Fiorella Mannoia: “Combattente” è l’album che prova a rispondere a molti interrogativi esistenziali. La recensione

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Fiorella Mannoia torna in scena con un nuovo album di inediti intitolato “Combattente”. Un titolo apparentemente “ingombrante” per un album che finalizza il concetto di “lotta” per l’affermazione di se stessi e della propria indipendenza intesa come rinascita. Sono molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione dell’album, autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d’autore: Ivano Fossati (in un brano in cui Fiorella è autrice del testo e Fossati delle musiche), Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Bungaro, Cesare Chiodo ma soprattutto la stessa Fiorella Mannoia sempre più sicura nella sua veste di autrice. Anticipato da “Perfetti Sconosciuti”, il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese, l’album ha visto entrare in rotazione radiofonica anche la title track scritta da Federica Abbate e Cheope, il cui videoclip è la prima parte del progetto “Combattenti”, realizzato dalla regista Consuelo Catucci che ha raccontato “per immagini” alcuni brani dell’album.

Video: Combattente

Nei dieci brani che compongono la tracklist Fiorella compie un percorso preciso affermando la volontà di non farsi mai abbattere. Una risposta, quest’ultima, ad uno dei più grandi ed onerosi interrogativi che siamo soliti porci praticamente ogni giorno della nostra vita. Un combattente è ciascuno di noi che conduce la sua silenziosa battaglia resistendo alle difficoltà mentre tenta di superarle. Esemplificativa anche la copertina, iconica ed ironica al contempo, che raffigura Fiorella nella veste di un “generale di un esercito di pace”, un gioco per provare a rappresentare con leggerezza un lavoro di forte impatto emotivo.

“Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso”, canta Fiorella, interpretando con espressività e carisma parole cucite sulla sua pelle di indomita sostenitrice di tante giuste cause oltre che delle donne. Un modo il suo, di rispondere a quanti, ormai numerosissimi, si rivedono nelle sue parole taglienti e fiere, sprezzanti della paura e della possibile ritorsione. L’alchimia di suoni, concetti e parole fluttua all’interno di una visione efficace e definita. Fiorella sceglie la semplicità che va dritta al punto,  si mette al servizio di storie dal sapore universale e riesce a fare in modo che ognuno possa trovare la propria personalissima chiave di volta. “Nessuna conseguenza”, ad esempio, ha un potere illuminante, la tragica lucidità dei versi si sposa alla melodia, scrivendo la parola fine ad una vessazione psicologica distorta e potenzialmente distruttiva. Intense ed emozionanti le parole de “I pensieri di Zo”, scritta dall’eccellente Fabrizio Moro: “Beato chi sa che poi troverà”, canta Fiorella, chiudendo il cerchio degli interrogativi.

Fiorella Mannoia ph Luisa Carcavale

Fiorella Mannoia ph Luisa Carcavale

 

Tra i brani più forti, citiamo anche “L’abitudine che ho”: una sorta di manifesto, in cui la cantautrice racconta di non accontentarsi mai, di non vivere in prossimità di quello che vorrebbe; un invito a conoscersi, a capire le proprie esigenze, a rispondere in maniera attiva e propositiva agli input del nostro subconscio. In “Combattente”, la Mannoia approda anche in territori dance con “Siamo Ancora qui” e “L’Ultimo Babbo Natale” in modo comunque fruibile. Chiude il disco “La Terra da Lontano”, una sorta di “ritorno a casa”, impreziosito dal suggestivo contributo dell’orchestra. Se davvero “Le parole sono tutto quello che ci muove”, allora Fiorella Mannoia riesce a smuovere strati e strati di pensieri e riflessioni spesso volutamente segregati negli angoli dell’anima. Meglio così, ogni tanto è giusto mostrarci per quello che siamo senza filtri e senza maschere, fosse anche solo per un attimo e soltanto a noi stessi, sarebbe comunque un grande atto di coraggio.

Raffaella Sbrescia

 Ascolta qui l’album

Tracklist

1 – Combattente
2- Nessuna Conseguenza
3 – Siamo Ancora qui
4 – I Fiori di Zo
5- Anima di Neve
6 – I miei passi
7 – L’Abitudine che ho
8 – Ogni domenica con te
9 – Perfetti sconosciuti
10 – L’Ultimo Babbo Natale
11 – La Terra da lontano

A novembre Fiorella Mannoia incontrerà i fan, nelle principali librerie La Feltrinelli di tutta Italia, per presentare il nuovo album.

4 novembre – Roma (via Appia Nuova 427, ore 18.00)

7 novembre – Napoli (via Santa Caterina a Chiaia, 23 – Angolo Piazza Dei Martiri, ore 18.30)

8 novembre – Milano (Piazza Piemonte 2, ore 18:30)

9 novembre – Torino (Stazione Di Porta Nuova, ore 18:30)

10 novembre – Genova (via Ceccardi 16, ore 18.00)

11 novembre – Verona (via Quattro Spade 2, ore 18.00)

12 novembre – Firenze (Piazza Della Repubblica 26, ore 18.30)

15 novembre – Bari (via Melo 119, ore 18.30)

17 novembre – Catania (via Etnea 285, ore 18.00)

18 novembre – Palermo (via Camillo Benso Conte di Cavour 133, ore 18.00)

A dicembre, invece, partirà “COMBATTENTE IL TOUR” che vedrà Fiorella live sui palchi dei più prestigiosi teatri italiani. Biglietti in prevendita, nel circuito Ticket One e nei punti vendita autorizzati.

Queste le date:

1 dicembre – Bergamo (Teatro Creberg)

2 dicembre – Brescia (Teatro Pala Banco)

4 dicembre – Firenze (Teatro Verdi)

5 dicembre – Bologna (Teatro Europauditorium)

7 dicembre – Ancona (Teatro Delle Muse)

9 dicembre – Bari (Teatro Team)

10 dicembre – Cesena (Nuovo Teatro Carisport)

12 dicembre – Milano (Teatro Degli Arcimboldi)

15 dicembre – Padova (Gran Teatro Geox)

16 dicembre – Torino (Auditorium Del Lingotto)

19 dicembre – Assisi (Teatro Lyrick)

17 dicembre – Sanremo (Teatro Ariston)

20 dicembre – Livorno (Teatro Goldoni)

22 dicembre – Roma (Auditorium Parco Della Musica)

 

 

XF10: finalmente muscoli in giuria. Eliminati i Les Enfants

Les Enfants

Les Enfants

Avevamo lasciato i giudici di X Factor 10 con addosso una sensazione di torpore. Li abbiamo ritrovati pronti a darsi filo da torcere a suon di precisazioni e puntigliosità. La seconda puntata dei live del talent targato Sky mette a fuoco le potenzialità dei concorrenti ma spariglia le carte in giuria. Tra i più lucidi, c’è lo stratega e ormai veterano Fedez. La querelle con la concorrente Roshelle non fa altro che evidenziare come in realtà le scelte del giudice siano assolutamente mirate e decisamente azzeccate per la giovane rapper, che dimostra di essere forse l’unica a poter dire qualcosa di nuovo. Alvaro perde i Les Enfants, giunti all’eliminazione dopo il Tilt in finale di puntata. Quello che traspare da questo epilogo è che il giudice spagnolo non abbia mai davvero creduto nel gruppo milanese che, malgrado tutto, ha saputo compiere piccoli importanti passi ben prima di partecipare al talent. Favoritissimi i Daiana Lou, la cui esibizione è stata tra le più apprezzate. Il duo è il più temuto dagli altri concorrenti, e a ragione. Perplime, invece, la performance di Arisa: le sue osservazioni sono spesso ridondanti e poco assertive, non è chiaro che tipo di strategia stia portando avanti, di questo ovviamente ne risentono anche i suoi concorrenti. L’unico ad aver inquadrato una strada precisa è FEM. Tutt’altro tipo di discorso per Manuel Agnelli, finalmente padrone del contesto e del ruolo. Tra i suoi concorrenti spiccano Eva e Silva Fortes, voci peculiari e personalità forti sono le loro chiavi di accesso al cuore del pubblico. Errata la scelta del leader degli Afterhours di assegnare un proprio brano ad Andrea Biagioni, l’intento forse era nobile ma il giovane ne è uscito con le ossa abbastanza rotte. Il bilancio finale è che i giudici hanno calato la maschera da Teletubbies (citazione dell’irriverente Mara Maionchi) eppure serve l’affondo vero, quello che non conosce compromessi e che possa fare la differenza in una fase molto calda, forse decisiva, di questa edizione di X Factor.

Raffaella Sbrescia

“Nuova Gianturco”: la periferia urbana raccontata da Francesco Di Bella. Recensione

Francesco Di Bella

Francesco Di Bella

 “Nuova Gianturco” è il nuovo album di Francesco Di Bella, ex cuore pulsante dei 24 Grana. Dolore, ironia, sentimentalismo e disincanto si fondono in un full lenght intriso di sonorità ricercate. Storie di speranze e sconfitte sono il mare magnum in cui Di Bella pesca a piene mani incrociando culture ed esperienze, sogni e favole in una serie di frame dal sapore vintage ma di stampo socio-culturale contemporaneo. La culla di gestazione è Gianturco, un particolare quartiere di Napoli sito in piena periferia urbana. Quella periferia che spezza il cuore grazie ad un peculiare mix di speranza, dolore, umanità, rabbia. La musica di questo album nasce laddove “l’amore non basta”. Ad imprimere un mood avulso da mode e tendenze del momento è la produzione artistica di Daniele Sinigallia. I 10 brani di questa interessante raccolta spaziano tra rimiche blues e synth onirici. Delicati e stimolanti al contempo, i dieci brani della raccolta sono impostati su un taglio musicale moderno in cui si alternano episodi carichi di ritmo e atmosfere sospese e riflessive.

Francesco Di Bella

Francesco Di Bella

“Nuova Gianturco” racconta la sconfitta ma rifugge la rassegnazione in nome dell’autenticità delle cose vere, quelle che non si perderanno mai. Tra i brani più significativi, segnaliamo “Blues Napoletano” in cui l’odore e il ritmo di Napoli si fondono all’interno di una inconfondibile cifra stilistica dalla forte carica sensuale. Particolarmente riuscite le collaborazioni con Neffa nel brano “Progetto” e 99 Posse in “Aziz”, canzone in cui i migranti acquisiscono finalmente una voce; impossibile da ignorare. Il disco si chiude con “Brigante se more” di Eugenio Bennato e Carlo D’Angiò; una testimonianza di ammirazione per i grandi cantautori che negli anni hanno saputo tramandare, rinnovandola, la migliore tradizione partenopea.  Ospiti speciali Dario Sansone dei Foja e Claudio “Gnut” Domestico. L’ideale trait d’union tra i fasti del passato ed una generazione cantautorale in grado di portarci per mano tra le correnti di un futuro liquido.

Raffaella Sbrescia

Ascolta qui:

TRACKLIST

  1. Nuova Granturco
  2. Aziz
  3. Tre Nummarielle
  4. ‘Na bella vita
  5. Non ho più tempo
  6. Progetto
  7. Blues napoletano
  8. Gina se ne va
  9. Briganti se more
  10. Guardate fore

Video: Tre Nummarielle

“1993″, prendetevi del tempo per ascoltare la musica di Boosta

Boosta

Boosta

Musica che richiede e che merita tempo. Questa è quella di Davide Dileo aka Boosta, carismatico tastierista dei Subsonica ed artista a tutto tondo. “1993” è il primo capitolo della sua avventura da cantante solista che confluirà nell’album di inediti “La Stanza Intelligente”, in uscita il prossimo 28 ottobre per Sony Music. Entusiastiche le reazioni di fan e critica nei riguardi del bel testo scritto da Stefano Sardo, cantante dei Mambassa e sceneggiatore della serie tv Sky “1992” e “ 1993″: « Il tempo ci ha cambiati un po’, il tempo ci ha cambiati un po’ Una sola cosa non cambia mai La guerra fra di noi», canta Boosta, coadiuvato nei cori da Yendry Fiorentino, tessendo le trame di uno dei pezzi più semplici di un disco che è frutto di un desiderio tanto naturale quanto estemporaneo.

Questo primo step del progetto che coinvolge anche Malika Ayane, Nek, Luca Carboni, Raf, Giuliano Palma, Cosmo, Briga, Enrico Ruggeri, Marco Mengoni e Diodato, racchiude un prezioso momento di raccoglimento con se stessi ma intende offrire anche una altrettanto rara occasione di incrocio tra dimensioni e mondi distanti. Il fatto è reso tangibile dal videoclip girato da Giacomo Triglia tra il Piemonte e la Calabria, ispirato al film “Se mi lasci, ti cancello” in cui Boosta è protagonista in due versioni: Davide che interpreta se stesso nei giorni nostri e lui vent’anni prima, alle prese con il suo grande amore. A dare voce e volto al giovane Boosta è l’attore Andrea Sorrentino, mentre la giovanissima youtuber star Greta Menchi, per la prima volta nelle vesti di attrice, interpreta la sua fidanzata.  Questo incrocio tra mondi e generazioni segna, dunque, il primo step di una passeggiata in solitaria fuori dall’astronave madre. Boosta si fa cantante, suona tutti gli strumenti (tranne le batterie), rifugge gli integralismi e si apre al dialogo a viso scoperto; senza filtri, senza maschere, senza limiti. Con queste premesse, ci prenderemo  sicuramente del tempo per scoprire cosa bolle in pentola.

Raffaella Sbrescia

Video: “1993″

“Sai che”: Marco Mengoni canta la dirompenza dei sentimenti.

Marco Mengoni

Marco Mengoni

Il capitolo finale della playlist in divenire di Marco Mengoni prende vita con “Sai che”. Un brano che riprende alcuni tratti della già fortunata collaborazione con Fortunato Zampaglione e Michele Canova Iorfida e che rinsalda a doppio giro tutti i punti fermi dei precedenti “Guerriero” e “Ti voglio bene veramente”. L’atmosfera creata da questa ballad intensa e dolorosa è ibrida e sognante. Lo sfondo è una dimensione sospesa in cui i rintocchi del tempo sono dettati dall’incedere dei pensieri, tanto forti da non poter essere ignorati. La base di partenza è una sensazione di gioia, pura e cruda, così lontana, così distante da sembrare ormai quasi sconosciuta. Il fulcro del brano è la purezza e la consistenza di un sentimento genuino e speciale, pronto a sfidare ogni tipologia di ostacolo: «Eravamo davvero felici con poco. Non aveva importanza né come nè il luogo. Senza fare i giganti e giurarsi per sempre ma in un modo o nell’altro sperando nel mentre», canta Marco, rivelando la caducità dei rapporti umani ma anche l’irrinunciabile voglia di crederci a dispetto di tutto. E poi, ancora: «Sai che ho cercato un modo per dimenticare ma di contro c’è il mio volerti bene che è ancora più grande di me» mettendo a nudo l’impotenza della razionalità al cospetto della dirompenza dell’amore, quello vero, quello che perdona tutto, quello che va avanti ad oltranza e che non conosce ragioni o limitazioni.

A queste parole cariche di pathos, Marco Mengoni sceglie di associare un videoclip ambientato in 5 diversi stati degli USA girato da You Nuts Production, quasi come se volesse declinare in modi diversi le vorticose evoluzioni di un solo animo inquieto e solitario. Scenari mozzafiato accompagnano un viaggio interiore, sempre più simile ad un processo di purificazione spirituale. Sarà, a questo punto, interessante scoprire come saranno gli altri 4 inediti contenuti in “Marco Mengoni Live”, il nuovo progetto discografico che Mengoni pubblicherà il prossimo 25 novembre su etichetta Sony Music. Si tratterà di un racconto degli ultimi due anni da record e includerà tutto il repertorio live diviso in due dischi come i due leg di tour che hanno totalizzato oltre 300mila spettatori senza dimenticare un duetto con un’artista internazionale. Due album live e un dvd per fissare nel tempo e nella memoria 26 date completamente sold out, un viaggio incredibile su due palchi completamente diversi, anch’essi parte integrante dell’evoluzione del progetto e della playlist stessa.

Per chi volesse completare l’esperienza di conoscenza di questo straordinario artista, Marco Mengoni tornerà in tour a partire dal 12 novembre per 13 date in tutta Italia.  MENGONILIVE2016, prodotto e distribuito da Live Nation sbarcherà poi per la prima volta in Europa con concerti a Francoforte, Bruxelles, Amsterdam, Parigi, Città di Lussemburgo, Zurigo, Colonia, Vienna e Varsavia.

Raffaella Sbrescia

Video: Sai che

http://www.vevo.com/watch/IT5081600279?isrc=IT5081600279&share_location=ingestion

 

Gif: un tuffo nel colorato mondo degli Ottavo Richter

Gif Ottavo Richter

E’ un piacere ritrovare gli Ottavo Richter grazie al loro ultimo lavoro discografico intitolato “GIF”, pubblicato su etichetta Egea Music. Registrato, mixato e masterizzato da Alessandro Sicardi, il disco si compone di 14 tracce e vanta la partecipazione di Fabrizio e Mauro Settegrani, Gnut, Gianluigi Carlone della Banda Osiris e della Redazione di Caterpillar. La formula proposta è ormai quella collaudata: una corposa e trascinante sezione fiati si affianca ad una ritmica sostenuta e variegata. Gli Ottavo Richeter si destreggiano, infatti, tra funk, jazz, ska. I testi, ricercati e particolarmente congeniali ai tempi che corrono, si muovono a cavallo tra ironia, sarcasmo e sentimentalismo minimale. Allegro e scanzonato, intelligente e lucido al contempo “Gif” si muove nel mondo contemporaneo portandosi dietro un ricco bagaglio di spunti, echi, richiami ed influenze.  Se dal punto di vista sonoro gli Ottavo Richter si confermano una garanzia di qualità non accade lo stesso con la parte cantata, qualche scivolone di troppo guasta l’atmosfera in più di un episodio abbassando il livello di un progetto che dimostra di avere in ogni caso molto da raccontare.

 I brani da non perdere: l’intensa “One man, One girl, l’esilarante “Oroscopo” e la godibilissima cover di “Telefona” degli Squallor.

Raffaella Sbrescia

La Tracklist: 1. Non esiste, 2. Mi piace, 3. In via Galilei, 4. One man, one girl, 5. Cara dipendenza, 6. Ho voglia di te (ft. Fabrizio e Mauro Settegrani), 7. Il dottor B., 8. Telefona (ft. Gnut), 9. Nuvole, 10. Prima di regalare pensa (ft. Gianluigi Carlone), 11.Non fare la bestia, 12. Oroscopo, 13. Tipi Caterpillar ft. Redazione Caterpillar), 14. El salsa de lo skorpyón.

Céline Dion ricomincia da “Encore un soir”, un album tutto in francese.

Celine Dion

Celine Dion

Due lutti devastanti ed un’esistenza da rimodulare. La pop star canadese Céline Dion ricomincia da “Encore un soir” un nuovo album interamente cantato in lingua francese e pensato proprio insieme al marito Renè Angelil scomparso lo scorso gennaio. L’artista ha quindi realizzato un sogno che i due accarezzavano da tempo. Pubblicato sia in digitale che nei negozi in ben tre versioni: Cd, Box Deluxe Edition (con Cd con 3 bonus track, libretto da 80 pagine e braccialetti in raso) e doppio lp + cd, il progetto musicale si avvale della collaborazione del suo storico collaboratore Jean-Jacques Goldman che ha composto la canzone che dà il titolo all’album “Encore un soir”: «So che hai scritto già tutto per me, ma quello che vivo in questo momento è talmente importante, se tu potessi donarmi un poco della tua magia…», gli aveva chiesto lei ed ecco che proprio quella richiesta ha sortito l’effetto sperato dopo ben 12 anni di distacco. Il singolo di lancio ha tra l’altro raggiunto le vette di iTunes anche nei mercati non francesi, arrivando al numero 1 in 10 Paesi, nella top 10 in 22 Paesi e nella Top 20 in 27 Paesi.

Video: Encore un soir

Tra gli autori delle tracce contenute nella tracklist ci sono anche Francis Cabrel e Serge Lama che, per la prima volta insieme, collaborano a una canzone per Céline, e Jacques Veneruso, Grand Corps Malade, che ha preso parte al disco di Céline “Sans attendre”, ha messo ancora una volta a disposizione la sua poesia per questo progetto. Tra gli altri figurano Florent Mothe e Mutine, che hanno aggiunto il proprio nome a questo nuovo capitolo con quattro brani dal sapore pop. Daniel Picard, invece è stato scelto tra oltre 4.000 candidati che hanno partecipato a un contest lanciato sul sito web di Céline, e ha firmato il brano intitolato “À la plus haute branche”. Il risultato è un disco che mette in evidenza la capacità di Céline Dion di affrontare registri bassi, lasciando che la propria voce diventi più dolce che potente. Un tocco tenero ma non malinconico, a vantaggio di melodie scelte per accompagnare canzoni incentrate sull’importanza della capacità di andare avanti e affidarsi a se stessi. Con queste premesse, Céline Dion è pronta per mostrarsi al mondo in tutta la sua lucentezza.

Raffaella Sbrescia

 

TRACKLIST

01. Plus qu’ailleurs

02. L’étoile

03. Ma faille
04. Encore un soir
05. Je nous veux
06. Les yeux au ciel
07. Si c’était à refaire
08. Ordinaire
09. Tu sauras
10. Toutes ces choses
11. Le bonheur en face
12. À la plus haute branche

Glory, il ritorno di Britney Spears disattende le aspettative

Britney Spears

Britney Spears

Britney Spears torna sulla scena musicale con “Glory”, il suo nono album in studio pubblicato su etichetta RCA Records. Disponibile in due versioni: CD Standard (12 brani) e Deluxe Version (17 brani), il lavoro dell’icona pop multiplatino ha già diviso le opinioni di critici e fan della prima ora. Tra chi parla di “svolta” e di “maturità” e chi, invece, parla di “fiasco” quello che sfugge è che non ci si può soffermare sulla ricerca di eventuali contenuti all’interno di un lavoro che intende per lo più ammiccare e, in qualche caso, divertire il pubblico.

Britney Spears

Britney Spears

 Anticipato dal singolo “Make Me…” feat. G-Eazy, balzato subito in testa alla classifica iTunes dei singoli più venduti, “Glory” servirà soprattutto a rilanciare l’immagine di Britney, attesissima questa notte agli MTV VMAs ed il 27 settembre a Londra in occasione dell’Apple Music Festival 2016.  Affiancata da un team che annovera addetti ai lavori del calibro di Mischke (già collaboratore di Michael Jackson e Spice Girls) ed autori che hanno lavorato con Madonna Selena Gomez, Nick Jonas,  Demi Lovato, Britney Spears ha cercato di spaziare tra generi e sonorità senza tuttavia riuscire ad individuare la sua personale chiave di volta in nessuno dei brani contenuti nella tracklist del disco.  La cantante passa dalle ritmiche urban del già citato “Make me” al beat box della più sensuale “Private Show” passando per le correnti alle correnti elettroniche di “Clumsy” fino alla chiusura sperimentale di “Coupure Eléctrique”, brano interamente cantato in francese che, grazie alla sua veste minimale, rappresenta forse il punto da cui Britney dovrebbe pensare di ripartire per rimettersi davvero in carreggiata e provare a fare la differenza nel dorato mondo del pop.

Raffaella Sbrescia

 “GLORY” – Tracklist

01. Invitation

02. Do You Wanna Come Over

03. Make Me… feat. G-Eazy

04. Private Show

05. Man Of The Moon

06. Just Luv Me

07. Clumsy

08. Slumber Party

09. Just Like Me

10. Love Me Down

11. Hard To Forget Ya

12. What You Need

13. Better – Deluxe version

14. Change Your Mind (No Seas Cortes) – Deluxe version

15. Liar – Deluxe version

16. If I’m Dancing - Deluxe version

17. Coupure Élecrique - Deluxe version

Video: Make Me

Koan: il disco da viaggio di Victor Kwality

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“Un disco da viaggio, da ascoltare con la testa rivolta al finestrino mentre le immagini scorrono fuori”, così Victor Kwality aveva definito l’essenza di “Koan”, il suo primo album da solista pubblicato per Sugar Music. Così, in effetti, è. Le dodici tracce che compongono questo album sono nate in giro per il mondo: dal Portogallo all’Indonesia, dalle colline toscane alla Scozia e fotografano in maniera fedele e spontanea l’anima di poeta e viaggiatore di Victor. Il disco, curato dai producer della scena rap Frenetik&Orang3, rappresenta un viaggio interiore ed è il frutto di un lavoro personale ma anche collettivo; un percorso attraverso una vita nomade che, dopo aver visto Victor affermarsi tra i maggiori esponenti della scena drum’n’bass con la band LNRipley, lo vede oggi in una veste più introspettiva e spirituale. Un cambio di registro per lo stile di Victor con i bpm che rallentano a favore di una nuova suggestiva corrente semantica. Si va da momenti di flusso fluido con “Oracle Bambino, Wake Up From Coma e Ice Gold And Steel” a piccole e leggere incursioni elettroniche più vicine alle origini come “Lost Son e 4am. Il carico di sensazioni raccolte è prezioso e variegato: stili, influenze, reminiscenze filosofico-spirituali si incontrano, si incrociano mostrandosi pronti a germogliare in modo sempre nuovo a seconda dello scenario di riferimento.

Raffaella Sbrescia

Video: Virgo

Roba lieve: dall’Emilia al west con i La Rosta

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Dall’Emilia al West con “Roba lieve”, primo lavoro dei La Rosta, nuova combo musicale composta da Massimo “Ice” Ghiacci, membro fondatore, bassista e autore dei Modena City Ramblers e Marco “Goran” Ambrosi, chitarrista e autore nella band calabro-bolognese dei Nuju. Pubblicato da IWorld Records e mixato da Andrea Rovacchi nello studio Bunker di Rubiera (RE), il disco si muove con spiccata personalità tra suoni acustici e trame elettroniche senza rinunciare ad echi del cantautorato anni ’70 ed il country rock dei giorni nostri. Le undici canzoni proposte dai “La Rosta” profumano di vita vissuta e incantano l’ascolto attraverso avvolgenti derive oniriche. Il calore del suono acustico del bouzouki s’ibrida con l’elettricità di una chitarra elettrica western sul battito di una batteria elettronica creando un suono meticcio e senza tempo. Il ritmo incalzante e godibile della ballata folk “Per un momento ancora” fa da apripista a “Canzone Sui Binari N.1” l’ode al mondo antico dotata di un testo intriso di racconti e suggestioni letterarie. Rossellini, Monicelli, Visconti sono gli dei osannati con piglio leggero e disinvolto, lo stesso che muove le trame della title track Roba Lieve”, fotogramma della “regina campagna”. Lo spirito cinematico della penna di Ghiacci trova spazio anche in Solitudine ed in “Troppo Tempo Qui Da Solo in cui l’esser soli diventa un momento prezioso per immergersi in se stessi, comprendersi, risolversi. Lo strumentalismo di “Via Adua” arriva a sorpresa ed è, in effetti, un momento buono per riposarsi e tirare il fiato. Un attimo dopo ci si immerge nel piglio cantautorale di “Tra I Tuoi Suoni”. Apparentemente più leggero e caciarone il mood de “L’Estate Dell’80”, un tuffo carpiato all’indietro, un po’ come avviene anche ne “Le lucciole” brano che, a differenza del precedente, si muove lungo una melodia emotivamente più impattante. “Come sarebbe bello fermare il mondo e scappare”, cantano i La Rosta in “Emma”, brano dal retrogusto amaro che precede “Lizzy Luz”, il testo che chiude il disco tra cori enigmatici ed interrogativi che ci lasciano con la testa per aria e l’animo alleggerito.

 Raffaella Sbrescia

TRACKLIST
01. Per Un Momento Ancora
02. Canzone Sui Binari N.1
03. Roba Lieve
04. Solitudine
05. Troppo Tempo Qui Da Solo
06. Via Adua
07. Tra I Tuoi Suoni
08. L’Estate Dell’80
09. Le Lucciole
10. Emma
11. Lizzy Luz

 

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