Lo scorso 5 agosto l’Anfiteatro Comunale di Palmi in Calabria ha ospitato gli Afterhours, band culto del rock italiano che, dopo il tour primaverile, ha portato l’ormai celebre reloaded and remastered di “Hai Paura del Buio” ancora una volta in giro per lo Stivale italiano, anche in virtù degli importanti e prestigiosi riconoscimenti di cui l’album è stato insignito dalla stampa specializzata. Carica, adrenalina, passione e compiacimento psicofisico hanno accompagnato il pubblico durante le fasi di quello che rappresenta un concerto nel concerto, un memorabile evento, una rara opportunità di godere e beneficiare della prestanza scenica e strumentale della band milanese. Vestiti di tutto punto, così come all’epoca, gli Afterhours hanno subito infilato, come perle di una preziosa collana artigianale, i brani contenuti in “Hai paura del Buio”, riproducendo la stessa scaletta stilata durante il tour che seguì l’uscita del disco nel ’97. Concentrati, completamente immersi cuore e anima al centro della più intima essenza delle proprie canzoni, gli Afterhours riescono ancora a creare uno speciale legame simbiotico con il pubblico che, rapito, segue le parole, le note e i movimenti di ciascuno dei membri della band all’interno di un magico scambio extrasensoriale.
Affamati di emozioni, gli spettatori si lasciano andare con trasporto alla propria voracità emotiva fornendo, così, agli Afterhours, la materia prima necessaria per dare tutto e anche di più, adesso come allora. A racchiudere il fulcro del live nel live i successi contenuti in “Padania” a “Strategie”, due dei lavori più rappresentativi della recente storia musicale del gruppo. Dai pezzi pop, a quelli eseguiti al piano sino al cantato post punk di quelli più tirati, gli Afterhours agiscono con estrema precisione ed efficacia senza mai trascurare il legame e la compartecipazione del pubblico veracemente, violentemente, animatamente presente. D’altronde l’opportunità di lasciare l’anima sottopalco non è una cosa che avviene di frequente ormai, e quando accade di potersi dedicare corpo e anima ad un sogno fatto di note, bisogna cogliere l’occasione al volo strizzando ogni singolo muscolo fino al limite.
Fotogallery a cura di: Massimiliano Natale