Metti una sera al Castello Visconteo di Pavia con i Subsonica tra antiche mura e scuderie, nuvole e terra fresca sotto i piedi. La terz’ultima tappa dell’Atmosferico tour è stato un appuntamento molto sentito per il territorio e il pubblico che ha ampiamente mostrato tutto l’entusiasmo di chi attendeva da diverso tempo questo live. La band, sui palchi d’Italia ormai da diversi mesi, affronta il palco con la consueta energia e senza alcun colpo ferire. Al centro della scaletta la celebrazione di Amorematico, l’album che, venti anni fa definiva l’identità artistica dei Subsonica. L’amore per la musica elettronica, il dancefloor, la drum’n bass e la capacità di esprimere tutto un mondo emotivo in testi ispirati e perfettamente aderenti anche alla dinamiche più oscure. Ad aprire le danze una lunga intro strumentale: Max Casacci alla chitarra, Boosta alle tastiere con il leggendario mollone, Ninja alla batteria e Vicio al basso mettono subito le cose in chiaro: il groove la farà da padrone.
Samuel entra in scena sulle note di “Nuvole rapide”. A seguire la dolorosa “Albascura”. Il trittico “Gente tranquilla” , “Perfezione”, “L’errore” ci regala una serie di flashback spazio temporali che ci lasciano il retrogusto dolceamaro di un modo di essere e di concepire i rapporti e le situazioni decisamente diverso dall’epoca contemporanea. Forse è meglio non pensare troppo e lasciarsi andare e così accade sulle trascinanti vibes di “Colpo di pistola”. Con “Eva Eva”, la track che dà il titolo al tour con Atmosferico, i Subsonica celebrano il concetto di diversità in modo sensuale e irresistibile ed è questo il mood che caratterizzerà tutta la seconda parte della scaletta. “Mammifero” cede il posto alla riuscita cover di “Satisfaction” di Benny Benassi, un breve accenno a “Bla bla” di Gigi D’Agostino, e l’omaggio a Claudio Coccoluto con “Il mio D.J”. Si riprendono le fila del discorso con “Nuova ossessione”, ci si ferma a prendere fiato con “Dentro i miei vuoti” per poi riprendere a molleggiare con “L’ultima risposta”, il riuscitissimo remake di “Up patriots to arms” di Battiato, l’evergreen da pogo selvaggio “Liberi tutti”.
Non c’è tempo per fermarsi, è tutto un susseguirsi di salti e di emozioni: “Diluvio”, lievi cenni di “Gold Dust” di DJ Fresh ma soprattutto la dinamica “Benzina Ogoshi”. Memoria, intelligenza e poesia si fondono in “Sole silenzioso” per non dimenticare i drammatici fatti di violenza del G8 di Genova del 2001. Il finale è potente e poderoso: l’inscalfibile “Tutti i miei sbagli” e la calda bellezza di “Strade” sanciscono la fine di uno show nostalgico ma naderente al need di noi tutti in questo specifico momento storico. Si configurano i presupposti per un lungo periodo di stacco e ripresa creativa per i Subsonica ma nessuno potrà mai dire che si siano risparmiati in questa summer live session all’insegna dell’energia.
Raffaella Sbrescia