Giulia Mazzoni è una pianista 24enne di origine toscana. “Giocando con i Bottoni” è il suo album d’esordio, un lavoro comprensivo di brani originali, interamente composti ed eseguiti da Giulia, che fotografano la sua persona a tutto tondo, muovendosi tra modernità e tradizione. Abbiamo raggiunto l’artista al telefono, in occasione dell’uscita del nuovo singolo intitolato “Where and When”, una composizione dedicata al Maestro Nyman, il cui video vede la presenza delle opere del noto artista italiano Franco Losvizzero e abbiamo scoperto una persona ricca di interessi e aperta all’innovazione.
“Giocando con i bottoni” raccoglie immagini, sensazioni, ricordi della tua infanzia ma anche del tuo presente. Visto che non ami definire la tua musica, ci parli delle idee che hanno dato vita a questo lavoro e della connessione tra i titoli e le rispettive composizioni sonore?
“Giocando con i bottoni” è un album autobiografico che racconta, attraverso le note, la mia vita di ieri ma anche quella di oggi. Ogni traccia è una fotografia, un ritratto di un momento, di un episodio importante. Il titolo del disco fa riferimento ad un episodio della mia infanzia quando, da bambina, amavo giocare con dei bottoni colorati, che per me erano magici, mi emozionavano tantissimo. Ho riprovato la stessa emozione quando ho toccato per la prima volta i tasti del pianoforte e tutt’oggi accade ancora. Tra gli altri temi racchiusi nel disco ci sono l’amore e l’amicizia come, ad esempio, avviene nell’ultimo singolo estratto dall’album “Where and when” in cui cerco di raccontare un’amicizia importante sia dal punto di vista artistico che umano con Michael Nyman, grande compositore, che ho la fortuna di conoscere e di frequentare per quanto possibile. Poi c’è “Lia”, un brano dedicato ad una persona a cui ero molto affezionata e che purtroppo è venuta recentemente a mancare. La mia è una musica descrittiva che utilizza diversi linguaggi, a cavallo tra la tradizione e la modernità, e che cerca di dipingere con le note delle sensazioni o dei momenti di vita vissuta. Chiaramente trattandosi di una musica strumentale, ognuno è libero di fare il proprio viaggio, di vivere e scrivere la propria storia liberamente.
In una recente intervista hai dichiarato che ti senti vicina al minimalismo di Nyman e Philip Glass, potresti approfondire questo discorso?
Questi due compositori mi hanno ispirata moltissimo ma in realtà mi sento molto legata anche alla musica da film. Il minimalismo ha influenzato molto anche la musica da film, pensiamo allo stesso Philip Glass con “The Truman Show”, Thomas Newman con “American Beauty”. Loro sono stati i fondatori del minimalismo soprattutto Nyman con “Lezioni di piano”. Grazie a loro è nata la nuova corrente di pianisti contemporanei che si sono poi ispirati a questo genere, ognuno inserendo all’interno un proprio contributo.
Ci racconti lo sviluppo dell’idea audiovisiva del tuo ultimo singolo “Where and when”?
Tutto è nato da una chiacchierata tra me e il regista Fabrizio Cestari, vincitore di un premio durante l’ultima edizione del Medimex per il video del brano “La nuova stella di Broadway” di Cesare Cremonini. Parlando con lui è nata questa idea, io sono appassionata di arte contemporanea ed è stato molto bello il fatto che lui abbia coniugato questa mia passione con la musica inserendo nel video le opere di Franco Losvizzero. Sono una sognatrice, mi piacciono molto questi mondi onirici, un po’ alla Tim Barton, e le opere di Franco rappresentano sicuramente un mio modo di essere. Nel video la bambina rappresenta l’arte, la musica, ma è anche il mio angelo custode e, allo stesso tempo, me stessa che, nel bene e nel male, continuo a guardare il mondo con lo stesso sguardo. Indipendentemente dalla musica, quello che amo di più di questo video è la fotografia.
Alla luce del fatto che per te comporre è un’esigenza, hai già scritto nuovi brani?
Certo! Per me comporre è come scattare una fotografia, ogni volta che vedo, sento, leggo qualcosa che mi colpisce sento l’esigenza di trasferirla e tradurla attraverso le note. Sto scrivendo il nuovo disco, che uscirà il prossimo autunno, ci sto lavorando molto attentamente e spero che sia in grado di mostrare ancora altri lati della mia anima e della mia musica.
Quali sono i tuoi ascolti in questo periodo?
In realtà ascolto sempre tante cose, cambio spesso i miei ascolti spaziando dalla musica classica alla musica elettronica. Ad esempio in questi giorni ho ascoltato Chick Corea, Skrillex e Bach.
Come ti senti in merito alla tua partecipazione al Ravello Festival il prossimo 11 luglio?
Beh sarà una cosa davvero grossa! Io non sono mai stata a Ravello, credo sia un posto meraviglioso e sono davvero onorata di poter partecipare a questo Festival così prestigioso ed importante con nomi davvero importanti. Tra gli altri, anche lo stesso Chick Corea sarà in cartellone e sono tanto felice di poter portare lì la mia musica.
Quali sono i tuoi prossimi impegni?
Stiamo definendo dei concerti, sempre all’interno di alcuni festival e, chiaramente, tutte le date potranno essere visualizzate sui miei canali social… Nel frattempo stiamo organizzando un tour che partirà dopo l’estate e di cui riparleremo molto presto!
Raffaella Sbrescia
Si ringraziano Giulia Mazzoni e Tatiana Lo Faro per Parole e Dintorni per la disponibilità
Video: “Where and When”