Abbiamo incontrato Leonardo Lamacchia, il cantautore pugliese che ha partecipato ad “Amici 20″, presentando quattro inediti che hanno avuto un grande successo: “Via Padova”, “Il Natale e l’estate”, ”Orione”, “Giganti”.
Leonardo, ascoltando le tue canzoni, ho sempre avuto la sensazione che tu vivessi sulla pelle tutte le storie che hai raccontato
Sì, è così, tutte le mie canzoni sono parti della mia vita; tutto quello che scrivo l’ho vissuto in prima persona, altrimenti non riuscirei a descrivere bene un certo tipo di emozioni. È l’unico modo in cui adesso riesco a scrivere. Parlando di me, di quello che mi succede.
So che l’esperienza di “Amici” è stata per te molto importante. Cosa ti ha lasciato umanamente?
“Amici” è stata una esperienza bellissima, incredibile; mi sono davvero messo in gioco giorno per giorno, anzi, ora per ora. Ho imparato ancora di più il valore della verità delle parole, di essere liberi in quello che sentiamo ed esprimiamo, del sentirsi liberi da convenzioni sociali. Credo che questa libertà sia l’unica chiave per poter vivere una vita piena. Questo è il più grande insegnamento che mi porto da questa esperienza.
Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato nel fare musica?
Tra i cantautori, quello che mi ha “sconvolto” di più la vita è stato Lucio Dalla. Aveva una forza comunicativa semplice in quello che scriveva ma esprimeva emozioni universali.
I suoi testi sono incredibili. Poi ci sono tante influenze, la musica che ascoltavo da piccolo, Frank Sinatra, diciamo che c’è un mix di cose che stanno bene insieme…
Quando sei uscito dal Talent, hanno pianto in tanti in casetta. Con quali ragazzi hai stretto un legame più saldo?
Sicuramente ci sono anime che si incontrano. Ho legato tanto con Enula (Cantante n.d.r.); con Tommaso, Giulia (Ballerini). Sono sicuro che continueremo a sentirci fuori e spero di rivedere tutti. Condividere una cosa così grande è una parte di vita. A prescindere dai legami più saldi che ho stretto, mi piacerebbe incontrare tutti quando si potrà, e magari trascorrere una serata insieme…
Sei nato in una terra meravigliosa come la Puglia; c’è un altro posto in Italia in cui ti senti a casa?
Oltre alla Puglia, devo dire che sento casa anche Milano. Oramai ci vivo da oltre tre anni e, nonostante mi manchino il mare e la famiglia, in questa città ho trovato una mia dimensione, uno spazio per me stesso. È un posto in cui mi sento al sicuro e che ho iniziato a chiamare casa…
Ti leggo alcuni messaggi dei Fans arrivati per te.
“Leonardo ti amiamo, non vediamo l’ora di ascoltarti dal vivo…”
Grazie, anche a me manca fare concerti!
“Leonardo anche fuori dal Talent vogliamo la rubrica In Cucina con Leo e Giulia…”
Perché no?… A parte gli scherzi, è stata molto divertente quella parentesi (Leonardo cucinava in casetta n.d.r.). Devo dire che Giulia, è cresciuta, ha imparato a cucinare, e sa fare tutto.
Non vediamo tutti l’ora che esca il tuo album…
Ci sto lavorando, stiamo capendo quando pubblicarlo; di sicuro prossimamente usciranno nuove cose. Non vedo l’ora di farvi ascoltare nuova musica perché ce ne è tanta, e non vedo l’ora di scrivere nuove canzoni e di lasciarmi ispirare.
Nelle tue canzoni riesci a descrivere perfettamente la quotidianità dell’amore, ma anche la fine di una storia.
Qual è, secondo te, la ricetta per prendersi cura al meglio dell’amore?
Beh, qui ritorniamo un po’ al discorso di prima. Credo che la verità sia un aspetto fondamentale per l’amore. La verità, la chiarezza, la comunicazione; c’è qualcuno che dice che l’amore non esiste. Io penso invece che esista, ed è la cosa più bella che ci possa capitare, in qualsiasi forma, quindi dobbiamo essere anche un po’ aperti all’amore, aperti al confronto con gli altri, anche se questa cosa è difficile al momento. In ogni caso, l’amore è una chiave…
Quale aspetto dell’essere Artista apprezzi di più?
Beh, Artista è un parolone per me, ci sono Artisti giganti. La cosa più bella dell’essere Artista è passare tutto il giorno con le tue canzoni, sapendo che la tua arte è valorizzata, e vivere sempre di questo.
Oltre alla musica, ci sono altre arti o attività, attraverso le quali ti piace esprimerti?
Nel tempo libero mi piace leggere, vedere tanti film, e lasciarmi ispirare da questi. In quarantena mi è capitato ogni tanto anche di dipingere. Per il resto, sono appassionato di Design, e mi piace perdermi nella città, con le cuffie nelle orecchie.
C’è una canzone non tua che avresti voluto scrivere?
Ce ne sono tante. Dovendo sceglierne una, ti dico “Sally” di Vasco Rossi. Mi sarebbe sempre piaciuto scrivere questo pezzo, uno dei capolavori indiscussi della musica italiana degli ultimi anni. Un pezzo per me rivoluzionario.
Una domanda simpatica da parte delle tue Fans che sanno che sei un appassionato di Harry Potter. A quale Casata di Hogwarts senti di appartenere e somigliare?… Io dico Grifon D’Oro…
Adoro Harry Potter. Sì mi sento molto Grifon D’Oro, anche se qualche volta mi hanno detto che potrei essere un Serpe Verde (ride n.d.r.) ma non credo!
Sei consapevole dell’impatto positivo che hai avuto su tanti giovani parlando in generale del tuo vissuto?
Ho ricevuto tantissimi messaggi su questa cosa. Parlare del mio percorso personale, nonostante si possa pensare che sia superfluo farlo, mi ha fatto capire ancora di più che oggi, nel 2021, ci siano ancora dogmi sociali e pregiudizi da superare. Sapere di aver fatto bene con le mie parole, anche ad una sola persona, mi rende felice.
Le canzoni che scrivi hanno un destinatario?
Bellissima domanda! Sì, a volte hanno un destinatario, anzi, diciamo quasi sempre, e se non è un’altra persona, il destinatario sono io. Scrivere è un bel modo per guardarsi allo specchio…
Nel 2017, hai calcato un altro palco importante, quello del Festival di Sanremo, dove hai portato, in gara tra i Giovani, un bellissimo pezzo, “Ciò che resta”. Che ricordi hai di quell’esperienza?…
Sanremo è stata la cosa più assurda che abbia vissuto. Un’esperienza incredibile che mi ha formato tantissimo. Sarebbe bello tornarci con la consapevolezza di oggi. Lo affronterei sicuramente in modo diverso. Avevo ventidue anni ed è stata una esperienza più grande di me. Ne ho un ricordo bellissimo.
Un pensiero per le Pagine Dedicate e i tuoi Fans…
Mi stanno scrivendo in tantissimi, e davvero non riesco a trovare le parole giuste per ringraziare tutti. Avere un sostegno e un supporto così forte da parte loro è fondamentale. Sono felice di aver lasciato loro qualcosa di positivo.
Ringrazio tutti e non vedo l’ora di far ascoltare le mie nuove canzoni…
Leonardo ci lasciamo con un piccolo aneddoto personale.
Sono anche io una grande Fan della tua musica. Credo che la forza delle tue canzoni sia quella di metterci dentro non solo i tuoi ventisei anni, ma i trenta, i quarantadue, i cinquanta degli altri, e non solo. Le storie che racconti ci somigliano. Non sono l’unica della famiglia ad amarti però, perché mia madre, che ha più di ottanta anni, ascolta almeno una volta al giorno “Il Natale e l’estate”, e puntualmente, si emoziona. La tua musica è trasversale…
Che bello sapere che anche una persona di questa età si emoziona con una mia canzone. Meraviglioso. Un bacio alla tua mamma…
Giuliana Galasso