“Questo luogo mi riempie di emozione, mi ricorda la mia infanzia, mi fa tornare alla mente le mille scorribande di quando ero ragazzo”, così Biagio Antonacci saluta il pubblico del Mediolanum Forum di Assago, in occasione della prima delle due date meneghine previste all’interno dell’ “Amore comporta tour”, il live che prende il titolo dall’album doppio disco di platino dell’artista e dall’omonimo singolo attualmente in rotazione. Accompagnato da ben 7 bravissimi musicisti: Massimo Varini, Emiliano Fantuzzi, Mattia Bigi, Gabriele Fersini, Leonardo Di Angilla, Alessandro Magri, Mika Ronos, Biagio smuove il pubblico con i successi tratti dal suo ultimo album ma anche con i brani più noti del suo ampio repertorio.
Con un palco dalla forma somigliante alle sette stelle di Hakuto, la scuola di arti marziali di Ken il guerriero ed una scenografia comprensiva di 8 maxi schermi e l’intero planetario, Biagio irrompe in scena alle 21.11 sulle note di “Tra te e il mare”, brano portato al successo dall’amica e collega Laura Pausini. Carico ed entusiasta Biagio, in tenuta casual, si scatena e fa scatenare i presenti, auspicando l’afonia generale con relativa maledizione prevista per l’indomani. Perdendosi negli occhi, nei sorrisi e le urla deliranti delle sue scatenatissime fans, Biagio si prodiga con energia, passione ed emozione senza risparmiarsi un attimo per uno show della durata di più di ore con una trentina di brani in scaletta. Capace di smuovere l’ormone con il suo ormai celebre movimento pelvico, Biagio è in grado di toccare anche le più intime fibre del cuore, grazie al tema a lui più caro: l’amore.
“Sarà sempre festa”, Insieme finire”, “Tu sei bella”, “Mi fai stare bene”, “L’amore comporta”, “Che differenza c’è”, “Il cielo ha una porta sola”, “Ti dedico tutto”, “Non so più a chi credere”, “Angela”, “Non ci facciamo compagnia”, “Sappi amore mio”, “Se è vero che ci sei”, “Non è mai stato subito” racchiudono l’essenza della prima parte dello show, spesso arricchito dal notevole contributo apportato da una band veramente molto carica, su tutti spiccano i riff di Massimo Varini e lo spettacolare assolo alla batteria di Mika Ronos. Pochi minuti di riposo e Biagio risale sul palco, vestito di tutto punto, in completo black and white, per un emozionante medley acustico, voce e chitarra composto da “Così presto no”, “Coccinella”, “In una stanza quasi rosa”, “Le cose che hai amato di più” ed un sentito omaggio all’amico Pino Daniele sulle note di “Quando quando”.
La band rientra per “Quanto tempo e ancora”, in versione bossanova italo-spagnola, “Convivendo”, “Buongiorno Bell’anima”, “Se io, se lei” poi Biagio interviene con una lunga parentesi parlata: “Tanto abbiamo scritto sul tema dell’amore, quanto poco ne abbiamo capito. Dall’alto della mia umile e ancora breve esperienza, penso che se nasci in un modo, muori nello stesso identico modo. Siamo convinti di poter cambiare la persona che amiamo per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno ma alla fine la nostra vera natura salta sempre fuori. Dovremmo avere il coraggio di dare subito il peggio di noi stessi così, se ci prendono, sanno cosa trovano, spiega Biagio, questo è quello che dico sempre anche ai miei figli. L’amore è un’influenza, aggiunge, una malattia, quando sei innamorato non sei lucido e quando poi ti riguardi, non ti riconosci. Gli amori di lunga durata, quelli eterni, hanno una consistenza diversa, per loro la parola amore non basta più perché sono un’altra cosa, chiude, infine, Biagio”.
“Io ti penso raramente”, “Dolore e forza”, “Iris” conducono all’atteso momento del bis “Non vivo più senza te” e “ Liberatemi” lasciano cadere il sipario ponendo la parola fine ad un concerto che ha divertito ed emozionato il pubblico, proprio come una grande festa tra amici di vecchia data.
Raffaella Sbrescia