Andrea Bocelli torna sulla scena discografica mondiale con “Sì”, il nuovo album di brani pop inediti, in uscita in oltre 60 paesi e sette lingue (Italiano, tedesco, inglese, spagnolo, francese, russo, cinese) il prossimo 26 ottobre su etichetta Sugar. Il tenore torna alla pubblicazione di testi originali a distanza di 14 anni da “Andrea” e lo fa senza scendere a compromessi. Testi che parlano d’amore e che profumano di bellezza, canzoni nate da penne famose e non e che sono state scelte secondo un implacabile criterio di ricerca e selezione. Tanto pop in questo nuovo album di Andrea Bocelli e tante collaborazioni che testimoniano la voglia di rimettersi in gioco da parte di un artista di calibro mondiale. Lui, che si è esibito per alte cariche di stato, nobili e famosissimi, sceglie di sporcarsi le mani e coinvolgere anche i suoi stessi figli perché “Non è ancora il tempo dei ricordi, è tempo di guardare avanti”.
“Ci sono voluti 14 anni perché le note sono solo 7, perché ci sono milioni di brani in giro e serve tanto tanto per scriverne e sceglierne di davvero belle, di quelle che possano scandire la colonna sonora quotidiana di ciascuno di noi. Il titolo dell’album è “Sì”: una parola semplice, funzionale, incisiva. Una parola positiva, di cui abbia realmente bisogno in un tempo difficile. Questo titolo è poetico e scalda il cuore, per me che sono un inguaribile ottimista è assolutamente perfetto”, racconta Bocelli.
“In questo lavoro canto con mio figlio Matteo, studente di canto in conservatorio nel brano “Fall on me” e ho scelto di far suonare mio figlio Amos, che da anni studia pianoforte su mia indicazione. Sono felice di questo risultato, il linguaggio canoro di mio figlio è potente e ispirato, ho scoperto da poco di questo suo dono, ora gli toccherà imparare la parte tecnica”.
12 canzoni e quattro bonus track che celebrano l’amore, la famiglia, la fede e la speranza, sotto la produzione del leggendario Bob Ezrin (Pink Floyd, Lou Reed, Alice Cooper, e tanti altri):
“Il suggerimento è arrivato dalla mia casa discografica, ci siamo incontrati in una bella giornata di sole in Versilia, ci siamo trovati d’accordo senza momenti di tensione. Abbiamo lavorato in casa per cui le registrazione hanno tratto particolare beneficio dal fatto che cantavo solo quando ispirato, quando mi sentivo a mio agio e con la voce al meglio”.
Tra riferimenti tematici a Bach, Massenet e Fauré (inseriti all’interno di brani pop), sono tante, preziose e sorprendenti le collaborazioni del progetto, con i contributi di alcuni dei più grandi nomi della musica internazionale. L’amico Ed Sheeran dopo il successo planetario di “Perfect Symphony” torna a duettare con Bocelli in italiano in “Amo soltanto te”, canzone dell’album arricchita da un testo pregiato firmato da Tiziano Ferro:
“La collaborazione con Ed Sheeran è stata una delle cose più simpatiche ed esilaranti degli ultimi anni. Ed è un soggetto sui generis, ho molta stima di lui. Da tempo aveva pensato a questo duetto con me, ho accettato di farlo, mi ha mandato la sua canzone a casa, l’ho cantata come mi sembrava andasse fatto ma dopo qualche giorno ha preso un aereo ed è venuto a trovarmi perchè non gli era piaciuto cosa avevo fatto. Ritenevo che cantare da tenore fosse come entrare da elefante in una cristalleria ma Ed era determinatissimo e ho dovuto cercare un compromesso. Dato il risultato, non ha avuto tutti i torti. Mi ha molto colpito, Sheeran è un ragazzo ispirato e molto preparato”.
Tra gli altri spicca la collaborazione con l’icona femminile del pop, Dua Lipa che unisce in maniera sorprendente la sua voce a quella del tenore su “If Only”. La versione italiana del brano “Qualcosa più dell’oro” è stata firmata del medesimo sodalizio artistico che diede vita a “Con te partirò”, Francesco Sartori e Lucio Quarantotto, ultima canzone che hanno firmato insieme, prima della prematura scomparsa di Quarantotto.
La superstar del crossover Josh Groban, poliedrico cantautore e produttore multiplatino, duetta su “We Will Meet Once Again”, brano che richiama la nobile tradizione del musical, dopo aver rodato l’equilibrio delle loro voci in una versione di “The Prayer”. La canzone, concepita dallo stesso Groban con il testo di Marco Guazzone mantiene la stessa dolcezza di una “preghiera”. E ancora, la star mondiale della lirica, Aida Garifullina canta con Bocelli una versione dolce e profonda di “Ave Maria Pietas”, per un brano senza tempo.
“Ho scelto più le canzoni che i nomi. Quando si tratta di fare arte, l’amicizia va messa da parte. Le canzoni vanno scelte se sono belle. Il brano di Riccardo Del Turco mi ha emozionato subito perché racconta la mia storia, “Qualcosa più dell’oro” è carica di significati che vanno aldilà della musica. “Un’anima” è una bellissima canzone scritta da Marco Guazzone, che non ho ancora conosciuto personalmente e che ritengo sia un autore indiscusso”.
Babbo premuroso, legatissimo alla sua terra e all’italiano, Andrea Bocelli non è mai entrato in confidenza con l’inglese perché “La lingua è una cosa seria, non puoi accontentarti di capire in modo sommario, sono le sfumature a insegnarti il significato vero delle cose”.
Tra le chicche dell’album la presenza anche di uno dei più brillanti artisti italiani, Raphael Gualazzi, che firma la musica e il testo di “Vertigo”, oltre a suonarne il pianoforte. La musica, armonicamente articolata, sposa perfettamente il testo surreale come una poesia contemporanea, e si offre all’ascolto in una molteplicità di sfaccettature.
“Il brano mi è piaciuto subito tantissimo ma non potevo cantarlo a mio modo, ho trovato l’unica soluzione possibile, cantarlo avvicinandomi al modo di Raphael e alla sua personalità. Trovo che il virtuosismo al pianoforte sia assolutamente avvincente.”
Ad aprire l’album “Ali di libertà” scritta e composta da Davide Esposito, pluripremiato autore naturalizzato francese.
Ospiti d’eccezione anche 60 piccoli coristi di Haiti, luogo spesso dimenticato, supportato da sempre dalla Fondazione del tenore. Selezionati tra migliaia dallo stesso artista, 60 bambini haitiani di età compresa tra i 9 e i 15 anni, grazie alla Andrea Bocelli Foundation (con il suo partner locale in Haiti Foundation Saint Luc), hanno dato vita al progetto “Voices of Haiti”. Lo speciale coro ha accompagnato il tenore in diverse tournée in tutto il mondo e ora ha prestato la propria voce e i propri “colori” a due brani dell’album “Dormi Dormi” and “Gloria gift of life”, trasmettendo speranza e bellezza.
Raffaella Sbrescia