April Fools è l’ omonimo album d’esordio con cui 3 tre giovani campani di talento hanno coronato un sogno iniziato nel 2004.
Gabriele Aprile, interprete ed autore della band, fonde carisma, estensione vocale e creatività con le striature del suo animo black mentreAlessandro Stellano al basso e Vincenzo Girolamo, alla chitarra, danno vita ad un groove eterogeneo ed accattivante.
L’approccio pop-funk delle 9 tracce di cui si compone il lavoro degli April Fools, trova uno sfogo naturale nelle contaminazioni cantautoriali che invadono i testi mentre l’espressività della lingua italiana cerca e trova, con successo, un canale di collegamento con l’emotività che caratterizza la black music.
Si passa dagli arrangiamenti pop di “Semplicemente (taggato)”, una semplice canzone che racconta l’amore ai tempi di facebook, alla carica adrenalinica di “Movimento” dove la versatilità della voce di Aprile è quanto mai evidente. La precarietà sviscerata dalle parole di “Stand by” è scandita da un rock che scova e che scava negli angoli più concavi del cuore mentre il blues ovattato di “Dicembre” ci trascina tra le liriche de “Nella mia città” dove “Luna pensa al suo domani, camminando a pugni chiusi e dalle ombre delle strade si difenderà”.
“Sul ghiaccio” è una parentesi leggera e movimentata che introduce l’ascoltatore nel racconto di “Cronaca di un volo”: una drammatica ballad di denuncia sociale che tocca il cuore e che lascia interdetti. Le parole di “ Respiro” si sprecano, rinfacciano, tradiscono, lasciano tracce, illudono, convincono, confortano mentre i rimpianti si nutrono dei “Se” del brano con cui si chiude un cd, che, nonostante tutto, lascia spazio a pensieri e prospettive.