Continua il viaggio sonoro di “Napoli Dea Madre”, il progetto musicale coordinato da Fiorenza Calogero nell’ambito del Forum Universale delle culture e ideato dall’associazione Antares con il sostegno del Ministero per lo sviluppo economico, dell’Unesco, della Regione Campania e del Comune di Napoli. A scaldare il palco del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, nel corso del concerto tenutosi lo scorso 10 novembre, l’artista palestinese Amal Murkus. Attivista e simbolo di un canto pacifista, radicale, suadente e materno, Amal ha presentato un concerto incentrato sulla tradizione mediterranea ed il tipico e folklore palestinese.
Attraverso un fitto percorso tra i titoli degli album “Shauq”, “Baghani (I Sing)” e l’omonimo “Amal”, la cantante, che ha avuto diverse esperienze teatrali e cinematografiche e che ha collaborato con Robert Wyatt, Mercedes Sosa, gli Stadio, Enzo Avitabile, Noa e Joan Baez, ha deliziato il pubblico con un mix antologico supportata da Firas Zreik (kanon), Naseem Dakwar (violino e oud), Nizar Khater (pianoforte) e, a sorpresa, dal coinvolgente contributo di Enzo Avitabile. Con la sua voce dotata di particolare tempra e carica emotiva, Amal costruisce le sue canzoni conferendo loro un elevato contenuto socio-culturale con il dichiarato scopo di smuovere le coscienze dall’interno e, a giudicare dal riscontro del pubblico, la sua missione può considerarsi ampiamente riuscita.
Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone