“Almanacco del giorno prima”, Dente è vintage

denteRegistrata tra la polvere e il silenzio di una ex scuola elementare di Busseto (Parma),  “Almanacco del giorno prima” è la quinta prova discografica di Dente. In questo nuovo lavoro, il cantautore di Fidenza, al secolo Giuseppe Peveri, classe 1976, si è ispirato alla tradizione dell’almanacco, una sorta di calendario lunare, che veniva di solito utilizzato per fornire previsioni del tempo, indicazioni per i contadini e i marinai, seguendo l’idea di ricercare nel passato le previsioni del futuro. Il disco nasce, in realtà, da un percorso che si snoda nel tempo: ci sono canzoni scritte recentemente ma anche vecchi colpi di fulmine. Epoche mai vissute, ritmi retrò, nostalgica malinconia tratteggiano un piccolo grande rifugio per la mente che sa di niente sapere. Dente intaglia e cesella testi introspettivi, lasciandosi ammaliare, con ironico distacco, dal suo gusto per il passato che ispira e determina questo nostro futuro.

Dente

Dente

“Il coraggio finisce qui sulle pagine di un quaderno pieno di bugie”, canta Dente in “Chiuso dall’interno”, un brano che si chiude con l’istantanea di un addio.  “Chi non muore si ripete”, sentenzia l’artista in “Invece tu”, una traccia dal sapore esotico e dal cuore debole mentre “Miracoli” gioca su una serie di contrapposizioni che spiazzano e sorprendono: “Chi vuole sognare, sogna ma c’è chi gli occhi non li chiude più”. “Fatti viva” è, senza dubbio, il brano che, più di tutti, esplicita la propria struttura amarcord: “Com’è sporca la vita negli angoli”, canta Dente, mentre i giorni di “Al Manakh” passano lasciando la palla alle stagioni e i sogni vengono venduti in “Un fiore sulla luna”. “Una cosa si muove ma tutto il resto è immobile” nel volo mancato di “Coniugati passeggiare” ma è in “Gita fuori luogo” che la fatica di vivere emerge in tutto il suo peso. “Casa mia” è la descrizione di un’anima che si fa spesso del male, la cui piccolissima porta, rimane, tuttavia, sempre aperta. Sentimenti che fanno a pugni, che bisticciano, che stonano sono quelli di “Meglio degli dei”, accompagnati da “I miei pensieri e viceversa”: un dicotomico ed ironico distinguo tra personalità diametralmente opposte. Il malinconico finale di “Remedios Maria” è, per concludere, la fotografia hippie di un sogno tutto al femminile.

 Raffaella Sbrescia

Le date dei prossimi concerti del tour di Dente:
24/03 Teatro Puccini (Firenze)
25/03 Teatro Duse (Bologna)
28/03 Teatro Nuovo (Verona)
29/03 La Fenice (Senigallia, AN)
30/03 Teatro Novelli (Rimini)
31/03 Teatro Morlacchi (Perugia)
07/04 Teatro Colosseo (Torino)
13/04 Teatro Nazionale (Milano)
15/04 Auditorium Parco della Musica (Roma)

16/04 Teatro Acacia (Napoli)

Video: “Invece tu”

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