Arriva direttamente da Milano l’astro nascente del rap italiano, Fedez, nome d’arte di Federico Lucia, che si è esibito ieri in concerto all’Arenile Reload di Napoli con un mirabolante show.
Decine di centinaia di giovanissimi fan sono accorsi, con tanto di genitori al seguito, alla corte del talento classe ’89.
Tanta elettronica nei suoi brani, leggeri e comprensibili anche a primo impatto ma pregni di contenuti. “ Un sacco di ragazzi scappano appena sentono odore di predica, spiega Federico, ecco perché il mio obiettivo è raggiungere loro, non quelli che già la pensano come me”. La sa lunga Fedez che, seppur giovanissimo, ha all’attivo numerose collaborazioni di prestigio ed ha già conquistato il disco di platino con il suo ultimo album “Sig. Brainwash- L’arte di accontentare”.
In un tripudio di telefonini super tecnologici, i-pad e tablet la serata si apre sulle note dell’abicì della musica rap e hip hop che conta mixata da un sorprendente dj Zak.
Poi, dall’irriverente scenografia, arriva sul palco Fedez, sorpreso e divertito dal calore del pubblico, accompagnato da Denny La Home, Sopreman e Fausto Cogliati, direttore artistico dell’ultimo album di Fedez nonché produttore artistico e autore di tutti i successi degli Articolo 31 e successivamente di J Ax.
Il concerto è un divertente concentrato di canzoni, riflessioni, balli e performances. Tra le hit più gettonate: Polaroid, Pensavo fosse amore e invece…, Faccio brutto. Tutti brani appartenenti al repertorio, ormai affermato, di questo giovane talento che non smette mai di coinvolgere il pubblico con simpatici siparietti che si tratti di un cartonato di Gue Pequeno o una pistola che spara fumo. Parterre in delirio sulle note di Reality show sulla base di Rock Party Anthem degli LMFAO e su quelle di Tutto il contrario dove il pubblico è girato completamente di spalle.
Non solo show per Fedez: i suoi testi contengono una sottile ma efficace linea di denuncia sociale, ne sono un esempio i brani Si scrive schiavitù, si legge libertà e Milano bene, tanto per ribadire che ai giovani non basta respirare aria fritta.
Ampio spazio anche alla satira televisiva: sulle note della sigla del programma Uomini e donne, Fedez seleziona 4 ragazze dal pubblico e le fa salire sul palco per cantare insieme a lui lo spassoso brano Single a vita. Subito dopo è il turno del potenziale tormentone estivo intitolato Alfonso Signorini, in qui il protagonista è proprio il celebre giornalista in veste di “eroe” nazionale spazzaguai. Il momento topico del concerto arriva sulle note de Il cigno Nero, brano cantato da Fedez con Francesca Michielin, il quale ha ottenuto in pochissimo tempo più 14 milioni di visualizzazioni su Youtube.
Sa bene come va il mondo Fedez, ormai star mediatica, ecco perchè la sua voglia di esorcizzare i mali del mondo conduce il pubblico su e giù sulla sua personalissima giostra. Guai a scenderne però, la realtà è ben altra cosa.