Con il concerto all’Arena Flegrea di Napoli, tenutosi lo scorso 28 luglio, si è conclusa #EmmaLimitedEdition, la tournée estiva che ha portato Emma Marrone sui palchi di alcune delle più belle e prestigiose venues d’Italia. Accompagnata per la prima volta da un’orchestra di 13 elementi, diretta dal maestro Davide Di Gregorio, con la partecipazione di Roberto Angelini (chitarra), Heggy Vezzano (chitarra), Marco Mariniello (basso), Leif Searcy (batteria), Max Greco (tastiere) e Arianna Mereu (cori), Emma Marrone ha stupito tutti rifacendo tutti gli arrangiamenti dell’album “Schiena” e dei suoi successi storici. La scelta più coraggiosa, e sicuramente più apprezzata, è stata quella di proporre dal vivo tutte le sequenze di archi mentre nuove sonorità hanno regalato al pubblico inedite suggestioni musicali.
Nonostante la sua rinomata carica energetica e la sua proverbiale grinta, Emma si è più volte lasciata andare alle emozioni, senza riuscire a trattenere il sentimento di sincera commozione e gratitudine nei riguardi del suo staff e dei musicisti che hanno creduto nel suo lavoro, nel suo desiderio di rinnovamento artistico e nella sua voglia di mettersi costantemente in gioco. Spesso al centro del gossip nazionale, Emma ha saputo avere la forza e la determinazione di mettere sempre la musica al primo posto; certo, i temi delle sue canzoni sono piuttosto vicini tra loro ma anche questo aspetto può offrirci l’occasione di mettere in luce un punto importante: un costante bisogno di parlare d’amore, sviscerandolo in tutte le sue forme. “Amami”, “La mia felicità”, “Se rinasci”, “Schiena”, “Trattengo il fiato” sono i brani che scandiscono la prima parte del concerto, dedicata all’essenza più intimista e melodica della cantante salentina.
Di bianco vestita, Emma non rinuncia a pizzi e sexy trasparenze, affidando allo stilista Francesco Scognamiglio la sua ritrovata femminilità. Classy e bon ton, il look black and white scelto per il secondo cambio d’abito, perfetto per incarnare l’anima soul della seconda parte del concerto: “Chimera”, “L’amore non mi basta”, “Io son per te l’amore” (con la partecipazione del padre Rosario Marrone alla chitarra), “In ogni angolo di me”, “Ma che vita fai”, “Resta ancora un po’” e una bella versione di “Dimentico tutto” scandiscono, attimo dopo attimo, il viaggio musicale di Emma che, attorniandosi di ottimi musicisti, riesce a mettere in risalto la linea melodica dei suoi brani in una veste assolutamente elegante e coinvolgente. Entusiasta anche, e soprattutto il pubblico, sempre pronto ad incoraggiare la propria beniamina. “Sopra un mare di cuori si vola”, canta Emma, e, in effetti, ci stupiremmo del contrario.
Un terzo ed ultimo cambio d’abito inaugura la fase finale del live: “Non è l’inferno”, “Davvero”, “Arriverà”, “Cercavo amore” è il poker scelto da Emma per virare in maniera decisa verso orizzonti sonori più rockeggianti.
Delicato, elegante, emozionante è il duetto con Malika Ayane, ospite della serata, sulle note di “La prima cosa bella” e di “Calore”: davvero un bel momento musicale. Subito dopo i numerosi e sentiti ringraziamenti finali, Emma trattiene a stento le lacrime e saluta il pubblico con “La mia città”, il suo ultimo grande successo, rivisitato in una chiave ancora più aggressivamente rock, rinnovando l’appuntamento con i fan al nuovo tour autunnale, intitolato “Emma 3.0”. Il terzo tour dedicato all’album “Schiena” prenderà il via il prossimo 8 novembre in Sicilia e porterà Emma nei palazzetti di tutta Italia; restiamo in attesa di scoprire se e come l’artista saprà rinnovarsi per stupire ancora il suo nutrito pubblico.
Raffaella Sbrescia