Sfera Ebbasta sull’Olimpo con “Rockstar”. Sì, ma che fine hanno fatto i palazzi?

Sfera Ebbasta - Rockstar

Sfera Ebbasta – Rockstar

“Vogliono toccarmi come se portassi fortuna. Sembra tutto in miniatura se lo guardo da quassù”. Dalla vetta delle classifiche musicali italiane parla, infatti, Sfera Ebbasta con il suo nuovo album intitolato “Rockstar”, pubblicato per Universal Music Italia. Con 11 brani in classifica, il suo ultimo lavoro è quello più venduto del momento ma c’è da chiedersi perchè e che tipo di riflessione c’è da fare a questo proposito. La trap è sicuramente il genere musicale più apprezzato dalle nuove generazioni: un suono annichilente, oscuro, a tratti ossessivo, spazza via il resto dei pensieri, sospende in aria la testa; ecco l’evasione. C’è poco da recriminare al 25enne rapper di Cinisello Balsamo, il suo connubio artistico con Charlie Charles funziona e bene. La formula è ancora fresca, urban, cittadina, popolare.
Quello che ci fa storcere il naso sono i testi, i messaggi, l’autorefenzialità e la superficialità che viene osannata a piè sospinto. I punti cardinali di chi scrive e chi ascolta sono distanti anni luce dai valori in cui siamo abituati a credere. I temi di testi autobiografici partono da un fertile contesto periferico finendo per allontanarsene. Povertà, sacrifici, sforzi vengono denigrati, i vincenti sono gli sfaticati che pensano al modo più facile e veloce per arricchirsi a discapito di tutto il resto.

Sfera Ebbasta - Rockstar
Sfera parte dalla piazza con il culo sull’autobus, arriva a youtube e infine in vetta alla classifica FIMI. Dovrebbero farci caso i suoi tanti estimatori che cercano evasione, che si vogliono principalmente divertire e pensare il meno possibile a tutto un orizzonte problematico : nel mondo di Sfera ora ci sono belle donne, droghe, club e una valanga di soldi. Dove sono finiti i palazzi? Tra una rima e l’altra eccoli ricomparire per poi sparire nell’oscurità. Sfera si mangia la rabbia, sputa in faccia alla voglia di indagare e capire come una realtà sempre più difficile e deprimente. La sua indolenza però piace e strapiace, il suo posto nello star system è quindi insindacabile. Evviva l’autocelebrazione, l’individualismo, l’eccentrico egocentrismo, la sterile apparenza. Bando alle rime scomode, all’originalità. Ma d’altronde questo è il misero specchio dei tempi che viviamo.

TRACKLIST

1 Rockstar
2 Serpenti A Sonagli
3 Cupido Ft Quavo
4 Xnx
5 Ricchi X Sempre
6 Uber
7 Leggenda
8 Bancomat
9 Sciroppo Ft Drefgold
10 20 Collane
11 Tran Tran