L’eterna ragazza del Piper, Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, torna sulle scene con “Meravigliosamente Patty” un concerto, costruito ed organizzato su misura per lei, dal Teatro Trianon di Napoli.
Ad accompagnarla sul palco una formazione ridotta per l’anteprima del tour che la vedrà protagonista nelle principali città d’Italia a partire dal prossimo mese di giugno.
In apertura le note, trasmesse in filodiffusione, di ‘Na canzone, l’ inedito brano cantato in dialetto napoletano da Patty e scritto da Paolo Morelli degli Alunni del Sole: «Mi piace cantare in altre lingue – aveva spiegato Patty durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – mi era già capitato di incidere delle canzoni in portoghese, cinese, inglese, francese, spagnolo, arabo, tedesco, giapponese, ma non in napoletano. Per me il vostro dialetto è una lingua, lingua della canzone per eccellenza, e mi piace frequentarlo quando posso, ma non c’è tempo per mettere in piedi lo splendido pezzo di Paolo Morelli».
Chi si accontenta, gode e noi lo facciamo, orecchie all’erta, lasciandoci deliziare.
Subito dopo, inizia la proiezione di un lungo filmato dedicato alla carriera della cantante ripercorrendo le tappe salienti di un viaggio artistico lungo ben 40 anni.
Poi arriva finalmente lei, di nero vestita, con una lunga e sfavillante giacca tempestata di lustrini e paillettes. Patty Pravo, visibilmente emozionata, è subito accolta da uno scroscio di applausi sulle note de Il paradiso e l’indimenticabile E dimmi che non vuoi morire.
La charmante gestualità della Pravo ed il fascino crepuscolare de La luna, scritta per lei da Vasco Rossi, introducono il pubblico alla ritmica più movimentata di Les Estrangers e Io ti venderei.
Patty Pravo, seleziona le sue hit conducendo il pubblico attraverso i generi da lei toccati durante gli anni, dal beat, al pop, alla chansonne francesce, al rock, senza mai perdere l’allure da diva che da sempre la contraddistingue.
Il mood del concerto si fa più intimo con le versioni acustiche di Se perdo te e Pazza idea ma è con le sfumature jazz di Qui e là che la verve di Patty si fa simpaticamente irriverente. La prima parte del concerto si conclude con una spagnoleggiante rivisitazione de La bambola e la nostalgica bellezza di Pensiero stupendo.
La seconda parte della serata si apre, invece, con la voce, registrata alla radio, di Vasco Rossi che tesse le lodi di Patty, omaggiate sul palco, tra l’altro, dai Virtuosi di San Martino, dagli Osanna con Lino Vairetti e dall’argentino Diego Moreno.
In chiusura, un simpatico talk show, ideato da Giorgio Verdelli, direttore del Teatro Trianon, ha visto Patty Pravo protagonista di un botta e risposta con delle domande poste direttamente dal pubblico presente in platea. Tra le tante curiosità, emerse durante il dibattito, è spiccata la sua genuina spontaneità, il senso dello humour ed un’immediata prontezza di spirito: “ Mi sto bene così come sono, spiega Patty, la mia vita è stata sempre scandita dalle mie scelte, ho fatto tante cose e ho provato a fare tanti generi musicali, spero di essere riuscita a farli sempre bene pur restando me stessa”.