Bouchra presenta “Yallah”: l’inizio di un’avventura all’insegna dell’indipendenza

Bouchra

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Dopo il successo di  “Blanc ou Noir”, cantato in lingua francese, Bouchra, cantante di nazionalità marocchina cresciuta a Livorno, torna con il nuovo singolo “Yallah” firmandone il testo scritto in inglese con l’inciso in lingua araba. La musica e la produzione del brano sono  invece di Emiliano Cecere, compositore e arrangiatore livornese. “La canzone parla di una ragazza che scopre una forza interiore che non sapeva di avere. Da qui la decisione di poter vivere indipendente, cercando la propria strada, insieme alle persone che vogliono seguirla. Yallah, in lingua araba, significa infatti andiamo. E’ un messaggio per incitare le persone ad andare avanti senza fermarsi mai, superando le insidie della vita”. Ecco cosa ci raccontato Bouchra negli studi di Universal Music.

Intervista

Come è iniziato il tuo cammino musicale?

Dopo un primo periodo passato a registrare e pubblicare cover che mi hanno permesso di farmi conoscere in rete, ho incontrato Francesco De Benedittis, autore e produttore italiano, che ha scritto per me il brano in lingua francese “Blanc ou Noir” insieme ad Antonio Toni.

“Yallah” il primo brano che porta la tua firma…

Sono andata a Livorno dal produttore Emiliano Cecere che, di punto in bianco, mi ha messo questa base invitandomi a cantare la prima cosa che mi passasse per la testa.  Non conoscevo questo mio lato, non pensavo di riuscire a scrivere un brano tutto mio e trasmettere un messaggio preciso; è solo grazie a lui che ho scoperto questo lato che vorrei sicuramente sviluppare.

Per tornare alla tua veste di autrice: la tematica di “Yallah” rispecchia una forza interiore che cerchi di diffondere. Da dove nasce questo testo?

Sono sempre stata molto insicura sotto certi aspetti, piano piano ho capito che ogni volta che mi facevo dei problemi non sarei arrivata dove volevo. Pezzo dopo pezzo, ho costruito il mio mondo e sono fiera che il mio brano contenga questo tipo di messaggio.

Quali sono le altre tematiche che ti ispirano?

Sarebbe bellissimo se riuscissi a scrivere canzoni che racchiudessero diversi pezzi del mio vissuto. Vorrei raccontare dei retroscena che nessuno conosce. La cosa più importante al momento è riuscire a far capire alle persone che si può partire da zero per poter comunque arrivare ad un traguardo vincente.

Che tipo di feedback hai ricevuto dalle persone che ti seguono dall’inizio?

Super positivo! C’è chi mi ha visto crescere dai primi video senza basi fino a oggi. Si sentono quasi persone di famiglia ed è molto bello.

Hai in programma dei concerti?

Vorrei sicuramente farne tanti. Per ora il discorso è prematuro, ho pochi brani in repertorio, soprattutto cover. I miei artisti preferiti sono Amy Winehouse, Michael Jackson, Beyoncé, Sia e Stromae: da loro prendo molta ispirazione.

C’è un disco in lavorazione?

Il disco è quasi pronto, ci ho lavorato tutta l’estate ma non ho ancora rivelato alcun dettaglio se non che sarà composto da 8 brani.

Quanta cultura musicale araba c’è nella tua musica?

In realtà non c’è un’artista arabo a cui faccio riferimento, la lingua araba la uso a modo mio perché il mio genere musicale è molto differente dalla musica araba tradizionale. In ogni caso mi riesce più facile cantare in arabo, francese e inglese rispetto all’italiano. Non sono ancora brava ad usare la lingua italiana e credo che per scrivere una bella canzone servano assolutamente le parole giuste.

Che legame hai con Livorno?

Abito a Collesalvetti e ho sempre bisogno di tornarci. Amo venire qui a Milano, lavorare e sviluppare i miei progetti ma poi devo tornare a casa dalla mia famiglia e dai miei amici per ricaricarmi al massimo.

Raffaella Sbrescia

Video: Yallah