Si è svolto lo scorso 11 luglio il secondo Venerdì d’Autore, l’incontro musicale ideato dalla giornalista Raffaella Sbrescia in collaborazione con il Caffè Letterario Intra Moenia di Piazza Bellini a Napoli. Protagonista della serata, la cantautrice siciliana Teresa Capuano, in arte Katres che, ad un anno di distanza dalla pubblicazione del suo primo ed apprezzatissimo album intitolato “Farfalla a Valvole”, ha cantato non solo alcuni brani estratti dal disco, di cui è autrice e produttrice artistica, ma anche deliziato i presenti con ben due brani che ascolteremo nel prossimo album, attualmente in lavorazione.
Riconosciuta come una delle penne e delle voci più promettenti d’Italia, Katres ha preso parte a numerosi Premi riservati ai più talentuosi cantautori della penisola, riscuotendo, spesso, non solo l’apprezzamento degli addetti ai lavori, ma anche prestigiosi riconoscimenti. Tra i suoi numerosi pregi, spicca una vocalità calda, morbida, potente e vellutata che, associata alla padronanza strumentale della chitarra e ad una personalità forte e decisa, determina il ritratto perfetto di un artista da tenere assolutamente in considerazione.
L’incontro a tu per tu con Katres si è svolto attraverso un incalzante botta e risposta, tra curiosità legate alle canzoni, agli ascolti, ai trascorsi e alle preferenze artistiche di un artista che ama scrivere di e per le donne. Proprio un percorso al femminile è quello che Katres racconta in “Farfalla a Valvole” ed è forse anche per questo che il primo brano in scaletta, eseguito rigorosamente dal vivo, voce e chitarra, è “Coiffeur”, il primo singolo estratto dall’album che tratta ironicamente dei cambiamenti e dei colpi di testa che, nelle donne, spesso implicano svolte esistenziali in atto.
A seguire “Conto e canto”, un susseguirsi di idee che si confrontano, che si scontrano, si smontano e poi cadono fino ad alleggerirsi come sogni in dissolvenza. Spazio anche al doppio legame di Katres alla Sicilia a e alla Campania: nata e cresciuta tra due grandi vulcani, Teresa racconta se stessa in “Madre Terra”, un brano agrodolce che ben si sposa con la metaforica immagine madre-figlia. Dedicato a Bianca d’Aponte, cantautrice e figura femminile a cui Katres dimostra di essere molto legata, attraverso una costante e fortunata partecipazione al premio musicale a lei dedicato, “Farfalla a valvole” è un album davvero molto ricco di parole, di poesia, di storie. Una di queste è “Via dalla mia vita”, un brano forte, intimo e adatto a rispecchiare lo stato d’animo di tutte quelle donne che, per colpa di un cuore troppo debole, si arrendono ad una vita in compagnia di un uomo che non le ama per davvero.
La musica, respiro del mondo di Katres, rappresenta lo spunto per tornare anche indietro nel tempo, ecco, dunque, spuntare in scaletta “Cu ti lu dissi”, un appassionato canto d’amore in siciliano, frutto della speciale penna di Rosa Balistreri. Piazza Bellini, in costante fermento, cede all’incanto della voce di Katres che, sulle note del brano intitolato “Non ho bisogno”, spicca il volo tra nuvole di leggiadri gorgheggi.
Come accennato in apertura, Teresa omaggia il pubblico del centro storico di Napoli con ben due brani che faranno parte del suo nuovo album, il primo s’intitola “Bla bla bla”: un brano ironico e pungente, incentrato sulla sostanza delle cose che ci circondano, mentre il secondo è “Ormai ho deciso”, una testimonianza caratteriale che non ammette repliche e che rappresenta un’ulteriore prova di maturazione autoriale dell’artista. In concomitanza con l’arrivo dell’estate, Teresa si è anche divertita ad interpretare “Spensierati giorni”, il racconto di un’avventura amorosa di quelle tipicamente estive vissute al mare. In chiusura, ancora un bis, con “Coiffeur”, un brano che, come la voce di Katres, nel cuore e nella testa, resta, resta, resta.
Raffaella Sbrescia
Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone