Bianca Atzei ha appena partecipato al 67esimo Festival di Sanremo con il brano intitolato “Ora esisti solo tu”, scritto per lei da Kekko Silvestre, cantante e leader dei Modà. Forte di un’ottima performance sul palco dell’Ariston, Bianca si ripropone in una veste rinnovata e più consapevole. Nonostante uno strenuo accanimento mediatico nei suoi riguardi, la giovane cantante ventinovenne è riuscita ad individuare le coordinate professionali e personali per proseguire la sua avventura con tenacia e determinazione.
Intervista
Cosa racconta il brano che Kekko Silvestre ha scritto per te?
Questa canzone racconta di me, dei miei sentimenti, dei miei stati d’animo. Per questi motivi non è facile da portare sul palco, mi espone completamente in un momento importante e felice della mia vita.
Cosa ti ha detto Silvestre dopo la tua esibizione?
Francesco mi ha chiamata, mi ha detto che ho cantato molto bene ed era contento della mia esibizione. D’altronde lui crede in me da 6 anni.
Cosa è cambiato tra il primo ed il secondo Sanremo?
Adesso sono più consapevole, mi sento una persona nuova, forse anche per quello che sta succedendo nella mia vita. “Tale e quale show” è stata una grande scuola che mi è servita anche per capire molto di me. Mi sono resa conto di dover prendere la vita con più leggerezza e ironia. Dal punto di vista professionale, invece, ci sono stati dei cambiamenti anche a livello vocale.
Cosa hai provato sul palco di Sanremo la prima sera?
Sentivo un fuoco dentro, qualcosa di simile ad un’esplosione, mi sono goduta ogni parola, per la prima volta per la nella mia sono stata veramente felice della mia esibizione.
Cosa vorresti trasmettere al pubblico?
Vorrei far capire quanto è forte la mia dedizione per il canto. Studio da tanto tempo, ho fatto molta gavetta prima di iniziare il percorso con Baraonda.
Pensi di essere stata troppo esposta dal punto di vista mediatico in questi mesi?
Beh, non usciva un mio singolo da prima di Tale e Quale show. Non arrivo da talent show, certo ho avuto esposizioni ma non così eccessive.
Come spieghi le tue tante collaborazioni con molti artisti italiani?
Questa cosa mi rende molto felice. Quello che posso dire è che se i colleghi scelgono di coinvolgermi nei loro progetti, evidentemente qualcosa do anche io.
Quale di queste ti ha segnato di più?
La collaborazione con la Bertè è stata veramente d’impatto, lei è una pantera con il cuore di un gattino.
Cosa farai adesso?
Lavorerò al disco che uscirà entro l’anno ma intanto mi godrò ogni singolo momento, ogni cosa ha il suo perché e io vado avanti per la mia strada passo dopo passo.
Raffaella Sbrescia
Video: Ora esisti solo tu