Lo scorso 23 maggio, nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Lavinia Mancusi e Gabriele Gagliarini, insieme con l’orchestra di musica greca Evì Evàn, hanno dato voce alle armonie e ai ritmi che abitano il bacino del Mar Mediterraneo. Un omaggio personalissimo ed originale alla storia di un territorio che, anche dopo millenni, continua ad emanare fascino e a trasudare bellezza. Vento, acqua, terra, fuoco sono ancora gli elementi chiave per interpretare le sfumature del calderone di storie che, artisti di tutto il mondo ci raccontano, cullando sogni, ricordi e speranze.
“L’uomo è diventato stanziale ma la musica è rimasta nomade e noi e la nostra cultura siamo i frutti di tale movimento”, questo è il messaggio racchiuso in “Semilla”, il lavoro discografico che Lavinia Mancusi cantante, violinista e percussionista ha creato insieme a Gabriele Gagliarini, percussionista di origini peruviane, tessendo le trame di un interessante percorso di ricerca strumentale, inseguendo contaminazioni fra tradizioni centenarie e sensibilità contemporanee.
Termine derivato dallo spagnolo e indicante la “semina”, “Semilla” sparge semi musicali che, pur nella loro diversità, germogliano vicini e ci parlano di un’umanità nomade e poetica.Il disco si apre con “Angela Rè” un brano scritto da un anonimo napoletano del XVIII secolo e arricchito da un suggestivo e coinvolgente arrangiamento, perfetto per mettere in evidenza l’intensa e potente vocalità di Lavinia.
Davvero molto riuscita è “Alba (da Durazzo ad Otranto)”, la pizzica ospita il violino di Olen Cesari creando un amalgama sonoro di pregevole qualità. “Omenaje A Rosa (Bottana De To’ Ma)” e “Omenaje A Rosa (Cu’ Ti Lu Dissi)” sono grida di dolore a cui è impossibile rimanere indifferenti. La malinconia impressa ne la “Tarantella del Bosforo” ritrova lo stesso mood anche nello struggente “Fado Romanesco ”. Il disco presenta una struttura ciclica, il brano di chiusura è, infatti, “O Sole ‘E Pulecenella”: dopo essersi spinta, in lungo e in largo, attraverso le culture del sud del mondo, Lavinia Mancusi ritorna al luogo di partenza piena di tesori e ricchezze da reinvestire nella prossima tappa di una carriera destinata a brillare.
Raffaella Sbrescia
Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti