Oscar Latino è un cantante e batterista palermitano diplomato all’Università della Musica di Roma. Autore di numerose e fortunate sigle di successo per alcuni importanti villaggi turistici, Oscar si affaccia al panorama pop italiano dapprima con l’ep d’esordio, intitolato “L’Angelo” poi la canzone “Non ti basta” e ora con “Il primo giorno di primavera”, un brano scritto da Filippo Marcheggiani (chitarrista del Banco Del Mutuo Soccorso) e prodotto da Mauro Munzi (batterista dei Dhamm).
Lo abbiamo raggiunto al telefono per conoscere più a fondo le fasi che hanno scandito il suo percorso ed approfondire i retroscena della sua musica.
Il tuo incontro con la musica avviene a Palermo, la città in cui sei nato… come ti sei avvicinato alla batteria e quali sono state le fasi successive del tuo cammino?
Mi sono avvicinato alla batteria perché avevo questa passione fin da piccolino inoltre vengo da una famiglia di clarinettisti. Con l’età mi sono dedicato sempre più alla musica fino ad iscrivermi all’Università della Musica di Roma dove mi sono diplomato studiando per sei anni con specializzazione in musica leggera e funk.
Qual è il tuo stile musicale, quando ti sei avvicinato al canto e quali sono i tuoi ascolti?
Mi sono avvicinato al canto perché, come spesso accade per i musicisti, ci si ritrova a fare da coristi al cantante. Nel mio caso la scintilla è nata proprio in questo modo, poi ho continuato ad andare avanti con delle lezioni private e ho coltivato a fondo questa nuova passione. In seguito ho cominciato a scrivere sigle per importanti villaggi turistici e, anche grazie a questa esperienza, ho conosciuto il mio produttore con cui ho arrangiato tantissime sigle e abbiamo avviato un progetto musicale incentrato sul pop. Per quanto riguarda lo stile vorrei avvicinarmi alla linea guida rappresentata da Gianluca Grignani, una via di mezzo tra il cantautorato italiano e dei suoni un po’ più rock.
Che tipo di musica e quali temi ci sono nel tuo ep d’esordio l’ “Angelo”?
I miei primi testi sono assolutamente semplici, diretti, si riferiscono alla vita quotidiana di tutti i giorni in cui spesso i protagonisti sono teenagers. “L’Angelo”, in particolare, è una canzone che è stata scritta per una persona a cui tengo tantissimo. Gli altri testi dell’ep sono basati sulla vita di coppia. Cosa che spesso si presenta anche in altre mie canzoni.
Quali sono le differenze, sia a livello strumentale che contenutistico, tra “Non ti basta” e “Il primo giorno di primavera”?
“Non ti basta” è nata dall’esigenza di esprimere una tipologia di problematica che spesso coinvolge gli artisti: nella vita di coppia ci si ritrova ad affrontare la vita artistica e la vita di tutti i giorni, lo scontro tra esigenze e stili di vita diversi è inevitabile: da un lato c’è il partner con una vita lineare, tra virgolette normale, dall’altro c’è l’artista che prova a districarsi tra prove, concerti, interviste, tour. Come si vede nel video della canzone, il protagonista scappa via proprio per questo motivo ma alla fine non riesce a resistere e torna a casa perché, aldilà dei problemi, alla fine l’amore risolve tutto.
“Il primo giorno di primavera” non è una canzone riferita alla primavera. Il titolo del brano fa riferimento ad una data in cui due persone si conoscono, affrontano dei problemi insieme ma alla fine non riescono mai ad innamorarsi nonostante una forte attrazione reciproca. Abbiamo da poco finito di girare anche il videoclip del brano. La location è il bellissimo borgo di Corinaldo nelle Marche, un posto già famoso in cui si svolge l’Halloween più importante d’Italia. La protagonista del video sarà Francesca Saturnia, una ragazza molto brava, secondo me la persona più giusta, una bellezza acqua e sapone. Le prime riprese del video, girato da Stefano Cesaroni, sono state realizzate al Teatro Goldoni di Corinaldo: la protagonista arriva il 20 marzo in Teatro per assistere al concerto ma non trova biglietti disponibili, il suo beniamino, intanto, assiste alla scena dietro le quinte, e volendole fare un regalo, le fa recapitare un biglietto il giorno successivo, ovvero il 21 marzo. Lei, felicissima, si prepara, entra in teatro e scopre che non c’è nessuno, mentre sta per andare via, l’artista, ovvero me stesso, entra sul palcoscenico e le dedica questa canzone in modo esclusivo. L’idea, molto semplice e diretta, risponde all’obiettivo di voler trasmettere una stretta vicinanza tra me e i fan.
Come è avvenuto l’incontro con Filippo Marcheggiani del Banco del Mutuo Soccorso e come avete lavorato insieme?
In qualità di batterista ho collaborato con tanti artisti e musicisti che ho incontrato spesso per turni di registrazioni, collaborazioni, concerti. Questa amicizia, in particolare, dura già da due-tre anni e ci siamo trovati a scrivere delle canzoni. Di questa canzone, in particolare, mi piaceva il fatto che in una specifica data tutto nasce e tutto si conclude. “Non ti basta” è, invece, un brano scritto da Alessio Ventura (cantante dei Dhamm).
“Il primo giorno di primavera” anticipa l’album di prossima uscita…cosa puoi anticiparci di questo lavoro? Di cosa parlerai e cosa vorresti comunicare? Ci saranno testi scritti da te? Collaborazioni?
Scriverò sicuramente un pezzo più lento ma, in linea di massima, la mia strada è quella che ho già tracciato. Stiamo decidendo se rivalutare alcuni brani che ho scritto per un lavoro mai editato e il nuovo disco uscirà tra ottobre e novembre, nel frattempo uscirà un altro singolo a giugno!
Raffaella Sbrescia
Si ringraziano Oscar Latino e Sara Bricchi per Parole e dintorni per la disponibilità