Alessandro Mannarino torna a Roma, in occasione del concerto al Centrale Live del Foro Italico, ed è subito sold-out. Cantore delle emozioni, dei guai e dei sentimenti dei giorni nostri, il cantautore romano è tra gli artisti italiani più apprezzati degli ultimi anni. Le sue canzoni, veraci e genuine, traggono spunto da storie, vicende e leggende comuni, la sua penna riesce a metterle per iscritto ma è soprattutto la sua voce profonda, greve e graffiata a rendere irresistibile e potente questo mix di elementi.
“Al Monte Live”, il suo nuovo spettacolo, è un concerto teatrale-ballabile, il cui punto di forza risiede proprio nella narrazione in musica, parole e immagini di una storia che ha come protagonista una donna. Ogni brano proposto in scaletta rappresenta, dunque, la tappa di un viaggio e di una precisa battaglia contro l’impero, quello più becero dove gli uomini non sono più tali. L’ambientazione di questo percorso esistenziale è un sogno, la dimensione onirica in cui tutto accade è resa anche dalla scenografia scelta per il palco.
“L’impero, “Deija”, “Le cose perdute”, “Gente”, “Marylou”, “Osso di Seppia” “Malamor”, “Gli Animali” racchiudono la prima trance del concerto, fondendo presente e passato in un contesto unico e coinvolgente. In bilico tra sogno, incubo e realtà, si incontrano personaggi fantastici ma autentici, mostri, eroi, vittime e carnefici , tutti frutto dell’immaginario di Alessandro Mannarino che, accompagnato da undici musicisti e dall’inconfondibile suono della sua chitarra, guida per mano il suo pubblico.
“Quando l’amore se ne va”, “Statte zitta”, “Signorina”, “Maddalena”, “La strega e il diamante”, “Merlo Rosso”, Me so mbriacato”, “Tevere Gh” e “Serenata Lacrimosa” costituiscono il nucleo centrale del concerto, l’essenza intima di un viaggio che, in quanto tale, vive attraverso avventurose tappe, ora più felici, ora più drammatiche. Il canto e il ballo assumono, in questo senso, una funzione salvifica e purificatrice.
Libero da recinti e bandiere, Mannarino completa la metaforica scalata spirituale con “Scetate”, “Scendi giù”, “Al Monte”, Le stelle”, brani, questi ultimi, tra i più amati del suo ultimo album. Immancabile il bis per un concerto goduto dal pubblico fino all’ultimo istante: “Bar della Rabbia” e “Vivere la vita” sono, dunque, i tasselli con cui Alessandro Mannarino completa il suo prezioso puzzle di note e d’amore.
Raffaella Sbrescia
Fotogallery a cura di: Roberta Gioberti