Pubblicato lo scorso 29 aprile, “Odiare” è il nuovo singolo di Cecilia Cipressi, in arte Syria. Il brano precede il nuovo disco di inediti dell’artista, in uscita a fine maggio. Syria, da sempre dotata di un innato sperimentalismo musicale, è riuscita ancora una volta stupire il pubblico facendosi interprete di un brano scritto per lei da Max Pezzali, curato da Fortunato Zampaglione e Francesco De Benedittis, sotto il profilo musicale, e realizzato da Fish, riconosciuto come uno dei produttori più noti in Italia. Suoni, mani, menti e voci, molto diverse tra loro, si sono congiunte in un unico progetto che, seppur incentrato su una tematica universale quale è l’odio d’amore, profuma di nuovo grazie al trascinante groove dettato dall’impronta dubstep che caratterizza l’arrangiamento del brano.
La canzone, così come accennato in precedenza, descrive il momento subito successivo alla fine di una storia, la protagonista si ritrova a sbirciare tra le foto dell’ex in piena notte e, prendendo spunto da consuetudini sociali ormai consolidate, concentra le proprie attenzioni su quelle foto che racchiudono il mondo e le insicurezze delle persone. Tra “pose allegre false” e “pose false colte”, il suo lui si rivela un inguaribile bugiardo. Piuttosto che riconoscere il proprio errore di valutazione ed il conseguente fallimento, dettato da un investimento emotivo fin troppo grande, Syria canta l’odio. Un odio che cela le vampate di dolore, il tormento dei pensieri, la consapevolezza di aver sbagliato a fidarsi. Il successo del brano è dato da una ritmica coinvolgente che, lontanissima dalle solite ballad strappalacrime, prova a costruire un primo tassello dell’armatura che ogni giorno ci occorre per lottare con le mani e con i denti.
Raffaella Sbrescia