Lo Stadio Arechi di Salerno è stato il testimone di una gigantesca festa: il concerto di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti,che, a 46 anni, si è scatenato su un enorme palcoscenico circolare, ripercorrendo 25 lunghi anni di carriera come un eterno Peter Pan.
L’ecletticità del suo repertorio, pesantemente rimaneggiato e stravolto, in chiave elettro dance ha scandito il concerto divertendo ed emozionando il pubblico come in una bolla di felicità.
La musica di Jovanotti, sebbene in continua evoluzione, è carica di vibrazioni positive che affascinano un po’ tutti ed è per questo che il suo pubblico non conosce limiti di età, di sesso, di religione, di provenienza. In un melting pot di note, occhi, braccia e sorrisi Jovanotti è passato dal western di Django, per introdurre la sua band di supereroi, al rap delle origini, alle sue ballatone senza tempo al pop, innervato di dance, degli ultimi anni.
Brillante, gasato, felice ed emozionato il Lorenzo nazionale dispensa sorrisi, smorfie e simpatici siparietti tra innumerevoli e “scenografici” cambi d’abito.
In questo suo Backup tour Jovanotti ha voluto mettere tutto sé stesso e anche di più: tutte le canzoni, più o meno note, un omaggio alla canzone d’autore italiana, aneddoti della sua infanzia, dediche alla famiglia, un piccolo sermone di incoraggiamento ad un Italia mortalmente ferita dai problemi, luci in 3D, cori da stadio ed effetti visuali d’ artista. E ancora, marce, raggae, ska, hip hop, rock, metal e chi più ne, più ne metta.
La verità, però, è che quando Lorenzo dà spazio alla sua voce e alle dolci parole di canzoni come Le tasche piene di sassi, A te, Baciami Ancora o l’indimenticabile Gente della notte, non serve nessun tipo di orpello per sentire un brivido di emozione serpeggiare lungo la schiena.
Il concerto, tuttavia, vuole essere una festa e festa sia: decibel sparati a palla per Ti porto via con me, La notte dei desideri, Tensione Evolutiva, Il più grande spettacolo e l’ever green L’ombelico del mondo.
L’eterno giovane Lorenzo, vuole stare collegato, vivere d’un fiato, pensare positivo e vivere come viene, viene mentre la pioggia cade giù.
Forse il suo buonismo può sembrare un po’ smielato ma Jovanotti vince la negatività e convince con la sua personalissima e ottimista chiave di lettura della vita.
‘In questa notte fantastica, che tutto sembra possibile, mentre nel cielo si arrampica, un desiderio invincibile che lascia una scia’, canta Jova che, prima di salutare tutti ribadisce, a più riprese, “Possiamo farcela!” .
Ce la faremo sul serio? Domani, si vedrà.
Foto di: Giovanni Somma