“Una città nella città, un luogo di scambi…proprio come Italo Calvino l’aveva immaginata nelle “Città Invisibili”, sono queste le parole con cui si presenta “Eutropia – L’altra città”, una manifestazione ambientata nel cuore di Roma che abbraccia la cultura a 360 gradi. Suoni e linguaggi trasversali avranno il lieto e prezioso compito di narrare la bellezza della nostra e delle “altre” culture per un‘estate da vivere e condividere.
A testimonianza degli obiettivi posti dall’organizzazione, uno dei primi appuntamenti è stato il concerto dei 99 Posse che, reduci dal grandissimo successo di “Curre curre guagliò 2.0.”, la riedizione del lavoro discografico del gruppo che segnò la spartiacque della scena indipendente italiana, tornano sui grandi palchi di tutta Italia per infiammare il pubblico con la consuetà carica di sempre. Il gruppo composto da ‘O Zulù (Luca Persico) voce, Marco Messina campionatore e Dub Master , JRM (Massimo Jovine) basso e Sacha Ricci tastiere continua a mostrare la strada e ad indicare la via a chi non ha alcuna intenzione di cedere il passo.
La battaglia di oggi è la stessa di quella di 20 anni fa, compagni vecchi e nuovi si sono aggiunti all’interno di un percorso artistico e umano coerente e di forte impatto sociale: Alborosie, Mama Marjas, Caparezza, J-Ax, Clementino, Pau dei Negrita, Punkreas, Samuel dei Subsonica, Banda Bassotti, Francesco Di Bella dei 24 Grana, Ensi, Signor K e Bonnot, Valerio Jovine, Enzo Avitabile e i Bottari, Roy Paci e altri ancora hanno sposato il progetto dei 99 Posse che, sia in studio che sul palco, materializzano pensieri troppo spesso taciuti, rendono tangibili riflessioni che fanno paura, danno spazio e visibilità agli emarginati di ieri, di oggi e di domani.
Non un passo indietro, dunque, per Zulù e compagni perché “quel calore ti brucia in petto è odio mosso da amore”. L’amore, la più grande risorsa del genere umano.
Raffaella Sbrescia
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Foto gallery a cura di: Roberta Gioberti