Vulcanica e travolgente. Questa è la Beth Ditto che per 17 anni ha capitanato i Gossip. Oggi ritroviamo la cantante in veste di solista. L’occasione è l’uscita dell’album “Fake Sugar”, pubblicato su etichetta Virgin Records. Frutto della collaborazione con Jennifer Decilveo, questo lavoro mette in risalto la vocalità di Beth ponendo l’accento su variegate sfumature di suono. Nelle dodici tracce che compongono la tracklist, Beth Ditto si muove tra passato e presente con disinvoltura e carisma. Il graffio, la sensualità, il piglio glamour del suo tocco rivestono le trame delle sue canzoni tessendo le fila di un caleidoscopico insieme di blues, pop, rock e soul. Il disco si apre con la fortissima “Fire”: cruda, carnale, innervata di “sporche” spruzzate underground. Infuocata anche “In And Out”: un’aura anni ’70 avvolge un clubbing d’èlite. Il calore del sud fa capolino nella title track “Fake Sugar” mentre la ritmica definita e avvolgente di “Savoir Faire” apre la strada a “We could run”, il brano che forse più di altri racchiude l’essenza della Beth Ditto di oggi. Calda e pulsante l’anima di “Oo la la”, superfluo “Go Baby Go”, il tributo ad Alan Vega dei Suicide. Non mancano un paio di ballate, rispettivamente intitolate “Love in real life” e “Lover”. Il brano più interessante dell’ultima parte del disco è “Do you want Me To” in cui Beth Ditto si apre al conflitto interiore esternandolo servendosi di una cornice sonora molto corposa e variegata. La tracklist si chiude con l’onirica “Clouds” (Song for John); un modo per offrire l’ultima pennellata artigianale ad un lavoro che si presenta come un modo per scoprire i lati di Beth Ditto che fino a oggi erano rimasti un po’ in ombra.
Video: Fire
Dopo i concerti sold out della scorsa primavera a Berlino, Parigi e Londra, e la partecipazione ad alcuni Festival come il Montreux Jazz Festival, è stato già annunciato il tour americano. L’artista farà tappa anche in Italia per un’unica data al Fabrique di Milano sabato 30 settembre.
Raffaella Sbrescia
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