Chained to the rhythm: il singolo impegnato di Katy Perry

Katy Perry ph Olivia Bee

Katy Perry ph Olivia Bee

Il ritorno di KATY PERRY è segnato dal nuovo singolo “Chained to the rhythm” con un featuring d’eccezione, quel SKIP MARLEY nipote della leggenda BOB MARLEY. Il brano, pubblicato su etichetta Capitol Records, anticipa l’uscita del nuovo album di Katy Perry.

La cantautrice californiana ha presentato il brano per la prima volta live domenica sera durante la 59˚ edizione dei GRAMMY Awards.

Il nuovo singolo, di cui Katy è co-autrice insieme a Max Martin, Sia Furler, Ali Payami e Skip Marley, è disponibile in tutti gli store digitali e su VEVO (http://vevo.ly/3QbkeV) dove è visibile il lyric video.

Katy Perry - CTTR

Katy Perry – CTTR

KATY PERRY è l’artista che ha venduto di più in digitale nella storia, più di 18 miliardi di stream nel mondo ed la persona più seguita su Twitter nel mondo.
Katy ha fatto il suo debutto con la Capitol Records nel 2008 con “One of The boys” e ha cementato il suo status di Superstar Globale con il disco seguente “Teenage Dream (2010).
“PRISM”, il suo ultimo lavoro del 2013, ha debuttato al #1 posto di iTunes in 100 paesi e ha venduto più di 12,5 milioni di copie worldwide. Con i singoli “Firework” e “Dark Horse”, che hanno superato la soglia di 10 milioni tra download e stream, KATY è diventata la prima artista donna ad ottenere due RIAA Digital Single Diamond Awards
La Perry ha venduto in tutto più di 125 milioni di tracce nel mondo e 40 milioni di album e ha inoltre cantato davanti a 2 milioni di persone per il suo Prismatic World Tour, 151 date sold out nel mondo ed è stata protagonista dello show del Super Bowl XLIX grazie al quale ha segnato un altro record come artista più vista di sempre durante il Super Bowl.

Lo Stato Sociale: “Vorrei essere una canzone” è il nuovo singolo

Lo Stato Sociale

Lo Stato Sociale

Esce oggi il videoclip del nuovo singolo “Vorrei essere una canzone” de Lo Stato Sociale. Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco a due anni dal loro ultimo successo con l’album “L’Italia peggiore”, sono pronti a tornare il 10 marzo con il nuovo album “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” prodotto da Garrincha Dischi in licenza per Universal Music Italia.

“Vorrei essere una canzone” è una ballata romantica che, con la consueta ironia del gruppo, elenca, con diversi cliché, le canzoni ideali per conquistare la persona del cuore. Quella che ci fa chiudere i finestrini, quella che lasciamo finire prima di scendere dall’auto, quella che cantiamo per strada o per cui stringiamo le cuffie in metropolitana.

Non ha un volto, non ha una voce, non ha un nome da evocare o un numero di telefono da chiamare quando sei ubriaco.” – racconta la band – “E’ quello che alcuni di noi vorrebbero essere per l’altro, è quello che non sappiamo essere fino in fondo. E’ il mondo conciliato che sogniamo, almeno finché non esiste. E’ il modo per uscire dalla solitudine e stare insieme al mondo. E’ la canzone più intima e fragile che abbiamo mai scritto. Abbiatene cura.”

Link video: http://vevo.ly/zhRVA7

Il divertente e irriverente videoclip, firmato da Zurb per The Prodactive, vede la band esibirsi in playback in un ambiente neutro, privo di scenografia. Man mano che il pezzo prosegue, si scatena l’incantesimo e i musicisti smettono a turno di suonare, tra lo stupore di regista e cameraman. E’ il preludio al gran finale in cui, con un grande bacio collettivo tra tutti i presenti, la band sottolinea con ironia il messaggio più importante del brano. Quando suona questa canzone obbliga tutti coloro che la ascoltano a baciarsi, come se trasmettesse il virus dell’amore universale. Le canzoni possono essere piccole e insignificanti, ma servono per la nostra libertà di scegliere da che parte stare.

Le canzoni sono cose piccole e non servono a niente, se non ad essere liberi e scegliere da che parte stare. Con questo video l’intento era rompere gli schemi del romanticismo, mettendoci in gioco in prima persona nella canzone più marcatamente d’amore che abbiamo mai scritto, abbiamo deciso di uscire il giorno di San Valentino, convenzionalmente riconosciuto come il giorno degli innamorati, per dimostrare che l’amore vero ha la libertà di essere come meglio vogliamo.”

Il nuovo album è stato anticipato negli scorsi mesi dal successo del primo singolo “Amarsi male”, che ha già oltre 500.000 streaming su Spotify e quasi un milione di visualizzazioni su YouTube per il videoclip.

Continuano le prevendite per l’attesissimo concerto di debutto al Mediolanum Forum di Assago (Milano) del 22 aprile 2017 organizzato da Antenna Music Factory, per il quale sono stati venduti oltre la metà dei biglietti, l’intero parterre e l’anello A.

Solo durante tutta la giornata di San Valentino, su Ticketone, sarà possibile acquistare due biglietti al prezzo di uno per l’anello C del Forum.

Per informazioni:

www.ticketone.itwww.antennamusicfactory.comwww.lostatosociale.net

 

Festival di Sanremo 2017: le pagelle della quarta serata

Lele Esposito vincitore "Nuove proposte" - Sanremo 2017 @Rai Uno

Lele Esposito vincitore “Nuove proposte” – Sanremo 2017 @Rai Uno

Scorre lenta e soporifera la quarta serata del 67esimo Festival di Sanremo aggiudicandosi comunque il 47% di share. Nessun ospite di particolare prestigio a risollevare un andamento medio-basso dello show. Gli unici guizzi sono quelli dell’ormai imprescindibile Crozza e della brillante Virginia Raffaele. Sul palco con Carlo Conti e Maria De Filippi anche la bellissima modella e moglie di Eros Ramazzotti Marika Pellegrinelli. La serata si apre con la finale dei giovani nella sezione “Nuove proposte” con il trionfo della nuova Napoli: Maldestro vince il premio della critica “Mia Martini” mentre Lele Esposito si aggiudica la vittoria del premio finale.

Per quanto concerne il discorso gara, non sono mancati i colpi di scena: eliminati Ron, Giusy Ferreri, Al Bano e Gigi D’Alessio. Questo tipo di risultato rappresenta un fatto epocale: nonostante il televoto fosse ripartito tra 30% giuria demoscopica, 40% televoto e 30% giuria di qualità, pare evidente che la vecchia guardia della scena musicale sia stata sobbalzata da una nuova corrente pop. Se da un lato fa scalpore l’eliminazione di due colonne della musica italiana come Ron e Al Bano, dall’altro c’è da riflettere sull’utilità di portare al Festival dei brani anacronistici che non raccontano nulla di nuovo. Discorso diverso per Gigi D’Alessio che non è riuscito a rilanciarsi nonostante un brano molto personale e un’ottima partitura musicale. Rimane il caso di Giusy Ferreri, anche lei vittima della forza social di alcune colleghe meno meritevoli, su tutte Lodovica Comello.

Pagelle

Nuove Proposte

  • Maldestro – “Canzone per Federica” fa giustamente incetta di premi. Evviva la canzone d’autore. Voto 7
  • Leonardo Lamacchia – “Ciò che resta” – Il bel canto e il rispetto della melodia classica non sono abbastanza per svoltare in un contesto affamato di novità. Voto 5.5
  • Francesco Guasti – “Universo” – Per emozionare non serve urlare. Voto 4.5
  • Lele – “Ora mai” – La genuinità riesce sempre a sdoganare i pregiudizi sui talent. Voto 7.5

Big

  • Ron – “L’ottava meraviglia” – La sua nobile missione a favore della ricerca contro la SLA è solo un altro bel tassello all’interno di un puzzle di grande prestigio artistico. Tentativo da premiare. Voto 6.5
  • Chiara –“Nessun posto è casa mia”- Un testo brutto non diventa bello nemmeno provandolo a cantare al meglio. Voto 4.5
  • Samuel – “Vedrai” – Il brano cresce sempre più ad ogni ascolto. Voto 7
  • Al Bano – “Di rose e di spine”- La sua esibizione è tenera e commovente. La voce di Al Bano resterà patrimonio della canzone italiana ma è ora di lasciare spazio a cose nuove. Voto 6-
  • Ermal Meta – “Vietato morire” – La perfettibilità di un insieme già consolidato è minima. Si attende lo sprint finale. Voto 9
  • Michele Bravi – “Il diario degli errori”-  Cresce l’intensità interpretativa di un testo importante. Voto 6.5
  • Fiorella Mannoia – “Che sia benedetta” è come una portentosa preghiera cantata con grazia e carisma. Voto 9.5
  • Clementino – “Ragazzi fuori” – Viscerale e immediato il canto di Clemente. Voto 6
  • Lodovica Comello – “Il cielo non mi basta”-  Con un’esibizione più pulita e precisa, la Comello conquista la finale senza particolare merito. Voto 4.5
  • Gigi D’Alessio – “La prima stella” – Il re del neomelodico perde lo scettro con onore. Voto 6
  • Paola Turci – “Fatti bella per te” risplende fulgidamente in un marasma di banalità. Voto 8
  • Marco Masini – “Spostato di un secondo” – Nonostante un outfit improbabile, il cantautore continua a raccogliere consensi. Voto 6
  • Francesco Gabbani – “Occidentali’s Karma” – L’artista più dissacrante di questo Festival mette un’ipoteca sulla vittoria cantando travestendosi da scimmione. Voto 8
  • Michele Zarrillo – “Mani nelle mani” – Con una performance traboccante di passione, Michele vola in finale per un ritorno in grande stile. Voto 7.5
  • Bianca Atzei – “Ora esisti solo tu”-  Calde lacrime di emozione irrorano le guance di una ragazza spesso bistrattata senza un particolare motivo. Voto 6
  • Sergio Sylvestre – “Con te” – Nonostante tutto l’impegno possibile, “Con te” non è un brano che si addice al Big Boy più tenero del mondo. Peccato. Voto 4.5
  • Elodie – “Tutta colpa mia”-  Ascolto dopo ascolto, Elodie si è trasformata in una macchina macina consensi. Voto 7
  • Fabrizio Moro – “Portami via”-  L’outsider dei finalisti conquista un posto in finale grazie alla sua consueta energia. Voto 6+
  • Giusy Ferreri – “Fa talmente male” – Giusy o la si ama o la si odia. La sua voce può risultare piuttosto molesta e il brano che ha portato quest’anno al Festival non l’ha agevolata. Voto 4.5
  • Alessio Bernabei – “Nel mezzo di un applauso”-  Il brano del giovane cantante ha un ritmo decisamente accattivante e questa è la ragione per cui avrà un sicuro successo in radio. O tempora, o mores. Voto 5

Maldestro vince il premio Enzo Jannacci. Il video della premiazione

Maldestro

Maldestro

Maldestro si aggiudica il Premio Enzo Jannacci (Prima edizione) istituito da NuovoImaie, in accordo con la famiglia Jannacci e la collaborazione di Paolo Maria Jannacci con il brano «Canzone per Federica». Ecco la cerimonia della consegna del premio sala stampa Lucio Dalla del Palafiori di Sanremo. Presenti anche Paolo Jannacci e Dodi Battaglia, portavoce del NuovoImaie.

Video: La cerimonia di premiazione di Maldestro

Sanremo 2017: le pagelle della terza serata.

Ermal Meta - vincitore del premio Cover - Sanremo 2017

La terza serata del 67esimo Festival di Sanremo conquista il 49,7% di share nonostante sia stata la più lunga in assoluto perché comprensiva della sfida tra gli altri 4 degli 8 giovani in gara, le 16 cover dei Big e l’esibizione dei sei Big a rischio eliminazione. Sempre affiatatissimi Carlo Conti e Maria De Filippi, tenero l’omaggio al Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, suggestiva l’esibizione dell’Orquesta reciclados de cateura sulle celeberrime note di “Libertango”. Sempre più intrattenitore trasversale, Mika è stato il primo superospite della serata dispensando leggerezza e poesia, come un Willy Wonka della musica. Sempre più irriverente e libero, Crozza: le sue copertine sono ormai un appuntamento irrinunciabile. Relegata all’1 di notte, LP incanta il pubblico con “Lost on you” e “Other People” mostrandosi in tutto il suo splendore vocale. Per quanto riguarda il discorso gara: Maldestro e Lele conquistano la finale mentre il premio per la migliore cover se lo aggiudica, più che meritatamente Ermal Meta con “Amara terra mia” di Domenico Modugno (seguito dalla grintosa Paola Turci che ha cantato “Un’emozione da poco” di Anna Oxa e da Marco Masini che ci ha restituito “Signor Tenente”, una delle più belle perle di Giorgio Faletti. In chiusura i primi eliminati tra i Big: Nesli e Alice Paba insieme a Raige e Giulia Luzi lasciano il Festival testimoniando che i duetti costruiti a tavolino non funzioneranno mai.

Pagelle

Giovani

  • Maldestro: In “Canzone per Federica” la personalità dell’artista veicola al meglio il fascino di una canzone d’autore intensa e coinvolgente Voto 7.5
  • Tommaso Pini: “Cose che danno ansia” scimmiotta in modo sconclusionato una quotidianità difficile  Voto 3
  • Valeria Farinacci: La richiesta di sacrificio per tornare ad apprezzare l’importanza dei rapporti interpersonali è apprezzabile ma Valeria è ancora acerba sul palco.  Voto 4.5
  • Lele: “Ora mai” è un  r’nb melodrammatico che ci invita a non accontentarci voto 6

Big

  • Chiara: “Diamante” racchiude un doppio omaggio a due grandi della musica italiana. Il plus è l’accompagnamento del Maestro Mauro Pagani voto 6
  • Ermal Meta: con una straordinaria interpretazione di “Amara terra mia”, un grande cantautore dimostra di essere anche un appassionato interprete. Voto 10 con lode.
  • Comello: Per interpretare Mina ci vuole un coraggio immenso ma, in questo caso, più che di coraggio si è trattato di un suicidio. La versione de “Le mille bolle blu” di Lodovica è scadente e banale. Voto 2
  • Al Bano: “Pregherò”: il potere del classico vibrato non è abbastanza 5.5
  • Fiorella Mannoia: “Sempre e per sempre” descrive l’amore più vero, fedele a se stesso qualunque cosa accada. Fiorella canta De Gregori con classe, bravura ed eleganza. Voto 8
  • Alessio Bernabei: “Un giorno credi” cantata dalla nemesi di Bennato con un arrangiamento sbagliato voto 3
  • Paola Turci: grintosa e convincente la sua versione di “Un’emozione da poco” voto 7.5
  • Gigi D’Alessio: Un bell’arrangiamento realizzato da Pennino sposa la vocalità di Gigi D’Alessio ne “L’immensità”. Voto 6-
  • Gabbani con “Susanna” canta Celentano senza prendersi sul serio voto 6-
  • Marco Masini rende giustizia a “Signor Tenente” di Faletti con un ottimo arrangiamento ed una sentita interpretazione del testo. Voto 8.5
  • Michele Zarrillo: “Se tu non torni” diventa quasi uno stornello voto 4.5
  • Elodie: “Quando finisce un amore”. Nonostante la somiglianza della sua voce con quella di Emma, Elodie trova una propria chiave di lettura al brano.  Voto 6-
  • Samuel: “Ho difeso il mio amore” feat. Linea 77. Voce e carisma non sono mai mancati a Samuel, ecco perché viene da chiedersi perché abbia scelto questo brano poco adatto a lui. Il risultato non soddisfa le aspettative. Voto 4
  • Sergio Sylvestre: “Vorrei la pelle nera” feat. Soul System è fresco e divertente nonostante i problemi tecnici voto 7-
  • Fabrizio Moro: Appassionata e verace la sua interpretazione de “La leva calcistica del ’68” anche se Fabrizio si è preso un po’ troppe libertà rispetto all’originale. Voto 5
  • Michele Bravi: Con “La stagione dell’amore” di Battiato,  Michele Bravi cerca di fare leva sull’impatto emotivo. Voto 6

 Raffaella Sbrescia

 

 

Festival di Sanremo: le pagelle della seconda puntata.

Il bacio tra Robbie Williams e Maria De Filippi

Il bacio tra Robbie Williams e Maria De Filippi

La seconda serata del 67esimo Festival di Sanremo ha regalato meno emozioni della prima eppure gli ascolti si sono assestati al 46,6%. Più rilassata la conduzione di Carlo Conti e Maria De Filippi ma meno accattivanti le canzoni in gara. Tra gli ospiti ha spiccato la performance raffinata e potente di Giorgia, sul palco sanremese con il nuovo singolo “Vanità” ed un medley dei suoi successi storici. Breve ed esilarante l’intervento di Robbie Williams che ha persino baciato Maria De Filippi. Divertente e spassoso il verace capitano giallorosso Francesco Totti. Brillante la copertina di Crozza, assolutamente scadente l’esibizione del trio comico romano composto da Insinna, Cirilli, Brignano. Per quanto riguarda la gara: gli eliminati tra i giovani sono Marianne Mirage e Braschi mentre a rischio eliminazione tra i Big troviamo Nesli e Alice Paba, Bianca Atzei, Raige e Giulia Luzi.

Le pagelle

I giovani:

  • Marianne Mirage: “Le canzoni fanno male” è un brano raffinato e stiloso e Marianne lo interpreta con classe e potenza vocale. Voto 8
  • Francesco Guasti: “Universo” ci invita a riflettere su quello che ci circonda e Francesco lo canta in modo accorato e credibile. Voto 7
  • Braschi: “Nel mare ci sono i coccodrilli” si è mostrato un brano debole rispetto agli altri in gara e Braschi non era particolarmente carico sul palco. Voto 5
  • Leonardo Lamacchia: “Ciò che resta” è un brano dal testo intenso e dalla melodia tradizionalista. Voto 5.5
Francesco Gabbani

Francesco Gabbani

Big:

  • Bianca Atzei: con “Ora esisti solo tu” Bianca torna a Sanremo con un altro brano di Kekko Silvestre. Sebbene la sua interpretazione sia stata buona e molto più misurata rispetto al passato, il brano è privo di mordente. Voto 5
  • Marco Masini: nuove sonorità per l’artista giunto al suo ottavo Sanremo. “Spostato di un secondo” ci fa rivivere un potenziale remake di “Sliding Doors”. Voto 7
  • Nesli e Alice Paba: In “Do retta a te” i due appaiono dolci e affiatati eppure la sottile voce di Alice non riesce a trovare l’amalgama perfetta con quella di Nesli. Voto 4.5
  • Sergio Sylvestre: “Con te” è una ballad strappalacrime ma ieri Sergio era molto emozionato e le troppe imprecisioni hanno penalizzato la performance nel suo complesso. Voto 4.
  • Gigi D’Alessio: “La prima stella” nasce da emozioni nobili ma Gigi è sempre uguale a se stesso. Voto 4
  • Michele Bravi: “Il diario degli errori” è un brano doloroso e delicato. La voce fragile di Michele o si ama o si odia. La sua interpretazione necessita di più ascolti per essere capita a fondo. Voto 5.5
  • Paola Turci: “Fatti bella per te” ci restituisce Paola in una nuova veste musicale. Grinta, voce, arrangiamento e contenuto. Voto 8
  • Francesco Gabbani: “Occidentali’s karma” è il tormentone ufficiale di questo Sanremo. Ironico e dissacrante, Gabbani diverte si diverte. Voto 9
  • Michele Zarrillo: “Mani nelle mani” è il manifesto del neoclassicismo. Garanzia di qualità. Voto 6.5
  • Chiara: “Nessun posto è casa mia” è un brano piatto e questa cosa penalizza anche Chiara, protagonista di un’esibizione poco carismatica. Voto 5
  • Raige e Giulia Luzi: “Togliamoci la voglia” è un brano sfizioso ma c’è da chiedersi il perché del duetto. Ottimo Raige, molesta la Luzi. Voto 5

Raffaella Sbrescia

Festival di Sanremo: la liturgia conquista lo share. Le pagelle della prima serata

Tiziano Ferro @ Rai Uno

Tiziano Ferro @ Rai Uno

Il 67esimo Festival di Sanremo ha finalmente preso il via con una prima serata improntata alla copertura di tante tematiche socio-culturali di grande attualità e con uno share del 50.37%. L’affresco del Made in Italy ha visto Carlo Conti e Maria De Filippi al timone di una macchina acchiappa ascolti. Loro, che più di altri, riescono ad ingraziarsi i consensi del pubblico televisivo italiano, sono riusciti a limare le rispettive personalità in nome della buona riuscita del Festival. Se da un lato Carlo Conti è apparso rilassato e attento come di consueto, dall’altro Maria De Filippi ha lasciato trasparire un po’ di emozione trattenendosi spesso e volentieri. La serata è iniziata con il sentito ed emozionante omaggio di Tiziano Ferro all’indimenticabile Luigi Tenco con “Mi sono innamorato di te”. Un altro momento nostalgico è stato quello dedicato ai grandi successi sanremesi che nel corso degli anni sono riusciti ad imprimersi nelle fibre genetiche di ciascuno di noi. Divertente e spassosa la performance di Ricky Martin che, pur essendo lontano anni luce dagli anni d’oro, è comunque riuscito a far ballare l’Ariston e non solo. Ottima la copertina di Crozza, del tutto superflua la partecipazione di Raoul Bova e della compagna Rocio Munoz Morales, così come quella della bellissima giornalista Sky Diletta Leotta nonché del comico Ubaldo Pantani. Menzione di merito agli eroi del quotidiano: il loro intervento con il racconto del salvataggio alle vittime del Rigopiano è stato utile per fare il punto sull’importanza del loro contributo. Arriviamo alla gara: simpatica l’idea del videoclip in cui i concorrenti hanno provato a presentarsi affrontando anche punti spinosi come salti generazionali e mancata conoscenza reciproca. Il fatto che loro stessi si siano messi in gioco, rispondendo con franchezza agli stessi quesiti che si è posto il pubblico è stato molto apprezzato. L’ultimo dato è quello relativo ai Big a rischio eliminazione: Clementino, Giusy Ferreri e Ron.

 Le pagelle

Giusy Ferreri: al suo terzo Sanremo con “Fa talmente male”, Giusy dimostra coerenza fino in fondo ma non è abbastanza. Il brano non possiede la forza necessaria per uno slancio emotivo e la sua performance non è stata brillante. Voto 5

Fabrizio Moro: “Portami via” è una richiesta di aiuto ed il cantautore riesce a veicolarne tutta l’urgenza con impeto ed espressività evocativa. Voto 7

Elodie: “Tutta colpa mia” è un brano che vive all’ombra di Emma Marrone eppure Elodie riesce a staccarsi dallo spettro del suo “pigmalione” con grinta e determinazione. Voto 6

Lodovica Comello: “Il cielo non mi basta” ha un testo banale, reso ancora più scialbo da un’interpretazione anonima e frastagliata di imprecisioni. Voto 4

Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia: “Che sia benedetta” è LA canzone di questo Festival. Le parole risuonano come aghi nel cuore e la maestrìa di Fiorella rende tutto l’insieme ancora più suggestivo. Voto 10 a lei (con speciale menzione di stima all’autrice Amara)

Alessio Bernabei: “Nel mezzo di un applauso” testimonia la totale mancanza di riferimenti per questo giovane cantante che, in veste di solista, pare essersi del tutto smarrito. Voto 4

Al Bano: “Di rose e di spine” è l’ennesima ballad intrisa di acuti vibranti e melodiosi. Al Bano è un’istituzione, si sa, ma onestamente c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Voto 6

Samuel: “Vedrai” è l’unico brano pop contemporaneo che abbiamo ascoltato durante la prima serata. In veste di solista il cantante avrebbe potuto scegliere un brano diverso e sfruttare in maniera più innovativa la sua vocalità. In molti hanno associato la canzone ai Subsonica ma coloro che sono soliti ascoltare le canzoni del gruppo, si saranno resi conto che si tratta di ben altro. In ogni caso voto 7

Ron: “L’ottava meraviglia” è un’elegante canzone d’amore. Raffinata e bon ton, forse troppo per il pubblico italiano affamato di emozioni contrastanti. Voto 6

Clementino: “Ragazzi fuori” è un brano con ottimo potenziale e con un testo importante. La performance del rapper però non è stata incisiva, serve più carisma. voto 5

Ermal Meta: “Vietato morire” prende a morsi la vita. Testo, musica e interpretazione vanno di pari passo conquistando consensi unanimi. Voto 9

Raffaella Sbrescia

Giorgio Moroder Presidente della Giuria di Qualità a Sanremo 2017 torna con il singolo “Good for me”

Giorgio Moroder

Giorgio Moroder

La leggenda della Disco GIORGIO MORODER, atteso al Festival di Sanremo in qualità di Presidente della Giuria di Qualità, presenta in radio il nuovo singolo “GOOD FOR ME”, in collaborazione con KAREN HARDING.

Il produttore italiano e la cantante R&B inglese si sono ritrovati insieme anche per il video di “GOOD FOR ME”, visibile su http://vevo.ly/KP4jVj.

La prima volta che ho incontrato Karen Harding in studio, sono stato impressionato dalla sua energia, la sua impressionante personalità e dal suo spirito”, ha raccontato Moroder parlando della 25enne in ascesa. “era l’artista perfetta con cui lavorare in studio e ha dato una marcia in più nel video”.

Good For Me” è l’ultimo singolo di Moroder che lo scorso anno è tornato alla sua storica etichetta, la Casablanca Records.

Conosciuto come il pioniere della disco e dell’EDM, Moroder è arrivato al successo negli anni ’70, producendo classici di Donna Summer come le hit “Bad Girls,” “Last Dance,” “Love to Love You Baby” e “Hot Stuff.” Negli anni, ha lavorato con i più grandi artisti pop e recentemente con Star come Kylie Minogue, Britney Spears, Charli XCX, Matthew Koma, Mikky Ekko e Sia per il suo album “Deja Vu”.

Sanremo 2017 ai nastri di partenza: tutti i dettagli della prima conferenza stampa

sanremo2017

Il conto alla rovescia è finito: il 67esimo Festival di Sanremo sta per avere inizio. Al centro dell’attenzione ci saranno le 22 canzoni dei Big in gara ma anche quelle delle 8 nuove proposte che quest’anno si esibiranno in prima serata e che si sfideranno in due gruppi da quattro e non più con le sfide a due a due. A decretare il risultato finale sarà il 50% di televoto (costo ridotto a 51 centesimi) nelle prime tre sere poi venerdì e sabato le percentuali saranno ridistribuite tra 30% giuria demoscopica, 30% giuria esperti e 40% televoto. Martedì e mercoledì saranno due serate speculari con 11 campioni in gara, 3 saranno a rischio. I 6 big a rischio eliminazione non canteranno la cover ma due di loro saranno comunque eliminati il giovedì sera. Venerdì oltre alla finale dei giovani, ci saranno 20 Big in gara e altri 4 saranno eliminati. La finale vedrà la partecipazione dei 16 finalisti.

Tra le novità di questa edizione ci sarà il ritorno del Dopo Festival nonché l’istituzione di un nuovo premio denominato “Dove il Sì suona”, prodotto da Ital SCA Foscari e Società Dante Alighieri, che sarà conferito alla canzone il cui testo avrà, secondo i giurati, le caratteristiche di originalità per trasmettere all’estero i valori italiani.

A proposito di giurati, la giuria esperti sarà composta da Linus, Andrea Morricone, Rita Pavone, Paolo Genovese, Violante Placido, Greta Menchi, Giorgia Surina e Giorgio Moroder presidente di giuria.

Tra gli ospiti annunciati troveremo: Ricky Martin, Robbie Williams, Clean Bandit, Lp, Robin Schulz, Zucchero Mika, Giorgia e Tiziano Ferro (con Carmen Consoli), Luca e Paolo, Maurizio Crozza, Paola Cortellesi e Geppi Cucciari (i comici).

La prima serata si aprirà con tutte le canzoni che non hanno vinto Sanremo ma che hanno avuto comunque un grande successo nel corso degli anni mentre i primi Big ad esibirsi saranno: Al Bano, Alessio Bernabei, Clementino, Elodie, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Lodovica Comello, Ron e Samuel.

Grande attenzione sarà ovviamente riservata a Maria De Filippi che, tra le altre cose, ha dichiarato: “Quando mi hanno chiesto di partecipare al Festival ho pensato che non avevo un vero motivo per dire No. Guardo il Festival fin da quando ero piccola e faccio la conduttrice per cui perché avrei dovuto dire di no?  Sapevo che con Carlo sarei stata tranquilla, non è mai prevaricante su nulla, non crea gossip inutili, ed è sereno come me, perché non viverla questa realtà? (…) Non ho mai pensato di condurre il Festival da sola. Ho chiesto che nei titoli di testa fosse scritto “conduce Carlo Conti con la partecipazione di Maria De Filippi”, perché la cosa corrisponde alla realtà ed è giusto ccosì”. Per chiarire infine il perché della rinuncia al cachet: “Ho sempre partecipato a titolo gratuito ogni volta che ho preso parte ad un programma in qualità di ospite sia in Rai che in Mediaset. Ritengo anche che quando faccio il mio programma debba occuparmi di tutto dalla A alla Z. In questo caso, il lavoro era già stato fatto da Carlo e dalla grande squadra che lo affianca. In realtà per me si tratta principalmente di un piacere, annuncerò le canzoni e non stravolgerò nulla della liturgia sanremese.

Cargo: nuovo appuntamento ai Magazzini Generali con gli Stump Valley

Stump Valley

Stump Valley

Cargo è  il nuovo appuntamento fisso del mercoledì sera firmato Magazzini Generali. Tutti i mercoledì, dalle 23:00 e sino alle prime luci del mattino, protagonista assoluta sarà la migliore musica del momento grazie ad una rassegna unica nel suo genere con cui perdersi tra le note a tempo di musica tra sonorità più classiche e strumentali come il jazz, il soul, il funk sino a quelle più moderne e avanguardiste come l’House, la Deep House e l’ Elettronica. Cargo si propone dunque come format trasversale che intende offrire un rinnovato modo di concepire e vivere la musica ai Magazzini. Mercoledì 8 Febbraio sarà la volta della musica d’avanguardia degli Stump Valley, duo italo-tedesco misterioro e avveniristico del quale poco si riesce a carpire, se non che hanno deciso di produrre la loro musica in un luogo senza internet e senza televisione. Ciò che ne deriva è un suono inevitabilmente vintage, così come i loro set, a base di vinili e delle migliori chicche dell’elettronica degli ultimi trent’anni.

Ingresso

10 € inclusi due drink entro la mezzanotte

10 € incluso un drink dopo la mezzanotte

Per maggiori informazioni visitate il sito:

www.magazzinigenerali.it info@magazzinigenerali.it

CALENDARIO FEBBARIO – MARZO

08.02 – STUMP VALLEY

15.02 – CARGO DJ TEAM

22.02 – PROJECT PABLO

01.03 – MARCEL VOGEL

08.03 – CARGO DJ TEAM

15.03 – JAN SCHULTE

22.03 – DJ RAHAAN

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