“Senza vele” è l’ep d’esordio di Paolo Adduce, in arte Maltese, disponibile in tutti i digital stores dal 16 giugno. Il cantautore torinese canta il nostro mondo scrivendo in maniera incisiva ed efficace. I suoi testi sono curati e offrono spunti di riflessione ad ampio raggio: si va dalla quotidianità, all’attualità politica, all’involuzione contenutistica dei mass media fino alla purezza dell’amore e dei sentimenti più intimi. Il primo brano è “Déjà vu”: tra ricordi nel lavandino, la sveglia del mattino ed il mantra “ tutto si fa, tutto si sa” s’insinua un orecchiabile ed originale arrangiamento che, senza strafare, convince e stimola all’ascolto. “Monsier Bardot” è il racconto di un uomo inibito dalla paura di amare: “io soldato e lei sabina, i suoi occhi rapirò”: scene, visioni e fotogrammi di un amore innescato da un buon bicchiere di vino. “Bacco, tabacco e un poco di pazienza”, quegli gli ingredienti clou per far fronte a “Il notiziario”: “Fermi tutti inizia il mio programma preferito/sangue,cucina, celebrità /lo capisci solo se lo guardi inebetito /qui la gente è matta./Dice che la guerra arriva prima della pace/che un ragazzo buono ha ucciso il padre in modo atroce/si ma avete visto i nuovi capi di Versace /Zitti canta Albano, che bella voce! E poi, ancora,“Rivoluzione! Grande fratello!/ma il mio stipendio finisce sempre sul più bello/Semplicemente, manipolando i desideri della gente/che da quel poco poi non gli rimane niente non è abbastanza, piangere, fino alla prossima vacanza. Il mondo brucia/Il mondo è stanco /Mi sono perso/E già mi manco /Vorrei parlarti/Nella speranza che tra me e te, si accorci la distanza”. Abbiamo scelto di riportare alcune delle strofe del testo per lasciarvi intendere che ogni singola parola scritta da Maltese è più sufficiente nel rendere il fedele ritratto di una società contorta, confusa e ripiegata su se stessa.
“Io non ti voto più”, già “Premio Radio Kiss Kiss” è un testo brillante e più che mai attuale: offese, promesse, attese, leggi, intese, tasse, guerre, crisi pilotate e falsi ideali trovano posto nella voce calda di Maltese e nella delicata ed elegante tromba accompagnata da un sound electro-western. Il ribaltamento del valori ci lascia allo sbaraglio tra i sentieri della vita ma non tutto può essere perduto. La poesia, il pudore, la delicatezza esistono ancora, sono piccole gemme che vanno accuratamente individuate, protette, valorizzate. Maltese ne è fortunatamente in possesso è se in “Senza Vele” l’amore sopravvive alla monotonia, grazie ad un ultimo giorno di magia, “Nel bosco delle more” una coltre di sogni ci traghetta via lontano in un altrove dove ogni giorno è da inventare.
Raffaella Sbrescia
Video: “Déjà vu”