Alberto De Benedetti,in arte Bobby Soul, e Alessio Corsi presentano Live at Mag Mell un album registrato interamente dal vivo al Mag Mell di Alessandria.
Quella di Bobby è una delle voci più straordinariamente black della scena musicale italiana.
In questo disco, composto da 8 cover d’eccezione e 6 inediti, il duo modulare dei Bobby Soul si lascia accompagnare dalla batteria di Massimo Tarozzi, dal basso di Alberto Parodi e dalla chitarra elettrica di Andrea Alessioraschiando la corteccia di ogni brano fino a farne affiorare la linfa in superficie.
Le evidenti influenze stilistiche afro-americane si sposano con un blues autentico e lascivo creando un vorticoso melting pot emozionale.
Il disco è un susseguirsi di esperienze sensoriali: l’effervescenza di Freedom di Richie Havens è solo l’antifona dei funkeggianti ritmi di Use me di Bill Withers. I vocalizzi di Alberto De Benedetti in Let’s get on it regalano il passepartout per addentrarci nel pathos dell r’n’b di Way down in the Hole di Tom Waits e Come on in my kitchen di Robert Johnson.
La tortuosa discesa agli inferi del dolore più feroce continua sulle note de Smokestack Lightningdi Howlin’ Wolf un attimo prima di trovare riparo tra i meandri ovattati di The trill is gone di B.B. King. La singolare interpretazione di Personal Jesus dei Depeche Mode chiude la sfilza dei superbrani del passato ed è volta della romantica Sometimes Somebody.
Tra i rimpianti e i rimorsi di Per chi viene dopo, si fa strada il cinismo celato de Gli occhi mezzi veri e mentre Insieme è il brano più “pop” del disco, Nero è quello più intenso e dannato di questo live album che si chiude con lo straziante urlo di Non è un do ut des.