Dopo aver saldamente conquistato la vetta delle classifiche con il super tormentone “El Mismo Sol”, il cantautore Alvaro Soler pubblica “Eterno Agosto”, l’album d’esordio registrato tra Berlino e Barcellona in cui il giovane artista cosmopolita riversa le sue esperienze personali attraverso una miscela musicale che unisce la solarità mediterranea, la ritmica metropolitana berlinese e la poesia minimalista di stampo orientale. Naturalmente predisposto all’uso delle lingue, curioso e aperto alla sperimentazione, Alvaro che è cresciuto tra Spagna, Giappone e Germania, ha concentrato le proprie energie nella ricerca di un sound inedito che potesse in qualche modo rappresentare l’essenza della sua personalità così ricca e complessa. Se il singolo di lancio “El Mismo Sol” lancia un preciso messaggio di fratellanza e accettazione dell’altro, tra allegri xilofoni e riff contagiosi, la title track “Agosto” prende ispirazione dalla fine di una storia d’amore che Alvaro ha affrontato cercando di venire a patti con il dolore e si sviluppa attraverso una tastiera d’epoca arpeggiata e una melodia contemplativa e compiacente. Scanzonata ed ottimista la trama di “Tengo un sentimiento”, brano caratterizzato da un arrangiamento distante dai primi due e leggermente più metallico. Versatile e sperimentatore, Alvaro spazia tra temi e ritmi, sogni, ricordi e speranze. Divertente il brano up-tempo “Lucia” , dedicato alla sorellina da difendere, delicato il testo ispirato al canto popolare intitolato “Cuando volveras”, trascinanti le percussioni esotiche in “Esperandote”. La tracklist si chiude con “El Camino”, una canzone di forte impatto emotivo in cui la voce di Alvaro si fonde perfettamente con il suono della sua chitarra e il ritmo del basso spagnolo. Il testo parla dei diversi ostacoli nella vita che portano a pensare se si è ancora sulla strada giusta e rappresenta il momento d’ascolto più intenso di tutto l’album che, in quanto opera prima, convince per freschezza e attenzione al dettaglio.
Ecco cosa ci ha raccontato l’artista negli studi di Universal Music a Milano, in occasione dell’ospitata a The Voice of Italy
Alvaro, complimenti! “El Mismo Sol” ha letteralmente conquistato l’Italia…
Grazie mille, sono contentissimo! In effetti questo è il Paese in cui la canzone sta avendo maggior successo. Il brano è salito in vetta alle classifiche in pochissimo tempo, ora stiamo lavorando affinchè possa uscire anche negli altri Paesi.
Cosa ci racconti nell’album “Eterno Agosto”?
È un disco che parla di esperienze personali. Nella canzone “Lucia” dico a mia sorella (Paola, ndr) che deve stare attenta ai ragazzi; sta diventando una donna e io che sono il fratello grande devo proteggerla! Nella canzone “Tengo Un Sientimento” si parla del divertirsi con gli amici, c’è un verso molto divertente che ripete i numeri 4, 7 e 20: «4 amici mi portano al bar, 7 volte uno shot di gin e 20 ragioni per festeggiare». Altre canzoni parlano di relazioni d’amore che ho avuto e di rotture sentimentali. Ci sono poi brani più «filosofici» come “El Camino”, che parla dei momenti in cui ti accorgi che le cose non sono come le avevi immaginate ma che, ad ogni modo, fanno comunque parte del tuo cammino. Questa è la mia filosofia di vita: tutto ciò che accade, accade per una ragione. Spero che le persone quando ascolteranno il disco potranno staccare la spina da tutto e rilassarsi.
Sei di Barcellona ma sei vissuto molti anni a Tokyo, e adesso vivi a Berlino… c’è un posto che ti fa sentire davvero a «casa»?
Barcellona è ancora la mia casa, ogni volta che prendo l’aereo per tornare provo questa bellissima sensazione di appartenenza.
Come hai iniziato a fare musica?
A 10 anni, quando vivevo a Tokyo, i miei genitori mi regalarono una tastiera elettronica, poi a scuola cantavo in un coro e avevo una band. Verso i 16 anni ho iniziato a scrivere e registrare, ho formato un’altra band con mio fratello quando siamo andati in Spagna e abbiamo scritto due album. In seguito ho deciso di fare le cose da solo per vedere come sarebbero andate…
Come ti sei trovato quando vivevi in Giappone?
In realtà frequentavo una scuola tedesca quindi non ero completamente immerso nella cultura giapponese. Ricordo però che andavamo spesso al karaoke perché, essendo troppo giovani, io e i miei compagni non potevamo avere accesso alle discoteche. Passavamo intere serate a cantare e il giorno dopo non riuscivamo neanche a parlare.
Chi sono i tuoi riferimenti musicali a cui ti ispiri? Conosci e ascolti musica italiana? Se sì, chi apprezzi tra i cantanti italiani?
Mi piace ascoltare tanta musica, in macchina con i miei genitori ascoltavamo i dischi di Juanes e Phil Collins. Poi Linkin Park, Maroon 5, John Mayer, ecc. Tutti artisti molto differenti, in effetti: non ne ho uno preferito in particolare. Per quanto riguarda la musica italiana, da piccolo ascoltavo molto Andrea Bocelli ed Eros Ramazzotti. Ultimamente ascolto Tiziano Ferro e Laura Pausini.
Cos’è per te la musica?
A me la musica ha sempre fatto bene, al suo interno c’è qualcosa che disattiva per un attimo i miei pensieri e che mi fa sentire meglio: è come una medicina. Quando le cose si mettono male, è meraviglioso buttarsi di testa tra le note.
Raffaella Sbrescia
Video: El Mismo Sol ( Live Acoustic Version)