Paolo Belli e la sua Big Band trasformano il Blue Note di Milano in una vera e propria taverna da ballo. Mai visto un pubblico così scatenato, pronto a cantare e stare al gioco dell’artista sul palco. Al piano superiore del noto “tempio del jazz” qualcuno si è anche messo a ballare, incurante degli sguardi increduli dei vicini di tavolo. Potere di Paolo Belli che, con un doppio sold out, spazza via i primi freddi dell’autunno milanese con il suo adrenalinico show che profuma di swing. Costruendo una scaletta borderline tra i classici della musica italiana e le sue hits, Paolo Belli, di bianco vestito, ha ripercorso i primi 25 anni di una carriera che l’ha portato in giro per il mondo insieme ai suoi bravi e fidati musicisti: Mauro Parma (batteria), Enzo Proietti (piano e hammond), Gaetano Puzzutiello (contrabasso e basso), Peppe Stefanelli (percussioni), Paolo Varoli (chitarre e banjo), Pierluigi Bastioli (trombone e basso tuba), Nicola Bertoncin (tromba), Daniele Bocchini (trombone), Gabriele Costantini (sax contralto e tenore), Davide Ghidoni (tromba), Marco Postacchini (flauto, sax Baritono e tenore). Una band molto affiatata, capace di spaziare tra generi anche molto distanti tra loro ma anche di lasciarsi coinvolgere in simpatiche gags.
Uno show leggero e frizzante, a tratti dissacrante. Belli lo sa, il Blue Note è sempre il Blue Note, lui stesso si sorprende, a più riprese, della calda risposta del pubblico e proprio non resiste dal ribadire la propria gratitudine per l’entusiasmo dimostrato. Ce la mette tutta Paolo spaziando tra “Ladri di Biciclette”, “Dr Jazz e Mr Funk”, “Sotto questo sole”, “Hey signorina Mambo!”, “Ci baciamo tutta la notte”, “Azzurro”, “Tu vuò fa l’americano”, “O’ Sarracino”, “Caravan Petrol”. Con il sopraggiungere dei bis accade l’impensabile: Belli omaggia Enzo Jannacci, “il suo più grande maestro”, cantando “Parlare con i limoni”. Le lacrime di emozione tra il pubblico sgorgano senza che ce ne si possa rendere conto in tempo. Un colpo dritto al cuore, un affondo nell’angolino più nascosto dell’anima. Il baricentro delle emozioni ritrova l’equilibrio con una multiforme versione di “Ho voglia di ballare con te”, la fortunata sigla del noto programma Rai “Ballando con le stelle”. Passando dalla salsa cubana al tango arrivando fino ad un esilarante sirtaki, Paolo Belli e la sua Big Band si mettono in gioco senza filtri e il pubblico, divertito, dimostra di apprezzare attardandosi ad aspettare l’artista, anche dopo lo show, per un amichevole saluto. Un sabato sera festaiolo anche per il Blue Note.
Raffaella Sbrescia