Irriverente, originale, dinamico e spiazzante. Il concerto tenuto dal re del porn groove Immanuel Casto e dalla cantautrice Romina Falconi all’Alcatraz di Milano, nell’ambito del “Sognando Cracovia Tour”, lo scorso 29 ottobre, ha fatto registrare un’abbondante ed entusiasta presenza di pubblico, accorso in massa per ballare e godersi un show originale e coreografico, arricchito dai numerosi e anticonvenzionali videoclip realizzati dallo stesso Immanuel nel corso di lunghi anni spesi a costruire con instancabile energia creativa quello che, ad oggi, rappresenta un filone musicale unico nella scena discografica italiana. All’interno della serrata scaletta proposta al pubblico, i due artisti, amici ed affiatati partner musicali, hanno inserito i propri brani ritagliandosi spazi e momenti ad hoc costruendo un dinamico “do ut des”. Non c’è spazio per equivoci: il tema delle canzoni è principalmente il sesso, raccontato, mitizzato, esaltato in tutte le sue forme. Nella prima tranche del live si va dall’inequivocabile intro di “Je t’aime”, alla triade composta da “Crash”, “Zero carboidrati”, “Touche” fino all’istrionica “Circe”.
Il pubblico esplode sulle note di “Sexual navigator”, ormai considerato un classico della discografia di Casto. Bando alle etichette, alle barriere, alle discriminazioni sessuali : Casto e Falconi celebrano l’amore a 360 gradi tra fiumi di elettronica, in pieno stile anni ’80. Eclettici e padroni della scena, i due proseguono il proprio personalissimo live con “Freak & Chic”, “Anal Beat”, “Stupida pazza” e l’imprevedibile rivisitazione di “Fever”. “Fist fucking” e “Anus, mouth, hand” mettono in evidenza le buone doti da ballerino di Immanuel Casto, opportunamente affiancato dal corpo di ballo delle The Beat Girls. Ottima l’interpretazione di Romina Falconi della sua “Attraverso”, la giovane cantante ha ancora una volta saputo mettere il luce la grande potenza della propria voce, senza mai trascurare la notevole presenza scenica che la caratterizza. Decisamente in sintonia nel duetto proposto con “Eyeliner”, Casto e Falconi hanno incentrato l’ultima parte del concerto su alcune delle canzoni forse più distanti dal repertorio conosciuto come “Non la do/Io la do”, “Il mio prossimo amore”, “Da quando sono morto”. Destabilizzante il testo e la versione acustica di “Che bella la cappella”, un brano a metà strada tra sacro e profano, al limite del blasfemo, con un’ironia davvero molto tirata. Intenso e struggente “Lista nera”, l’inedito che Romina Falconi includerà nel suo prossimo Ep intitolato “Un filo d’odio” e che l’artista ha inserito in scaletta a sorpresa.
Riservato al gran finale il successone “Tropicanal” con il suo testo che non lascia adito a dubbi: “Alle Hawaii prima lo prendi e poi lo dai”, canta, Immanuel Casto, con un inappuntabile aplomb. Il concerto giunge alle battute conclusive con un encore ovviamente dedicato a “Sognando Cracovia”, il brano che dà il titolo al tour celebrando il sogno di un amore senza tempo. La degna conclusione di un concerto leggero, divertente e spassoso, un’occasione per vivere e affrontare il tema dell’amore senza pregiudizi.
Raffaella Sbrescia