I suoi quadri sono un omaggio alla musica rock; lui è Gabriele Vegna e la musica, colonna sonora della sua generazione, da molti definita “folle”, è la fonte dell’energia creativa da lui usata per comunicare. Ad ispirare i suoi dipinti sono le indimenticabili note dei Rolling Stones, dei Beatles, dei Doors, di Zappa, di Hendrix, di Janis Joplin. Sono note che, attraverso l’estro di Gabriele diventano opere pittoriche sovversive, irriverenti, perturbanti, accattivanti, divertenti. Opere che, all’interno di una location molto particolare come l’Inside Out di Milano, tra arredi originali americani con ampie reminiscenze funky anni 60/70, Tiki Hawaiano ed il mid-century-modern design, verranno mostrare al pubblico, proprio in questi giorni, all’interno della mostra personale intitolata “Midnight Rambler”, inaugurata lo scorso 12 marzo. Una vera e propria full immersion tra le icone del rock mondiale: si va dallo sguardo penetrante, pungente, intenso e vivo di Jim Morrison alla particolare attenzione alla figura di Keith Richards dei Rolling Stones, più volte soggetto di ispirazione per Gabriele Vegna, capace di ritrarlo in un intimo tete-a-tete con lo strumento o in un fraterno abbraccio rugoso con l’amico e collega Mick Jagger. Eterogenee e versatili anche le raffigurazioni del mito Frank Zappa; infuocata e esplosiva la tela dedicata a Jimi Hendrix. Appassionato, originale, scrupoloso e coinvolgente, Gabriele Vegna è dunque riuscito a creare un concreto canale di interazione tra pittura e musica.
Raffaella Sbrescia