Vent’anni fa Bagnoli conosceva una nuova ed originale realtà: L’Arenile di Bagnoli, oggi Arenile Reload, nato da un progetto di Umberto Frenna e dell’Associazione Culturale Nesis, ovvero dalla bonifica di una ex discarica a mare. Da una zona completamente distrutta dal fallimento di una bruttura industriale quale è, ancora oggi, l’ex Italsider di Bagnoli è nato quello che oggi rappresenta a tutti gli effetti un indispensabile punto di riferimento per l’impresa, per la musica, la cultura, il tempo libero e l’intrattenimento partenopeo; una location unica nel suo genere in grado di offrire alla cittadinanza campana una vasta scelta.
Inaugurato nel 1994, il villaggio è, a pieno titolo, uno dei pochi luoghi che ancora attira, ogni anno, un flusso di centinaia di migliaia di persone. Forte di una direzione artistica consolidata e competente, l’Arenile Reload è una realtà imprenditoriale amata, in grado di offrire nuove e necessarie risorse alla città di Napoli e al martoriato quartiere di Bagnoli.
Alla luce di quanto detto, in occasione del ventesimo anniversario dell’Arenile Reload, il noto cantante, compositore e saxofonista partenopeo Enzo Avitabile ha tenuto, proprio all’Arenile, un affollatissimo concerto insieme ai Bottari di Portico. Un evento, tenutosi lo scorso 17 maggio, che si è svolto nel segno della tradizione, della continuità e del futuro e che ha trovato spazio nell’ambito della nuova edizione della prestigiosa rassegna musicale denominata “Drop”.
Con una scaletta pregna di contenuti attuali, profondi ed ispirati Enzo Avitabile ha spaziato tra la musica soul, il jazz ed il blues: “Ruglio”, “Sigla”, “Paisà”, “Tutt eguale”, “Trittico”, e poi, ancora, “Salvamm ‘o munno”, “Canta Palestina”, “Nunn’è giusto”, “Chest è l’Africa”. Sono questi i brani con cui Avitabile ha cantato il male del mondo, senza tralasciare temi drammatici come la guerra, la solidarietà, l’uguaglianza tra gli uomini. Intrattenimento sì, ma con criterio, l’artista riesce a mettere tutti d’accordo proseguendo con “Mane e mane”, “Abballacummè”, “Don Salvatore”. Immancabile la trascinante “Soul Express”, seguita da “O’ Munno se move”, “Paisà II”, “Aizamme na mana”. L’ultima trance del concerto si svolge sulla note di “Votta votta” e l’inimitabile “Black Tarantella”.
La notte dell’Arenile Reload è, però, ancora giovane e al popolo della luna non rimane che scatenarsi con la flash dance dell’amatissimo resident selector DJ Cerchietto.
Fotogallery a cura di: Luigi Maffettone