“Anche oggi piove forte…” è il titolo del disco d’esordio di Agnese Valle (in uscita il prossimo 11 aprile per l’etichetta Farfavole). Agnese è diplomata in clarinetto al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e ha conseguito numerosi masterclass e stage di perfezionamento musicali, canori e teatrali in Italia e all`estero. Il suo album rappresenta la fotografia del periodo storico corrente, in cui il brutto tempo sembra non avere fine, senza, tuttavia, rinunciare a nuovi moti di entusiasmo e di intraprendenza. Agnese Valle è anche supporter della campagna “Operazione fame”, promossa dall’organizzazione internazionale ActionAid, per la promozione del diritto al cibo in Italia e nel mondo, attraverso il videoclip del singolo “Lasciare riposare” che sarà proiettato, in anteprima, all’Asino che Vola di Roma il prossimo 11 aprile, in occasione della presentazione del disco.
Anche oggi piove forte…oltre che il titolo dell’album questo è anche un messaggio chiaro e forte?
Sì è un messaggio chiaro e forte perché racchiude la sintesi di questo momento, essere giovani, artisti e lavoratori in questo momento storico tutt’altro che semplice, “Anche oggi piove forte”…tuttavia ci attrezziamo!
Il disco è stato scritto da te e da Stefano Scatozza… cosa e chi raccontate in questi 13 brani?
Questo album racchiude un po’ tutto quello che mi è ronzato nelle orecchie fino ad ora. Potrei dire di aver raccontato la prima fase della mia vita a quattro mani con un grande amico, collega e maestro quale è Stefano Scatozza: dagli anni di conservatorio, agli ascolti da bambina, alle esperienze in orchestra a quelle da ascoltatrice e osservatrice di altre generazioni. Da un punto di vista musicale, abbiamo scelto di dividere il disco in 3 parti: ci sono dei piccoli interludi strumentali e la parte centrale del disco è quella dedicata al racconto vero e proprio.
Tu sei una clarinettista professionista, come motivi la scelta dei 3 divertissement strumentali inseriti nell’album?
La scelta di questi brani è dovuta alla voglia di dare spazio alla mia seconda voce, che è appunto il clarinetto, e, allo stesso tempo, volevo realizzare una fotografia di momenti al di fuori dello studio di registrazione: un brano è stato registrato durante una colazione a Colle Val d’Elsa, un posto vicino a dove eravamo stati a registrare, un altro è stato registrato durante una fase creativa mia e di Stefano, infatti è l’unico dei tre ad essere proposto in duo, chitarra e clarinetto. Il mio intento finale è stato quello di unire la parte ufficiale della registrazione a un momento di convivialità, di divertimento, di quotidianità.
Attraverso il brillante singolo intitolato “Lasciare riposare” detti le istruzioni per affrontare l’altro e sempre in relazione a questo brano, sei anche testimonial dell’ “Operazione Fame”, organizzata da Action Aid Italia… Ci racconti la genesi di questo brano e come stai vivendo questa esperienza?
Partirei dal presupposto che secondo me l’artista non ha un ruolo fine a se stesso, la musica non deve solo preoccuparsi di se stessa deve, bensì, partecipare al contesto storico e alla vita del proprio paese, io poi amo sposare cause inerenti anche ad altri ambiti oltre il mio. La ricetta che propongo in questo brano in qualche modo sostiene la campagna di Action Aid che prevede tutto un programma di educazione finalizzato a non sprecare il cibo. Da questa collaborazione è nato video, realizzato da Le Bain Production, che raccoglie e chiarifica una serie di cose.
In “Disposto a tutto” usi molte delle tipiche espressioni utilizzate nelle lettere motivazionali di chi cerca lavoro ma soprattutto dai voce ad una richiesta di aiuto…
Canto questa canzone calandomi nei panni di una portatrice neutra, non sono né maschio né femmina, sono un lavoratore con un curriculum privo di specializzazioni e qualifiche e, nonostante l’inizio drammatico del brano, il ritornello torna sull’individuo che si mostra pronto a reinventarsi. Più passano i giorni e più trovo che questa canzone sia veritiera, la chiave è svegliarsi col piede giusto la mattina
Qual è il “lato caldo del letto”?
Il brano è ispirato ad uno dei racconti degli “Amori difficili” di Calvino in cui l’autore racconta la vita di una coppia di altri tempi che si rincorre all’interno di una routine giornaliera. Ho preso spunto da questa storia per raccontare un amore moderno, un amore dei nostri tempi in cui ci si rincorre, magari si vive distanti… Il lato caldo del letto è, quindi, quello che mantiene il tepore, il calore, la forma e l’odore dell’altro.
Chi è la “donna di pelliccia?
La protagonista del brano è una signora che vedo fin da quando ero bambina nel palazzo dove vivo, che in realtà è un enorme comprensorio con tante palazzine una interna all’altra. Le facce sono familiari ma spesso non si va oltre un buongiorno e un buonasera… La donna di pelliccia è una donna che ricordo da sempre, ha un aspetto bizzarro, sia nell’aspetto che nei modi, è difficile che parli, che comunichi con qualcuno, vive a metà strada tra una depressione alcolica e un mondo parallelo. Lei è l’emblema di tutte quelle conoscenze che ti risultano familiari ma che in realtà non conosci e su cui a volte ti ritrovi a fantasticare
Come mai omaggi Enzo Iannacci in “Io e te”?
Stranamente, pur essendo romana, sono cresciuta ascoltando anche i cantautori milanesi che, alla fine, sono i più difficili… A mio parere Jannacci aveva un profilo artistico geniale e il brano “Io e te” mi è sembrato perfetto per creare un binomio con “Disposto a tutto”. La canzone è il ritratto di una realtà storica e sociale vista da una giovane coppia con tutte le problematiche annesse. Il brano è del ’79 e la cosa mi ha fatto molto riflettere, le tematiche affrontate sono assolutamente attuali e alla fine i due brani risultano complementari.
Come concili la tua attività performativa con quella di docente di propedeutica musicale, canto e clarinetto nelle scuole romane?
Insegnare è una cosa che mi piace moltissimo quindi cerco di farla bene lasciando sempre il tempo necessario al mio progetto, che è prioritario per stare bene. Ho uno schema orario preciso però sono fortunata a fare un lavoro che mi piace e che è complementare alla mia attività artistica.
L’11 aprile presenterai il disco all’Asino che vola a Roma… tra gli ospiti dell’evento citiamo Renzo Rubino e Raffaella Misiti, come ti stai preparando al grande evento e come sarà strutturata la serata?
Sto praticamente facendo il conto alla rovescia! Sono orgogliosa di avere grandi artisti al mio fianco, Raffaella Misiti, in particolare, è una cantante straordinaria, una mia grande amica nonché mia maestra. Ci saranno dei duetti insieme agli ospiti per un battesimo festoso del mio progetto, l’organico sonoro sarà un quartetto, che è il mio gruppo, Stefano Scatozza sarà un ospite non ospite, in quanto parte della famiglia. Ci sarà anche Luca De Carlo e presenteremo il video di “Lasciare riposare”, prodotto da Le Bain…saremo tutti insieme e non vedo l’ora che arrivi il momento di salire sul palco!
Raffaella Sbrescia
Si ringraziano Agnese Valle e Artevox Musica per la disponibilità