L’equinozio di primavera porta una ventata di novità nel mare di note in terra partenopea.
Dopo tre anni in giro tra Festival, concerti ed una serie di premi vinti su e giù per l’Italia, i JFK & La sua Bella Bionda presentano la loro opera prima intitolandola “Le conseguenze dell’umore”.
I fratelli Lelio e Federica Morra, insieme a Gianmarco Libeccio alla chitarra e Fabio Caliento alla batteria, convergono le loro velleità da “cantastorie di strada” in un progetto delicatamente fresco e finemente intarsiato di chicche acustiche, prodotto da Ninni Pascale per Polo Sud e diretto da Ernesto Nobili.
Ritmi folk, sottilmente rockeggianti, donano una frizzante melodia ai contenuti creando un’atmosfera suadente che esalta le belle voci dei fratelli Morra.
Il cd comprende dieci tracce che, senza alcun filo conduttore, tratteggiano lo sviluppo di uno stato d’animo sempre diverso. “Il pezzo dell’estate” alterna l’atmosfera latina dell’intro ad una evoluzione hard-rock del ritornello, “Ci penso io” racconta di luoghi da cui si parte e da letti da cui si esce partendo da una sofferenza che vive di una speranza mentre “Gente comune” è la fotografia di una insonne notte vissuta tra le mura di un ostello francese. “ Non è poi così male vivere senza pensare a cose che fanno male”, cantano i JFK a cuor leggero, mentre chitarre acustiche, ukulele e xilofono creano un delicato sottofondo per “La musica”.
Brano di punta del disco è “Stasera”, gioiellino dal sound tipicamente anglosassone, nato da una suggestione notturna di Lelio.
I racconti racchiusi in questo cd dipingono, col sorriso sulla bocca, la quotidianità di una generazione che parla di sé e delle piccole cose che scandiscono un presente quanto mai precario.