Protagonista del concerto tenutosi lo scorso 17 luglio nel cortile del Maschio Angioino a Napoli, nell’ambito della rassegna Summer Live Tones, diretta da Alberto Bruno ed organizzata da Ornella Falco, con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli e dell’Unesco, l’Orchestra Acustica del Pausilypon, diretta dal musicista Francesco Capriello, con la stretta collaborazione di Paolo Batà Bianconcini, ha offerto al pubblico una speciale esperienza artistica e culturale.
Nata da una consistente costola del progetto Bata’ Ngoma, gruppo afroreggae beat, che come una famiglia si allarga ed esplora sonorità nuove, l’Orchestra gode del patrocinio del C.S.I Gaiola Onlus e, anche per questa ragione, l’ensemble veicola un messaggio molto importante, ovvero il contatto dipendente e compartecipato con la natura. Il nucleo del repertorio offerto dall’Orchestra, composta da 14 elementi per lo più giovani e provenienti dal conservatorio di Napoli, si concentra sulla ricerca e lo studio di pratiche rituali e cerimonie afrocubane.
Pianoforte, contrabbassi, sezione di ottoni, percussioni e coro hanno dato vita ad uno spettacolo che, partendo da preghiere afrocubane, giunge al flusso tipico del reggae giamaicano senza, tuttavia, trascurare il cuore di Partenope. Al centro della coinvolgente scaletta proposta al pubblico, i canti tradizionali della Santeria dedicati agli Orichas, semidivinità appartenenti originariamente alla mitologia del popolo Yoruba dell’Africa occidentale, personificazioni di forze della natura: il destino Obatala, la purezza e l’intelligenza Changò, il fuoco e la musica Osain, il curandero Ochun, le acque dolci e l’amore Yemaya, il mare, la madre universale ed infine Inle: il medico. Un viaggio extrasensoriale che, grazie alla fusione tra musica e spiritualità, è in grado di offrirci nuovi orizzonti culturali ed un’inedita visione del mondo.
Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone