande ponte sospeso verso un terzo palco custom, mondo del DJ set . A corredare il tutto, ci sono ben 13 lampadari realizzati per Giò Forma da Zime Carpenteria che ospitano 312 lampadine e 120 laser. Il tutto è curato nientemeno che da Paul Normandale, light designer tra gli altri dei Coldplay, Björk, James Blunt, Shakira, Kings of Lion, Massive Attack. Potrei stare qui a raccontarvi della detonazione di energia che ha invaso il Forum, invece vi dirò di come sia assolutamente bellissimo vedere migliaia di persone ballare, sudare e divertirsi senza pensare a niente. Non è un fatto scontato, anzi. Questa è la celebrazione della vita, del sangue che pulsa nelle vene, dell’istinto che vince sulla ragione. E per chi ha voglia di starsene comunque in un angolo e sfogarsi in un bel pianto, ricordiamoci che Lorenzo ha scritto alcune delle più belle e romantiche ballate di sempre. Lui, che a 51 anni, si dichiara pazzo delle canzoni d’amore.

Lorenzo live 2018 - Milano

Lorenzo live 2018 – Milano

Se quello che vi ho raccontato non vi basta, ecco cosa ci ha raccontato Jovanotti subito dopo il concerto:
“Questo show racchiude la mia visione delle cose. Attraverso l’utilizzo dell’immaginazione, ho voluto mettere in piedi un rock’n’roll show che esaltasse le emozioni, la gioia, i battiti accelerati, la tecnologia, il ritmo, il romanticismo. Il debutto è sempre frastornante per me. Sono appena sceso dal palco e devo ancora rendermi conto di quello che è successo dopo tanti giorni di prove e di preparazione. Anche stavolta lo spettacolo è passato attraverso un’ intensa fase di preparazione e di coinvolgimento di persone nuove con cui è stato necessario annusarsi. Già durante le prove generali di allestimento a Rimini, ho avuto la sensazione che fossimo riusciti a salire un gradino più su rispetto agli ultimi show che, vista la grande affluenza di oggi, avevano comunque ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico. Come di consueto le prove vengono fatte almeno tre mesi prima dello show in modo che io possa avere una scaletta musicale su cui andare a costruire le luci e tutto il resto. Sono passati 30 anni dal mio primo vero concerto, che ebbe luogo proprio qui al Rolling Stone di Milano. Il pubblico davanti a me stasera era meraviglioso, i miei musicisti americani erano veramente scossi. In questo show c’è di tutto: c’è un po’ di country, la techno, l’hip hop, il pop, il rock’n'roll. Questa era la sfida: passare attraverso tutte queste cose in maniera organica. La fiducia mi manda in agitazione, mi scatta il senso del dovere, il mio unico obiettivo diventa far impazzire la gente. Se questi sono i numeri, a questi numeri dobbiamo rispondere con il massimo del massimo. Questo spettacolo si basa su una visione precisa: deve essere una festa. Ho voluto trasformare il palasport in un salone delle feste.
L’idea a cui si ispira questo concerto nasce dalla recente lettura del riadattamento del Don Chisciotte di Cervantes. Avevo letto questo classico già anni fa, ma da questa nuova traduzione ho notato che anche Don Chisciotte ha 51 anni, ovvero la mia età. L’ho interpretato come un segno. A questo aggiungo che durante le prove avevo affittato una bellissima villa Firenze e ogni giorno cantavo sotto un gigantesco lampadario che mi sovrastava. Il giorno prima della riunione più importante per la realizzazione dello spettacolo, mi è venuta l’idea di usare proprio un lampadario. All’inizio avevo pensato ad un enorme lampadario di 15 metri di diametro poi Giò Forma ha raccolto questo spunto e ha trasformato questo input in qualcosa di concreto con tanti grossi lampadari ispirati alle ball rooms americane. Insieme a Carlo Zoratti e Sergio Pappalettera, che firmano la direzione artistica del tour, abbiamo poi cominciato a ragionare sull’aspetto visual e sulla regia dello spettacolo. Il colpo grosso è stato l’aggancio a Paul Normandale, la cui cifra stilistica ha lasciato il segno in tantissimi dei migliori concerti che io abbia mai visto negli ultimi 20 anni”.
Infine il messaggio: ”Questo è un rock’n'roll show ispirato alla libertà. Per questo motivo lo spettacolo è molto meno scritto, non indosso costumi di scena e spesso proporrò rime e scalette diverse. Le parole chiave sono: eccitante, luminoso, stupefacente. In sintesi questo concerto non deve mollare per un attimo il pubblico, voglio che sia il concerto che stende. Per quanto mi riguarda, sono passate 2 ore e mezza e non me ne sono neanche accorto, questo era quello che cercavo”.

Raffaella Sbrescia

La scaletta

scaletta jova

Una notte con i Sigur Rós ad Assago per riappropriarsi delle emozioni

Sigur Rós live al Mediolanum Forum - Assago

Sigur Rós live al Mediolanum Forum – Assago

Immaginatevi di fermare tutto per un paio d’ore o solo per qualche momento per ascoltare solo i vostri sensi, il battito del vostro cuore o semplicemente il flusso turbinoso dei vostri pensieri. Questo è il più grande dono che può fare la musica dei Sigur Rós, il trio islandese che, ispirandosi ai grandi pionieri del post-rock, ha saputo incrociare la durezza delle chitarre distorte, lo scintillìo metallico dei synth, il lirismo di una voce tanto eterea quanto penetrante al sibilo di un arco usato per creare voluttuose acrobazie sonore che solo le anime più attente possono cogliere nel dettaglio. Il mistero dell’imperscrutabile lingua “hopelandic” di loro invenzione sposa l’intricato e luminescente universo visual ideato per integrare e apportare un concreto valore aggiunto ad un muro di suono concepito per accogliere e non per separare il pubblico, silenzioso e assorto in un ascolto quanto mai attento. La costruzione del concerto è stata organizzata seguendo uno schema logistico e mentale preciso: il cantante-chitarrista Jón Þor “Jónsi” Birgisson, il bassista Georg Hólm e il batterista Orri Páll Dýrason sono partiti dando spazio alle nuove e oscure note dell’album in divenire: “Á” ,“Niður”, “Varða”, “Óveður” per poi dedicarsi nel corso del secondo atto ai rassicuranti ed energici classici “Sæglópur”, “Festival”, “Ný Batterí”.

Video: Sigur Rós live

Le melodie dei Sigur Rós sono deflagrazioni sonore ad alto impatto emotivo, si diramano all’interno del tessuto nervoso e rilasciano materia viva, pregna di eco emotiva. Le distorsioni filtrano ogni sfumatura di una voce sempre nitida, più bucolica che angelica. Il contrasto tra gli elementi comporta un saliscendi emotivo molto impegnativo. Spazio all’immaginazione e alla spiritualità, dunque, ma attenzione: i Sigur Rós non sono degli improvvisatori. Ogni singolo elemento: dagli strumenti, all’uso della voce, alla gestualità, alla scelta di esprimersi in una lingua quasi inaccessibile, è il frutto dell’unico obiettivo da sempre perseguito dalla band: concederci il lusso e la possibilità di riappropiarci delle nostre emozioni e imparare a riconoscerle.

 Raffaella Sbrescia

La scaletta

Primo atto
Á
Ekki Múkk
Glósóli
E-Bow
Dauðalagið
Fljótavík
Niður
Varða

Secondo atto
Óveður
Sæglópur
Ný Batterí
Vaka
Festival
Kveikur
Popplagið

Biagio live 2016: una lezione di passione al Mediolanum Forum di Assago

Biagio Antonacci - Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci – Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Si chiude col botto la seconda delle tre date milanesi di “Biagio Live 2016”, la nuova avventura dal vivo che porterà Biagio Antonacci al Palalottomatica di Roma e su Canale 5 con uno speciale a lui dedicato. Con uno show completo da ogni punto di vista, l’ultimo dei romantici, made in Rozzano, ha voluto divertire ed emozionare il pubblico del Mediolanum Forum di Assago mettendo sul piatto le migliori canzoni del proprio repertorio con una nuova veste sonora ma soprattutto con un inarrestabile e rinnovato entusiasmo.

Il concerto inizia alle 21 in punto ed è subito impattante: Biagio Antonacci entra in scena direttamente dal retro del parterre, sale sul palco in smoking bianco ed intona in modo intimo e delicato le prime parole di “Ci stai”. L’intenzione è trasparente: il pubblico è invitato a lasciarsi andare e ad infrangere ogni remora; così sarà per tutta la durata del concerto. Il palcoscenico, in realtà doppio, è a forma di lancia mentre una barriera di led, sovrastata da un’imponente passerella sospesa in alto, trasmette visuals curatissimi insieme ai contributi video di amici speciali come Jovanotti, Ramazzotti e Laura Pausini. “Freghiamocene delle diversità, incita Biagio, fatevi investire dal treno dell’amore, un treno con poche fermate capace di portarvi lontanissimo”, spiega il cantante al pubblico, cercando di trasmettere in modo fermo e convinto tutta la propria passione.

Biagio Antonacci - Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci – Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

La scaletta è, intanto, tutto un susseguirsi di grandi successi del passato e hits recenti: si va da Quanto tempo e ancora (cantata in spagnolo da metà brano in poi), Se fosse per sempreTu sei bella, Ritorno ad amareSappi amore mioBuon giorno bell’anima. Nonostante l’immensa cura per i dettagli, sono ancora le parole a fare la differenza nelle canzoni di Biagio. Sì, proprio le parole, quelle che possono fare una eco immensa, che possono fare veramente male o aprire spazi che credevamo ormai chiusi. A proposito di questo, fa riflettere l’invettiva che Biagio fa in nome del mancato rispetto per le parole “Ti amo”: “Dobbiamo difendere il “ti amo” ad ogni costo, non è giusto svenderlo, deve arrivare al momento opportuno”, sottolinea.  L’amore è, in effetti, il vero catalizzatore del repertorio di Biagio ed è bello vedere come in 25 anni di carriera, l’artista sia riuscito a declinarlo e a parlarne in modi sempre nuovi e sempre pregnanti.

Video: J Ax ospite di Biagio Antonacci

A completare la spettacolarità dello show, anche alcuni amici speciali. Il primo a salire sul palco è J Ax che si è divertito a coinvolgere il pubblico rappando quello che potremmo definire un inno alla fratellanza in nome dell’amore per la musica. Leggero e spassoso il duetto sulle note del tormentone “Maria Salvador”. La seconda ospitata, forse la più attesa, è quella che ha visto come protagonisti Andrea Mariano e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Memori di una serata trascorsa tra amici, i due hanno accompagnato Biagio Antonacci in una scatenata versione di “Liberatemi” per poi lasciare un segno ben visibile nei cuori di tutti con la bellissima “Attenta”. Parlando di assi nella manica, è doveroso citare i bravissimi ballerini e trapezisti che si sono cimentati una serie di spettacolari coreografie capaci di lasciare il pubblico a bocca aperta e a più riprese.

Biagio Antonacci - Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Biagio Antonacci – Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Particolarmente coinvolgente anche il momento di One Day, il brano realizzato con l’amico Pino Daniele e che Biagio ha voluto proporre in questo tour per omaggiarlo e ringraziarlo. Sudore, sorrisi, commozione e divertimento si sono alternati nelle due ore e mezza che Biagio ha regalato al pubblico; “il mestiere si impara, il coraggio ti viene”, canta l’artista, ed è proprio vero. Il coraggio ti viene strada facendo, quando ti accorgi che la passione è più forte di tutti i possibili ostacoli che potrai incontrare, quando è evidente che quando il cuore ti batte così forte sei sulla strada giusta, quando gli occhi ti brillano al punto che la gente debba sentire l’esigenza di fartelo notare. Questo è quanto abbiamo vissuto al Forum di Assago, questo è quanto Biagio Antonacci è riuscito a trasmetterci mettendoci davvero tutto se stesso.

Raffaella Sbrescia

 

 

Alessandra Amoroso è un fiume in piena: la sua grande energia inonda il Forum di Assago

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

«Sono felice di poter cantare finalmente quella che sono, in questi otto anni sono cresciuta insieme a voi, ora che ho quasi trent’anni, posso volare e condividere la mia vita a colori con voi». Con queste sentite parole Alessandra Amoroso ha accolto il pubblico del Mediolanum Forum di Assago per l’anteprima del suo “Vivere a colori tour”. La cantante salentina si è mostrata in grande forma e molto ben preparata. Presente, carica, entusiasta, Alessandra ha voluto proporre al pubblico una scaletta che comprendesse tutti i suoi cavalli di battaglia ma anche tanti pezzi inclusi nel suo ultimo lavoro discografico intitolato proprio “Vivere a colori! (Sony Music). Insieme al Maestro Pino Perris, Davide Aru e a tutta la sua band (David Pieralisi e Alessandro Magnalasche (chitarre), Roberto Bassi (tastiere), Ronny Aglietti (basso), Davd Pecchioli (batteria), Pamela Scarponi e Luciana Vaona (voci), Alessandra Amoroso ha rimaneggiato diversi brani del suo repertorio conferendovi un piglio più movimentato e brioso. Due cambi d’abito e tanti effetti speciali, insieme ad un milione di sorrisi, hanno fatto tutto il resto. Alessandra è cresciuta, è forte, è consapevole di sé e dei suoi mezzi. Dimostra di essere una professionista ma non rinuncia alle preziose sfaccettature della sua personalità. Spezza le catene, scava a piene mani dal passato, inneggia alla vita, esalta l’importanza dell’amore, della compartecipazione, della condivisione. La sua voce si confonde spesso con quella, all’unisono, dei suoi affezionatissimi fan appartenenti alla “Big Family”.

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

La grande risorsa di Alessandra è la forza d’animo, una forza incontenibile che, francamente, ha lasciato stupefatti anche i tanti giornalisti che hanno avuto modo di incontrarla a fine concerto. «Per la prima volta c’ero in tutto quello che avete visto, in tutto quello che avete ascoltato, in tutto quello che avete percepito, in tutto quello che avete respirato e sono felice di questo» – racconta Alessandra alla stampa. «Abbiamo lavorato tutto l’anno e ci abbiamo lavorato molto, un lavoro di squadra che fa capo al direttore musicale Pino Perris, punto di riferimento in tutti i miei lavori».

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

«Sul palco non mi piace la staticità, mi alleno con impegno e costanza per rendere al meglio e perché alla fine è tutto un dare e ricevere. È difficile spiegare quello che mi dà il mio pubblico, quello che mi ha dato per 8 anni e che continua a darmi» – spiega, emozionatissima, Alessandra – «Ho un pubblico speciale, una vera e propria famiglia, spero ve ne siate accorti stasera, mi sono guadagnata la loro fiducia è ed la cosa più bella che ci sia in questo lavoro.  Penso di aver fatto un cammino, non ho mai voluto bruciare le tappe, dal 2008 ho cercato con tutte le mie forze di essere una cantante e di non andare da nessuna parte se non solo sul palco.  In questo settore è molto facile stare al primo posto perché magari esci con una hit e schizzi in vetta alle classifiche, a me però è sempre importato stare nel cuore della gente».

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

Alessandra Amoroso live @ Mediolanum Forum ph IKKIO

Infine una specifica sulla nuova veste gioiosa e vitale che la contraddistingue: «Volevo dare alle persone il modo di conoscere e scoprire una Sandrina diversa, ho sempre cantato grandi ballate con un amore malinconico, Alessandra non é solo quello e con questo disco ho voluto trasmettere dei messaggi positivi. Ultimamente – conclude –  vedo che la gente trova più facile sputare odio, giudicare, criticare; bisognerebbe prendere invece coscienza del fatto che la vita con l’amore è la cosa più bella che ci sia».

Raffaella Sbrescia

Set list

1) STUPENDO FINO A QUI

2) ESTRANEI A PARTIRE DA IERI

3) SENZA NUVOLE

4) STUPIDA

5) L’UNICA COSA DA FARE

6) FUOCO D’ARTIFICIO

7) LA VITA IN UN ANNO

8) AMORE PURO

9) NON DEVI PERDERMI

10) TI ASPETTO

11) FIDATI ANCORA DI ME

12) ME SIENTO SOLA

13) APPARTENENTE

14) DIFENDIMI PER SEMPRE

15) IMMOBILE

16) NEL TUO DISORDINE

17) E’ VERO CHE VUOI RESTARE

18) SUL CIGLIO SENZA FAR RUMORE

19) BELLEZZA INCANTO E NOSTALGIA

20) SE IL MONDO HA IL NOSTRO VOLTO

21) VIVERE A COLORI

BIS

22) IL MIO STATO DI FELICITA’

23) COMUNQUE ANDARE

Drones World Tour: lo show definitivo dei Muse

Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Riconosciuto all’unanimità come uno degli show più belli e più completi dell’anno in corso, il Drones World Tour, l’ultima creatura live dei Muse, entra nel vivo della residency italiana al Mediolanum Forum di Assago. Trovandoci alla quarta delle sei date sold out previste nel capoluogo meneghino, diventa difficile poterne dire di più. Nel corso di due tiratissime ore, i Muse mettono in scena la paura e l’angoscia ma anche la speranza ed il desiderio di rivolta. Muovendosi a metà strada tra realtà e fantascienza, la band accende delle spie di allarme nelle coscienze, pone il pubblico di fronte ad una questione chiave: siamo marionette subordinate al sistema? La risposta arriva da una scaletta che pesca un po’ da tutto il trascorso della band con il preciso intento di costruire un racconto per veicolare il concetto di “human technology”; ovvero un mondo distopico dominato dalla tecnologia, dove la disumanizzazione pare essere l’unica prospettiva possibile.

Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Il concerto si apre con la perturbante danza dei droni, il Forum si trasforma in una culla di pensieri e aspettative traghettando lo spirito in un universo iperuranico attraverso una potenza audio-visiva in grado di accentrare energie e attenzioni. Grazie alla  sapiente fusione tra musica tirata, metallica, ferrosa, dirompente e contenuti di spessore, i Muse scavano nelle coscienze, percuotono le fibre muscolari, detonano nelle orecchie, sconvolgono i sensi operando una vera e propria terapia d’urto.

Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Muse -Drones World Tour -Mediolanum Forum ph Francesco Prandoni

Se“Drones, brano di chiusura dell’omonimo album che dà anche il titolo al tour, appare come una sorta di cantico, The Handler, preceduta dall’inquietante The 2nd Law: Isolated System, diventa uno dei momenti più spettacolari e sconvolgenti del concerto: grandi mani robotiche con fili quasi raggiungono i musicisti trasformandoli in vere e proprie marionette. Tra i climax della serata segnaliamo i molteplici tuffi nel passato con Supermassive Black Hole e Starlight, “Hysteria, “Time is Running Out e Uprising, che con il coro di “we will be victorious”, rappresenta il momento più felice e liberatorio di un concerto che, seppur breve, è veramente ricco, intenso, travolgente da ogni punto di vista. The Experience.

Raffaella Sbrescia

Cloud Nine tour: Kygo porta una ventata di freschezza al Forum di Assago

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Kyrre Gørvell-Dahll, meglio noto con il nome Kygo, è un musicista, produttore e dj norvegese, classe 1991. Lo scorso 5 aprile il giovane dj si è esibito al Mediolanum Forum di Milano per l’unica data italiana del suo Cloud Nine Tour, il live che anticipa l’uscita del suo primo album da studio “Cloud Nine”, la cui pubblicazione è prevista per il 13 maggio 2016 per Sony Music International/Ultra Music. Dopo aver registrato più di 80 milioni di visualizzazioni sul suo canale YouTube e sul suo profilo SoundCloud, Kygo nel 2015 è stato l’artista che ha raggiunto il miliardo di streaming più velocemente nella storia della musica, ha remixato canzoni per Rihanna, Ellie Goulding, Ed Sheeran E The Weekend e conquistato l’attenzione di Chris Martin dei Coldplay con il remix di Midnight. Il suo stile fonde dance e pop music, creando grandi hit che dominano già da diverso tempo le classifiche mondiali.

Cloud 9 Cover

Il suo show, studiato fin nei minimi dettagli, ha chiamato a raccolta diverse migliaia di persone ed ha riservato parecchie sorprese. La prima in apertura: Kygo ha accolto il pubblico seduto al pianoforte a coda posto al centro del palco. Un’intro particolarmente suggestiva e inaspettata coadiuvata da immagini ricercate e di forte impatto visivo. Labirinti di braccialetti luminosi e videoinstallazioni non hanno mai distolto l’attenzione del pubblico, pronto a scatenarsi per più di un’ora e mezza. Dall’alto della sua postazione, Kygo si è trasformato in un dispensatore di energia con la sua tropical house, ha mixato brani storici come “Sexual healing” di Marvin Gaye o più attuali, quali “Happy birthday” impreziosito dalla voce di John Legend, con una miscela di suoni elettronici sapientemente dosati. A scandire la scaletta anche successi pop attuali, come “I see fire” di Ed Sheeran o “Raging” di Kodaline. Ottimi i riscontri live ottenuti dall’inedito “I’m in love”, presentato in anteprima durante lo show, sempre dinamico. Suggestiva la sorpresa finale: Kygo torna a sedersi al piano a coda regalando al pubblico una splendida versione rivisitata della sua celebre “Firestone” con Anna Lunoe alla voce. La tangibile conferma del fatto che Kygo riesce a mettere sul piatto i frutti delle proprie ricerche e che ha tutta la voglia di mettersi in gioco divertendo e divertendosi.

 Raffaella Sbrescia

SETLIST:
Younger – Seinabo Sey (Kygo remix)
Miami 82 – Syn Cole (Kygo remix)
Stay – feat. Maty Noyes
Carry me
I see fire – Ed Sheeran (Kygo remix)
I’m in love
Often – The weekend (Kygo remix)
Coming over – Dillon Francis & Kygo feat. James Hersey
No diggity vs. Thrift shop – Ed Sheeran & The passenger (Kygo remix)
Sexual healing – Marvin Gaye (Kygo remix)
Cut your teeth – Kyla La Grange (Kygo remix)
Raging – feat. Kodaline
Wait – M83 (Kygo remix)
Happy birthday – John Legend (Kygo remix)
Oasis – feat. Sia
Stole the show – feat. Parson James

BIS:
Midnight – Coldplay (Kygo remix)
Nothing left – feat. Will Heard
Firestone – feat. Anna Lunoe

 

Capitani Coraggiosi: ecco l’oasi felice costruita da Claudio Baglioni e Gianni Morandi. Il racconto del terzo sold out milanese

Capitani Coraggiosi live ©Angelo Trani

Capitani Coraggiosi live ©Angelo Trani

Trovarsi al cospetto di due colossi della storia musicale italiana, quali sono Claudio Baglioni e Gianni Morandi,  è già di per sé una garanzia di aspettativa e di emozione. Farlo all’interno del Mediolanum Forum di Assago, gremito in ogni ordine di posto, per la terza data consecutiva, gonfia il cuore ancora prima che il concerto possa avere inizio. La diciottesima avventura live dei Capitani Coraggiosi è l’opportunità di riscoprire tante perle che hanno fatto la nostra musica, di assaporare il fascino delle colonne sonore che hanno scandito i momenti più importanti di diverse generazioni, rivivere epoche in cui i sentimenti erano concepiti e vissuti in maniera completamente diversa, forse più autentica. Quello che davvero ci lascia increduli, spesso attoniti, ancora di più realmente commossi, è la straordinaria passione con cui Claudio e Gianni hanno curato ogni minimo dettaglio di questo speciale viaggio musicale.

Dalle 21 fino a mezzanotte, i due artisti si sono completamente dedicati al pubblico consacrando la loro voce, la loro storia, la loro anima al pubblico, testimoniando un amore incondizionato per la musica.  Sì, la musica è la grande protagonista del concerto (a questo proposito, ci piace citare ogni singolo musicista che ha reso possibile un simile incantesimo: MUSICISTI Paolo Gianolio, Mario Guarini, Roberto Pagani, Stefano Pisetta Marco Rinalduzzi, Elio Rivagli, Pio Spiriti, Aidan Zammit VOCALISTS Claudia Arvati, Serena Bagozzi, Serena Caporale, Francesco Lo Vecchio, Rossella Ruini FIATI Giancarlo Ciminelli, Ambrogio Frigerio, Franco Marinacci, Carlo Micheli
 ARCHI  Angela Tomei, Mervit Nesnas, Rosarita Panebianco, Cristina Miwa Shiozaki) con arrangiamenti costruiti in maniera artigianale e maestosa.  A completare la ricchezza di uno show imponente da ogni punto di vista,  la scelta di scenografie ultramoderne, vistosi giochi di luce e svariati cambi d’abito.

Capitani Coraggiosi live ph Angelo Trani

Capitani Coraggiosi live ph Angelo Trani

L’altalena emotiva concepita dai Capitani Coraggiosi è vorticosa e travolgente: Io sono qui, Scende la pioggia, Dagli il via, Se perdo anche te. Intima e preziosa la versione di  Grazie perchè, con Baglioni al pianoforte e Morandi accompagnato da quattro bravissime coriste. Se sulle note di Banane e lampone Morandi entra in scena di corsa cantando e ballando con stupefacente abilità, Baglioni gli risponde con un’ elaborata coreografia costruita sui ritmi di E adesso la pubblicità. L’entusiasmo è alle stelle, il live è lungo ma non conosce momenti morti, il pubblico è costantemente coinvolto, non si contano le standing ovation che hanno impegnato più volte il parterre. Romanticismo e nostalgia si alternano ad allegria e goliardia. Di grande impatto scenico ed emotivo la versione di Poster con Morandi al contrabbasso, Baglioni al pianoforte e tutti i musicisti alle loro spalle, nelle vesti di appassionati coristi. Tra i momenti più riusciti del concerto c’è il medley che ha visto i due amici e colleghi duettare e poi alternarsi sulle note delle canzoni dei rispettivi esordi:  Andavo a 100 all’ora, W l’Inghilterra,  Fatti mandare dalla mamma, Porta Portese, E tu come stai.

Capitani Coraggiosi live - Lo scatto è tratto dalla pagina Facebook di Claudio Baglioni

Capitani Coraggiosi live – Lo scatto è tratto dalla pagina Facebook di Claudio Baglioni

Il repertorio dei due artisti è veramente sconfinato e, difatti, fermarsi è impossibile: Noi no, Non son degno di te, Strada Facendo, poi sulle note delll’immortale C’era un ragazzo, arriva la sorpresa: il parterre diventa una gigantesca bandiera arcobaleno: un chiaro messaggio di pace e fratellanza che Claudio Baglioni ha commentato così sulla sua pagina Facebook: «All’improvviso una smisurata bandiera ha coperto il parterre dell’arena. Grande di senso e di sentimento e fatta di tanti minuscoli quadri tenuti all’altezza dei cuori. Non c’erano picche di guerra e battaglia ma fiori di campo sbocciati ad un tratto. Un gioco di carte fantastico e magico che non è illusione ma altra realtà. Una bandiera di tutti i colori e nessuno. Per chi non dovrà mai più esser rubato. Per chi ha conosciuto il poeta ed il mare che è in ognuno di noi. Per chi non vuole ridurlo al silenzio e continua a cantare con voce di onde. Per chi spera che il paradiso promesso sia una spiaggia di cui non si vede la fine per correrci insieme sbuffati di vento». Non avremmo davvero nient’altro da aggiungere a queste parole anche se è doveroso dire che uscire dal Forum poco dopo la mezzanotte con il cuore, lo sguardo e la mente così felicemente pieni di contenuti ha un non so che di magico e miracoloso. Un vero privilegio che rende decisamente più sopportabile la nostra personale battaglia quotidiana. Grazie Capitano Gianni, Grazie Capitano Claudio.

 Raffaella Sbrescia

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