“Via la faccia” è il titolo dell’album dei Sula Ventrebiancoprodotto da Ikebana Records ma è anche l’effetto immediato che questo lavoro fa su chi lo ascolta.
L’impatto è come un boato che avvolge e scortica la pelle: sonorità distorte, a tratti psichedeliche e nervose, rendono le tracce pericolosamente corrosive per l’animo.
Sasio Carannante (voce e chitarre), Giuseppe Cataldo ( chitarra, seconda voce), Mirko Grande (basso), Aldo Carannante (batteria), Salvatore Carannante (synth e tastiere), Caterina Bianco (violino) cantano le nere asprezze quotidiane disegnandole con schizzi visionari ed abili chiaroscuri onirici, suonandole attraverso una ricerca lirica introspettiva e sofferta.
Scorie metal, effluvi post grunge, fremiti rockeggianti e sinuose linee di archi impregnano, traccia dopo traccia, l’album del gruppo partenopeo.
Run Up è una originale ballata che pompa liquide metriche nervose, la brutalità di Strappi alla carne inciampa negli spigoli della vita mentre La peste è una detonazione di energia grezza ma le scorie delle scariche elettriche sono incanalate nei cunicoli suburbani di Uomini feroci d’amore del nero.
Ampio spazio allo strumentalismo selvaggio con Oca miamentre verosimili atmosfere western arricchiscono il sound di Erosa.
La dimensione ipnotica di Ragazza muta ed il belligerante sottofondo di Largo al re, precedono il macabro lamento di 32 denti ed il graffiante testo di Scheletro che chiude, degnamente, un disco incazzato.
Video: Run up