Un riscatto che passa dalla sofferenza. Questa è stata la chiave di lettura del Concertone Finale de La Notte della Taranta, tappa finale dei sedici appuntamenti itineranti che hanno attraversato il Salento. Un’edizione tutta al femminile con Carmen Consoli nei panni di Maestra Concertatrice e tante illustre colleghe del calibro di Nada, Tosca, Fiorella Mannoia, Buika e la ex corista dei Rolling Stones Lisa Fischer strette intorno a lei.
Concepito come rito guarificatore, l’evento è stato rimodulato in seguito al terribile sisma che ha sconvolto il Centro Italia con una gara di solidarietà che ha trasformato l’evento di Melpignano nella prima grande manifestazione a sostegno delle vittime del terremoto attraverso la devoluzione a loro destinata dei cachet degli artisti, dei direttori artistici, dell’Orchestra e del corpo di ballo nonché dei proventi ricavati dalle vendite del cd della Notte e delle donazioni di quanti hanno mandato un sms al 45500.
Non solo solidarietà ma anche cultura.Mantenendo i piedi ben saldi nella tradizione Carmen Consoli, insieme a Daniele Durante (Canzoniere Greganico Salentino), che con lei ha costruito la struttura del concerto, ha scelto di proporre al pubblico una versione più ortodossa della Notte della Taranta senza tralasciare l’intessitura di sottili e complesse trame interculturali. Intensi i contributi delle ospiti di riguardo, belli da ascoltare gli storici brani proposti da Stefania Morciano, Alessandra Caiulo, Alessia Tondo, Enza Pagliara, Ninfa Giannuzzi, l’immancabile Antonio Castrignanò, Giancarlo Paglialunga, Antonio Amato e Luigi Marra. Preziose le coreografie ideate da Fabrizio Mainini splendidamente eseguite dai 10 ballerini popolari e dagli 8 accademici che hanno letteralmente incantato il pubblico per una notte povera di chiacchiere e ricca di sostanza.
Raffaella Sbrescia