“To remind you” è il titolo del’eclettico disco degli Eleven Fingers prodotto dalla In the bottle records.
Dieci tracce assolutamente varie ed eterogenee compresse in un cassettone dal fondo perduto. Andrea Grazian (chitarra), Anna Cavazza(voce e piano), David Merighi (voce e piano), Daniele Merighi (voce e batteria), Stefano Bortoli (chitarra e synth) e Stefano Zerbini (basso) compongono la loro musica con piacere e per il piacere di farlo, le loro canzoni seguono solo parzialmente la scia dell’evoluzione del pop-rock di matrice indie americana, tutto il resto appartiene ad una sfera sperimentale, pregna di richiami, riferimenti, spunti, sviluppi.
L’approccio emozionale di Again ed il caldo giro di basso che attraversa To remind you si sposano con un delicato intreccio alle ovattate atmosfere jazz di White boots e Behind our best mentre il sound rockeggiante di Dear Tom si fa aggressivo sulle note della malinconica Everything is far away. Gli Eleven Fingers vivono con ampia libertà la loro carica espressiva e se in Growin’up kids si lasciano ammorbidire dalla sobrietà del pop è in One day che si fa largo una raffinatezza amabilmente amarcord.
L’ossessività dell’assolo strumentale che chiude Like a dog without bone è come un lamento sottile, infinito e finalizzato ad insediarsi nell’animo perennemente insoddisfatto di noi poveri diavoli che viviamo i mali dell’era postcontemporanea.