Solo qualche giorno fa Ornella Vanoni vinceva il prestigioso premio Premio Elsa Morante Musica alla Carriera, oggi ritroviamo la leggendaria artista sul palco del Blue Note, il tempio del jazz meneghino. Libera nello spirito e nell’anima, Ornella si propone al pubblico in una nuova veste: “Free Soul” è l’’inedito progetto che la vede al fianco di Roberto Cipelli al pianoforte, Bebo Ferra alla chitarra e Piero Salvatori al violoncello. L’ensemble nasce dalla consulenza artistica di Paolo Fresu e mette a frutto la lunga e variegata esperienza di Ornella mettendola a confronto con la musica afroamericana, con alcuni standard jazz nonché con un’inedita versione di alcuni grandi classici del suo repertorio. Umorismo, ironia, scanzonata disinvoltura, passione e fascino sono gli elementi con cui la Vanoni ipnotizza il suo pubblico, lo coinvolge, lo ammalia, lo stupisce. Alle 21 in punto la Vanoni fa il suo ingresso in scena di bianco vestita, per la triade di apertura l’artista sceglie “L’assente”, “Accendi una luna nel cielo”, “Sorry seems to be the hardest word”, tre brani molto diversi attraversati dallo stesso intenso e stratificato spessore vocale. Il vero e proprio plus ultra di Ornella Vanoni è la sua spumeggiante personalità, la spontaneità con cui riesce a toccare i più disparati temi, la più totale libertà nell’ironizzare su se stessa e sugli altri. «I più grandi cantanti jazz son quelli che non fanno niente, per me i più grandi sono Billy Holiday e Chet Baker, quelli che fanno lo skat li “sparerei, non mi dicono niente» – scherza Ornella – passando da “Mi sono innamorato di te”, “Amarsi un po’”, “Just in time”, “Vedrai vedrai”, “Senza fine”, “Che cosa c’è”, “Raindrops Keep Falling On My Head” di Bacharach, “Tu si na cosa grande” arrivando a “Caruso”, “Pata pata” di Miriam Makeba per poi concludere con “Domani è un altro giorno”. «Per andare avanti bisogna cambiare sempre, con coraggio e passione. Questo trio fantastico ed eccezionale mi porta dentro l’anima una nuova gioia», aveva dichiarato Ornella in un’intervista rilasciata prima della doppia data dal Blue Note e, in effetti, questo suo volersi mettere continuamente alla prova racchiude appieno la sua grande forza personale e artistica. Assistere ad un concerto di Ornella Vanoni significa avventurarsi nella conoscenza delle più recondite sfumature dell’animo femminile e rimanerne affascinati fino a lanciarsi in una sentita standing ovation.
Raffaella Sbrescia